L'incontro.

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Mentre era in viaggio il ragazzo, non  feceva che pensare a quanti soldi avrebbe fatto quest'anno.
Passò dal quartiere orientale, la città non era grande, si divideva in varie zone, essa era recintata da enormi mura, impossibili da scalare, all'interno a nord della città c'era una zona di campagna dove vivevano poche persone, a est un piccolo bosco, da dove provveniva l'elfo, a ovest un'altra foresta, grande più o meno quanto la stessa a est, e a sud una zona di campagna.
Il bello era il centro della città, essa si divideva in quartieri, c'era il quartiere orientale, il quartiere popolare, il quartiere nobiliare i bassifondi e la zona di ribellione (un posto ambiguo dove vivevano coloro che volevano combattere il re). A Legolas non importava combattere contro il re o contro la ribellione, lui desiderava vivere tranquillo, magari un giorno avere moglie e figli, però lo incuriosiva sapere cosa c'era all'interno del quartiere d'acciaio dove si diceva ci abitasse il re, esso era situato all'interno del quartiere nobiliare, dove stavano soprattutto persone dal carattere odioso e con la "puzza sotto il naso".
Mentre guidava il carro, passò accanto a qualche casa, dove vide un samurai che parlava con una ragazzina, si avvicinò e chiese loro se serviva della legna per l'inverno che ormai era alle porte, il samurai era in armatura e indossava degli strani indumenti per l'elfo, aveva due spade una katana e una spada corta (wakizashi) era alto e in forma, sembrava una persona fredda, esso si fidava poco delle persone che conosceva immaginate quanto degli sconosciuti. "Sì, grazie stavo giusto andando a fare un giro al quartiere del mercato" disse l'uomo con tono rigido, "Perfetto allora ho quello che fa per lei, gliela faccio vedere."  E prese un mucchio di legna legata con dello spago dal carretto, "Se mi permette gliela posso sistemare io" rispose l'elfo con tono simpatico, ma il samurai non avrebbe mai fatto entare uno sconosciuto in casa sua, tantomeno con l'amata sorellina accanto, e disse all'elfo "No, lasci stare faccio da solo." Con tono serio e diffidente. Così l'uomo prese la legna e diede i soldi al ragazzo, Legolas lo ringrazió e gli chiese se voleva un passaggio per il mercato dato che entrambi erano diretti là, ma l'uomo rifiutó la proposta per qualche strano motivo, così fecero la strada insieme e una volta giunti alla destinazione si salutarono, "Legolas, Legolas Middleheart, è il mio nome, la ringrazio cladamente per l'acquisto" urlò il giovane.
"Inu Kadogawa" rispose con freddezza l'orientale.
Così si diresse alla sua postazione, salutando i suoi colleghi, si fermò a parlare con uno in particolare, una persona veramente speciale, l'unica in quella città.
Balin era il suo nome, un nano dalla folta barba e dal corpo tozzo e robusto ma con due braccia grosse quanto un tronco di betulla, che viveva nelle campagne, lui e l'elfo si erano già parlati in passato, avevano anche bevuto una o due birre insieme.
"Ehilà Balin, come procede il raccolto?" Chiese Legolas.
"Ciao Lego, va tutto bene da me" Balin era di poche parole, un po' scorbutico a volte ma ci teneva agli amici, così ogni tanto si scambiavano le merci che avanzavano dalle giornate di vendita.
"Stasera alla Capanna Ubriaca ci sarà una festa e la birra scorrerà a fiumi, venite tutti e i primi venticinque boccali sono offerti dalla taverna!!" Una voce suonò da lontano.
Balin si avvicinò a Legolas "Ehi Lego, ti andrebbe di venire a bere qualcosa stasera?" disse il nano."Ok, perché no, d'altro canto è gratis fino alla venticinquesima!" Rispose ridendo l'elfo.
Mentre si dirigevano alla locanda, sentirono un forte trambusto, provveniente da una casa in una delle vie del quartiere popolare, "Và a cercare tuo padre, chissà dove si sarà cacciato quell'ubriacone!" Urlò una donna, Balin e Legolas si avvicinarono a origliare, videro un ragazzo alto biondo e con gli occhi azzurri che parlava con una signora di circa 40/45 anni "Mamma non rompere ho da fare, probabilmente sarà alla locanda a bere, come al solito.." La discussione si fece infuocata volarono padelle e pentole e la madre cercò di colpire il ragazzo con un mattarello per via della risposta ineducata datagli poco prima.
Assistettero alla scena quasi tutti dato che la porta era spalancata, chi passava poteva vedere e osservare cosa succedeva.
Il ragazzo uscì di casa imprecando contro chissà cosa. Notò due persone, o meglio a lui sembravano una donna e un bambino da lontano, ma avvicinandosi vide che erano troppo grossi per essere le figure immaginate. "Che state facendo voi due?!" Urlò il ragazzo. "Ehm niente stavamo solo passando per andare alla festa così abbiamo 'per sbaglio' sentito ciò che acadeva in casa tua, e stavamo pensando di darti una mano" disse Legolas, Balin invece annuì con la testa. "Piacere mi chiamo Legolas e questo è Balin, un mio amico!" Disse sorridendo per cambiare discorso.
"Mi chiamo Lesar, piacere di fare la vostra conoscenza" era una persona con un fisico muscoloso, supponevano fosse un guerriero, e i guerrieri non sono noti per la loro intelligenza, perciò al giovane ragazzo passò dalla testa il fatto che c'erano due persone a origliare e ridacchiare della situazione.
Così mentre andavano insieme alla locanda parlarono della propria vita e Legolas vide da lontano una figura nota, era Inu il samurai che aveva incontrato ore prima nel quartiere orientale. Fece cenno con la mano e lo chiamò a voce alta "Inu, Inu Kadogawa, sono io, Legolas!!" Sembrava quasi che il samurai stesse cercando qualcosa o per meglio dire qualcuno, così si affrettò e corse verso il gruppetto. "Salve" disse facendo un inchino, "Stavo proprio cercando lei, volevo scusarmi per la discussione che abbiamo avuto ore fa" si inchinó ancora " Mi permetta di offrirle da bere.." disse Inu.
"Dammi del tu, siamo tutti amici no? Comunque loro sono Balin e......" "Lesar" disse il guerriero. "Piacere di fare la vostra conoscenza" rispose cordialmente Inu, sembrava una persona totalmente diversa dal samurai freddo e impassivo di prima.

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