Era ora di cena, continuavo a pensare al comportamento di Malfoy. Mi facevo mille paranoie, ponendomi domande a cui non sapevo neanche rispondere.
Che fosse geloso?
Scossi la testa, il mio sguardo piombò su di lui, ma non mi stava guardando.
«T/n, tu ci sarai?», qualcuno interruppe i miei pensieri, lasciando che tornassi fra loro.
«Uh?», domandai spaesata, spostando gli occhi su Hermione mantenendo un'espressione sbigottita, attendendo che ripetesse.
«Alla festa di sabato aperta a tutte le case, quella che si terrà in sala grande», disse la ragazza, «ci sarai?»
«Oohh...sì, sì», le sorrisi, «certo che ci sarò»
«Non stare vicino al tavolo delle bevande», sussurrò Fred vicino al mio orecchio.
«Potrebbero esserci dei serpenti di pezza che saltano fuori dalle bottiglie di burrobirra e dai bicchieri di idromele», farfugliò George vicino all'altro orecchio.
Scossi la testa ridendo, «non vi smentite mai voi due, eh?»
Entrambi risero, «mai!», esclamarono in contemporanea.
Il giorno dopo, durante la pausa dalle lezioni, mi diressi verso il bagno più vicino, ma non feci a meno di notare un particolare in quel corridoio isolato.
Volsi lo sguardo verso la piccola gabbia che vi era appesa al tetto, -un solo uccellino-, pensai;
Sapevo che Draco, quella notte, avrebbe preso anche l'altro per provare l'armadio svanitore.La notte stessa, attesi che tutti andassero a dormire per alzarmi dal letto e dirigermi verso quella parte del castello che Draco avrebbe attraversato. Stavo percorrendo il corridoio con cautela, quando lo vidi passare davanti a me sorpassando l'angolo.
Un piccolo sussulto fuoriuscì dalle mie labbra, portai velocemente la mano sulla bocca tappandola e feci un sospiro profondo, avvicinandomi lentamente a lui.
Girai l'angolo, era infondo al corridoio che guardava il piccolo passero all'interno di quella gabbietta, quando la mia gola si seccò fino a farmi emettere un leggero colpo di tosse, lasciando che il ragazzo si voltasse di scatto verso la mia direzione.
Spalancai gli occhi e corsi via, sperai vivamente che non mi avesse riconosciuta e che la penombra presente in quel castello non gli avesse reso del tutto nitide le immagini, in modo tale da non capire che fossi io.
Sporsi leggermente il capo, la visione di lui che marciava velocemente verso di me mi fece saltare il cuore il gola ed il mio cervello non riusciva a connettere senza entrare in crisi.
I suoi passi si facevano sempre più vicini, echeggiando per tutto il corridoio. Strizzai gli occhi il più forte possibile, facendomi piccola mentre mi attaccavo contro il muro, quando il suo profumo mi accarezzò le narici, «voglio tornare a casa Evans.», dissi tutto d'un fiato, presa dal panico.
Con un movimento fulmineo aprii gli occhi, il buio ed il silenzio sovrastavano la stanza, lasciandomi percepire il fatto che fossi tornata nella cr.
Feci un sospiro, mi girai sul fianco e mi addormentai. La mattina dopo mi svegliò il trambusto proveniente dalla cucina, «me ne vado da questa casa!», si potè udire una voce maschile urlare questa frase.
Era domenica, non avevo scuola, presi il cellulare sul comodino ignorando i forti rumori ovattati che continuavano a farmi rabbrividire la mente. Dopo qualche minuto mi diressi in cucina, vidi mia madre seduta da sola al tavolo da pranzo mentre faceva colazione, «se hai fame, in frigo ci sono ancora i pancake di ieri», disse con voce spenta.
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You saved my life | Draco Malfoy (+16)
Fanfiction𝗔 𝘀𝗵𝗶𝗳𝘁𝗶𝗻𝗴 𝗳𝗮𝗻 𝗳𝗶𝗰𝘁𝗶𝗼𝗻 - 𝗗𝗿𝗮𝗰𝗼 𝗠𝗮𝗹𝗳𝗼𝘆 Ho coltivato da sempre l'amore per te e l'ho colmato navigando tra l'inchiostro delle pagine dei libri; Ma adesso mi ritrovo qui, ad osservarti da lontano, allo stesso modo della lu...