Capitolo 5 Il nuovo sceriffo

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«Il calesse trainato dal cavallo del prete arriverà a Rose Creek dopodomani, dovremmo separarci nel tragitto» Tony si lamentò, velocizzata la preparazione di Bruce e dei due ex soldati, cui aveva scartato quasi ogni oggetto predisposto per la trasferta.

Aveva ragione Clint: Bucky e Steve tenevano l'artiglieria pesante sotto le uniformi tarlate. Appassionati della stessa casa produttrice di armi, si differenziavano nelle preferenze; Barnes era un asso nell'utilizzo del proprio fucile, un Remington Rolling Block a retrocarica, Rogers più avvezzo alle pistole, nello specifico due lucenti Rolling Block, pulite quotidianamente e con cui aveva continuato ad allenarsi fuori dalla Chiesa con l'amico del cuore.

«Il prete ha un fucile Sharps, roba da matti» il Falco spiegò a Rafflesia «questi fucili erano conosciuti anche come Beecher's Bibles, le Bibbie di Beecher. Era un predicatore che, durante la Guerra Civile, fece arrivare alle milizie nordiste non ufficiali delle casse piene di fucili Sharps; sulle casse c'era la scritta Beecher's Bibles».

«Debbo scusarmi con Steve, sono stata particolarmente aggressiva e non lo meritava» si era rammaricata di averlo apostrofato e di aver emesso un giudizio lapidario, pur non conoscendolo, poi smentito dalla decisione di aggregarsi al loro gruppo.

«Le tue parole lo hanno scosso. Non credo tu abbia bisogno di scusarti, non è il tipo che si offende. Perché non mi hai detto prima del bambino e della scadenza del mese data da Zemo?» si erano spostati a parlare fitto fitto, soltanto loro due, e le chiese spiegazioni sulla volontaria omissione.

«Perdonami. Volevo che accettassi, solo perché credevi di poter riuscire nell'incarico non per misericordia o spirito caritatevole o per me. È ancora così, vero?» alzò il viso per guardarlo negli occhi e cercare di capire cosa pensasse.

Lui percepì un battito perso nel petto a tanta fiducia riposta nel suo gruppo e si augurò di meritarla «Perdonata. Sì, siamo bravi, che credi?» le rimise dietro l'orecchio una ciocca ribelle sfuggita per il vento che si era alzato per poi rispondere a Stark. La visione di White Star e Quicksilver assieme lo aveva ispirato alla risoluzione dei suoi dubbi sulla traversata, gli stessi legittimi di Tony «Bucky monterà il ronzino di Bruce, Steve il cavallo di Nat, che detesta galoppare, Quicksilver trascinerà il calesse, che guiderai tu, Banner, con le due signorine. Rafflesia, posso montare la tua puledra?».

Era molto possessiva nei confronti della sua stella, ma non avrebbe potuto trovare un cavaliere migliore di Barton e acconsentì «Sì, che hai in mente?».

«Lo vedrai» le fece un sorriso enigmatico e amabile, segno che si stava sciogliendo dalla propria rigidità.

«Sei sicuro, Clint? Quicksilver è uno stallone, non un somaro da traino» Rafflesia temette che il meraviglioso animale potesse risentirne.

«Si tratta di un solo giorno e sarà più utile così» le confermò la propria decisione con un pratico piglio.

Impiegarono una decina di minuti a smontare e risistemare selle, finimenti e, infine, il calessino; era dotato di quattro ruote anziché due, una panca imbottita per il guidatore e prevedeva dei posti per i passeggeri collocati su una piattaforma quadrata, trasversali rispetto alla marcia, con sedute una di fronte all'altra.

Quando la bruna si accomodò nel retro del mezzo e Banner mosse il carro, capì le intenzioni di Barton.

Aveva lanciato White Star al galoppo e, immediatamente, Quicksilver, con uno strappo, aveva cercato di raggiungerla, aumentando l'andatura. Lei si resse al sedile, con una risatina.

«Il mustang del Falco è innamorato della tua cavalla, arriveremo prima degli altri» Bruce sottolineò l'ovvio.

«È grazie a questo amore che siamo qui, non facevo Barton tanto romantico» Natasha gli accennò dell'accordo che prevedeva l'accoppiamento dei due animali.

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