Il Fuoco.

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Legolas si affrettò a svegliare gli altri, era abbastanza scosso per quello che era accaduto circa due ore prima che riprendesse i sensi.
"Mallory, alzati" disse aiutando l'amico a riprendersi.
"Che è successo!?" Chiese l'amico mentre si sfregava gli occhi con le mani.
"Inu è stato rapito, quella bestia, era... spaventosa, non ho la più pallida idea di come sia arrivata qui. Forse è venuta dall'esterno.."
Rispose l'elfo mentre si guardava in giro sperando che fosse andata via.
Mallory si diresse a soccorrere Lesar che stava sdraiato per terra.
Si guardarono intorno per fare un quadro della situazione. C'erano le guardie che Crow aveva portato con se a terra, ancora svenute, segni del carro pesante che portavano verso la città e Balin che correva verso loro.
"Legolas!" Urlò mentre muoveva velocemente quelle sue gambe piccole e tozze, era parecchio veloce per essere così basso.
"Legolas, c'è del fuoco! Verso casa tua!"
Legolas si scurì in volto e sgranò gli occhi. Non badò agli altri e si mose a correre a perdifiato verso la foresta.
Una volta arrivato notò che casa sua era in fiamme, preoccupato si diresse all'interno dell'abitazione non curante del calore del fuoco. Entrò nella stanza del padre e lo vide.
Era disteso sul letto in una pozza di sangue con un pugnale conficcato nel petto.
Prese il padre in braccio, la casa cadeva a pezzi e le assi di legno bruciavano rapidamente.
Uscì in fretta dalla casa e mise il padre a terra.
"Papà, papà!" Disse mentre il genitore sputava sangue.
"Non abbandonarmi, non anche tu, ti prego!" Una lacrima scese dai suoi occhi azzurri che riflettevano il rosso cremisi dell'incendio.
"Figlio mio..."
Legolas rimase sbalordito, suo padre non aveva mai parlato, almeno da quando aveva memoria.
"Chi, chi è stato!?" Gridò in preda alla disperazione.
Il padre tossì. "Prendi, ti aiuterà a capire molte cose.." posò una fiala trasparente di media grandezza con dei rimasugli di uno strano liquido rosa.
"Bevi, ricorderai.."
"Papà, resisti, ti prego.." Rispose in lacrime Legolas.
Nel frattempo Mallory, Balin e Lesar arrivarono e assistettero increduli alla scena.
"Che state facendo, spegnete il fuoco!" Gridò Lesar mentre si dirigeva verso il pozzo con l'intento di estinguere le fiamme.
"Mi dispiace, non è colpa sua.." disse il padre all'elfo.
"Che stai dicendo?! Troverò chiunque sia stato a farti questo!"
"Tu lo conosci, molto bene.."
Legolas guardò il pugnale e vide che c'era un corvo in acciaio incastonato nell'elsa dell'arma.
"Crow, dannato bastardo!"
"Figliolo, mi dispiace, tuo fratello non era una persona malvagia prima, è stato corrotto dall'avidità e dal potere che il regno gli ha donato.."
Rispose con fatica il vecchio.
"No. No. No. Non può essere mio fratello. Quel dannato! Come può uccidere il proprio padre!?" Urlò.
"Bevi, questo e capirai molte cose." Disse il vecchio.
Legolas si fece forza e cercò di prendere il padre in braccio per portarlo in un posto sicuro, dove magari qualcuno potesse curarlo ma Barion non volle alzarsi da terra.
"No, figlio mio, non riuscirei ad arrivare alla fine della strada. Ricorda che ti ho sempre voluto bene, Legolas addio.." disse esalando il suo ultimo respiro.

"Nooooo!"
Gli uccelli fuggirono dagli alberi, i suoi compagni rimasero di stucco, la casa non intendeva spegnersi.
Si avvicinarono a Legolas, Mallory gli mise una mano sulla spalla, in segno di conforto.
Balin e Lesar rimasero a guardare senza aprire bocca.
"Diamogli degna sepoltura." Disse l'elfo con tono freddo mentre prendeva una pala dal capannone della legna.
Porse la pala a Balin, lui prese in braccio il corpo di Barion e si diressero verso l'inizio del bosco.
Balin iniziò a scavare, vicino al tronco di un giovane albero.
"Riposa in pace padre." Disse mentre posava delicatamente il defunto genitore.
Intaglió nel legno il nome di Barion in segno di rispetto e gettò nella fossa un fiore.
Ricoprì la tomba con la sabbia e si diresse verso la fiala che era rimasta dove il padre aveva detto le sue ultime parole.
"Fermo, non sappiamo ancora che cosa ci sia al suo interno!" Lo fermò Mallory.
"No, io credo di saperlo, non mi farà alcunché. " Disse spostando l'amico.
Quando aprì la fiala, c'era un odore fortissimo, acido e dolce allo stesso tempo. Fece un respiro profondo e inghiottì quel poco che rimaneva di quel liquido.
"Legolas!" Urlò Mallory mentre vide il suo amico crollare a terra.
Mentre svenne, all'elfo riaffiorarono molti ricordi che non aveva mai visto.
Vide lui e Crow giocando insieme, il padre che tornava da lavoro e che preparava la cena.
Sentì un il padre che li chiamava per andare a mamgiare
"Legolas, Morgan, è pronto!"
Si immaginò che il vero nome di Crow era Morgan e che esso era suo fratello.
Ricordò anche che Barion perse la memoria per colpa di Morgan che si era fatto corrompere dal Re e per via di una specie di intruglio nero con sfumature di color verdastro. Morgan forzò anche il fratello a bere quella pozione.

Legolas riprese i sensi, ma capì che non aveva ancora recuperato del tutto la memoria, così chiese a Mallory se conosceva qualcuno per preparare una sostanza simile.
Così l'amico prese la fiala e si incamminò verso casa sua per analizzarla, seguito da Balin e Lesar.

Legolas rimase al bosco, tra le macerie e quel che rimaneva della casa. Notò delle strane impronte di un uccello ma di dimensioni maggiori.
Si rese conto che non c'era nemmeno la sorella di Inu, e quelle impronte potevano solo essere di quella creatura incontrata poco prima e che il samurai forse non era l'amico che credevano.

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