Il Salvataggio.

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Mallory e Legolas entrati in casa avevano una strana espressione sul volto, Inu si accorse che qualcosa non andava, Balin e Lesar stavano mangiando, e sembravano particolarmente attenti al cibo.
"Ragazzi, tutto ok?" Chiese Lesar che giocherellava con la bussola tra le mani.
"Sì, non preoccuparti qualsiasi cosa accadrà, riusciremo a salvare tuo padre, te lo prometto." Rispose Legolas con tono sicuro.
Le campane suonarono, si sentirono perfino al bosco dove viveva Legolas, quel suono non diceva niente di bello, il gruppo si diresse alla fonte del rumore, si prepararono in modo da rendersi poco riconoscibili.
Arrivati al mercato, nella piazzuola che stava al centro del quartiere avevano posto una specie di palco, un grande palo in legno con delle campane in cima, una voce parlò.
"Oggi siamo qui riuniti per annunciare la cattura di Skarg, Leader dei ribelli e sua moglie, se qualcuno dovesse avvistare i responsabili del casino successo alla locanda ieri notte, sarebbe pregato di venire a dirlo alle guardie."
Disse un uomo con tono fiero, pareva felice di aver catturato il vecchio Ottemoam.
Da dietro il palco si vide un'ombra, una persona alta, dalle sembianze umanoidi, con un sacco in testa, era alto circa due metri e più, le persone che guardavano erano spaventate, non capivano cosa stesse succedendo.
Il primo ad accorgersi che quella creatura teneva in mano due corpi fu Inu, che si avvicinò all'orecchio di Legolas e gli disse di tenere fermo Lesar.
"Lesar, quello che succederà stamani dipenderà da te, non lasciarti prendere dalle emozioni o innocenti si faranno male, pensa con lucidità." Disse Mallory con tono freddo.
Lesar osservò, i corpi che teneva in mano quel mostro erano quelli dei genitori, rimase shockato per circa due minuti, si girò per cercare aiuto, non riuscì a trovare Legolas e Balin.
"Inu! Gilbert, dove sono Legolas e Balin!?" Chiese allarmato.
"Cosa? Non me ne sono accorto!" Disse Mallory. Ci fu un frastuono e le persone insultarono le guaride e il regno per la scena che stava accadendo.
I genitori di Lesar stavano su una gogna.
Quel mostro era davanti ai due e quel che sarebbe successo non sarebbe stato un bello spettacolo.
Da lontano si sentì un rumore, un forte rumore di cavalli, una persona incapucciata guidava un carro e sul tettuccio ci stava un nano, (immaginate chi possano essere) che sfrecciava ad alta velocità, prese in pieno una baracca, saltarono sul palco e Balin saltò addosso a quella creatura orripilante, Legolas scese dal carro e liberò i due, li caricó sul carro, urlò agli altri di muoversi.
Corsero tutti dentro il carro, ci fu un caos tremendo, si capiva ben poco, solamente il carro che scendeva dal palco e Balin che saltò al suo interno.
"Le guardie non mollano eh?!" Disse Legolas con tono di sfida, "Legolas, ci penso io, cerca di rallentarli in qualche modo!" Disse Lesar prendendo le redini del mezzo.
Legolas salì sopra insieme a Balin e Mallory, tirò fuori il suo arco, e scoccó una fraccia al conducente del carro che li seguiva, riuscì a colpirlo, e il carro nemico fece un capitombolo assurdo, le guardie avevano perso la presa del veicolo e i cavalli fuggirono.
Tutti esultavano, ma non appena si tolse il polverone creato dell'incidente notarono che altri sei carri erano alle loro spalle.
"Lesar, passa per il quartiere orientale, veloce!" Legolas urlò al guerriero.
Correndo Lesar urtó dei muri e perse gran parte della mobilità del carro, si ritrovarono a scappare con una ruota in meno, Mallory e Balin caddero dal carro, nessuno poteva fare niente, ormai il mezzo andava troppo veloce ed era impossibile riuscire a fermarlo senza farsi male.
"Non preoccupatevi staremo bene, ritroviamoci al capannone!" Urlò Mallory che sembrava essere atterrato in piedi senza farsi male, Balin invece era sdraiato sulla terra, pareva addormentato.
Il carro continuò a correrre fin il quartiere designato ormai i cavalli erano andati, il mezzo andava da solo, ma non c'era via d'uscita.  "Reggetevi forte!!!" Urlò Lesar che si schiantò contro il muro, per fortuna tutti stavano bene, così Lesar, Legolas e Inu presero i genitori del ragazzo e si diressero a casa dell'elfo ad aspettare Mallory e Balin.
"Ok... devo parlare con Skarg" disse Legolas con tono dispiaciuto.
"Che succede giovanotto?" Chiese il vecchio con tono curioso.
"Ci hanno chiesto di ucciderti, e portarti al quartiere d'acciaio.. non ho intenzione di fare una cosa simile, stiamo pensando a un modo per rendere tutti felici e contenti, aspettiamo Mallory.
Puoi riposare ora, scusa il disturbo" disse Legolas dispiaciutissimo.
"Tranquillo, state solo cercando di salvare mio figlio, tuo padre sarà fiero di te!" Rispose il vecchio.
Legolas aspettò Mallory e Balin fuori da casa sua per circa due ore, poi vide due figure che si avvicinavano all'abitazione.
Aguzzò lo sguardo e notò che erano loro.
Mallory affrettò il passo e corse da Legolas," Devo parlarti. Urgentemente." Disse.
Balin entrò in casa, aveva capito la situazione.
Mallory, era tornato nei bassifondi, si era fatto preparare un veleno capace di rendere senza vita una persona per circa ventiquattro ore, spiegò tutto a Legolas, il suo piano era di portare Skarg alle campagne e tendere un agguato a quella persona comparsa la notte prima, e avrebbero fatto finta di uccidere Skarg così sarebbero stati tranquilli e la famiglia Ottemoam avrebbe vissuto in pace per un bel lasso di tempo.
Legolas capì il piano e andò da Skarg a dirgli come sarebbero andate le cose, il vecchio acconsentì, se doveva fingere di morire per vivere fino al giorno della sua morte, avrebbe accettato qualsiasi cosa.
Verso le tre di notte, mentre Legolas faceva la guardia alla casa (gli elfi non dormono, meditano per circa quattro ore) sentì uno strano picchiettio al vetro, era un corvo che aveva un foglietto legato alla zampa.
"Sarei lieto di sapere a che ora e dove intendete portarmi il corpo di Skarg, ah e dato che ci siete voglio pure la testa del muso giallo."
Era firmato "Crow".
Legolas entrò in panico non sapeva cosa fare..
Ne fece parola con Mallory, così pensarono di fare in modo di incontrarsi alle campagne per le due della notte del giorno seguente.

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