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Riposai tutte le cose al  proprio posto per poi togliermi la maglietta, dovevamo cominciare ad allenarci, subito. Mi voltai mentre aggiustavo i miei guanti, quest'ultimi mi erano stati regalati da Jensen perché, secondo lui, le mie mani erano molto delicate per quel lavoro. Scossi la testa sorridendo e alzare gli occhi, quando lo feci notai che due occhioni verdi erano puntati su di me, e questo mi faceva stare stranamente bene.
«iniaziam..»
Solbazai e mi verso Troy per poi annuire, diedi un'ultima occhiata alla ragazza e andai al centro del campo con quest'ultimo. Da quando lo avevo visto ero rimasto molto colpito dalla sua forza, era qualcosa si spettacolare.

«i vampiri sono dei morti viventi e quindi sono piuttosto stupidi. Vi dico questo non perché voglio che mi sottovalutate, me perché ogni dannata volta, in ogni combattimento, loro cercheranno di arrivare al collo. in qualsiasi modo.»
Gli feci un segno e subito dopo andammo alle nostre posizioni feci un respiro profondo e annuii. Il ragazzo corse verso di me e, prendendomi alla “sprovvista” cercò di arrivare al collo, ma ovviamente non ci riuscì. Gli afferrai un braccio che aveva rivolto verso di me e glielo portati dietro alla schiena suscitandogli del dolore.

«è pericoloso se arrivano al collo?»
mi voltai verso Peter guardandolo attentamente, da quando eravamo arrivati mi sono accorto sin da subito che c'era qualcosa di diverso in lui, quasi di più umano.
«al collo il morso di un vampiro è letale, sia per gli umani e sia per noi.»
«e in altri punti?»
«no, fa solo male e ci mette più tempo a guarire ma nulla che possa portare alla morte.»

Porsi il braccio davanti mostrando la ferita ancora fresca, quando lo feci sentii il cuore di una persona presente nella stanza andare più veloce quando mi voltai da dove proveniva quel suono mi ritrovai ad osservare Lydia. Inizialmente rimasi molto colpito da quella reazione ma poi pensai che fosse dovuto solo al ricordo di ciò che era da poco successo, era sconvolta alla fine.

Qualcuno bussò velocemente alla porta e Peter andò ad aprire, dopo qualche secondo entrarono due membri del mio branco, Jack Rufus. Li guardai attentamente mentre si avvicinavano e non potei fare a meno di notare il loro sguardo dannatamente serio.
«perchè siete qua? ne vale veramente la pena?
«noi eravamo ad allenarci e Doi ci ha chiamato per andare sulla scena del crimine. Con dispiacere ti dico che ci sono quattro morti, tra cui un adolescente.»

Imprecai andando ad appoggiarmi al muro, questo non ci voleva, vampiri uccidevano solo per divertimento e quando lo facevano era una chiara provocazione. Le parole della neo vampira cominciato a risuonarmi nella testa, lei aveva detto che l'avevano praticamente obbligata a ferire uno di noi e dato che non ci era riuscita, magari i stessi vampiri hanno usato questa come provocazione, per una reazione. Certamente non potevamo esserne certi, i vampiri erano imprevedibili e abili nel mentire, ma io volevo fidarmi di lei perché sapevo che era diversa.

«hanno ucciso delle persone.. HANNO UCCISO ALTRI CAZZO DI INNOCENTI, E TU? TU DOVE TI TROVAVI EH? SEI TU QUELLO CHE SA COSA FARE QUA, NON NOI!»
Mi trasformai velocemente afferrando Scott dalla maglia per poi sbatterlo contro una parete.
«sta zitto.»
«stare zitto? piuttosto di andartene per i fatti dei tuoi avresti dovuto aiutarci! altrimenti vattene da dove sei venuto e facci fare a noi.»
provò a liberarsi ma era del tutto inutile, per via dei miei poteri ero molto più forte e solo un semplice alfa non avrebbe potuto di certo battermi. Lo guardai attentamente con una smorfia disgustata, se la famiglia Hale era cambiata in meglio, Scott era cambiato decisamente in peggio.

«ERO AD AIUTARE LA VOSTRA CAZZO DI BANSHEE!»
Lo afferrai facendolo poi cadere a terra, se c'era una cosa che odiavo è quando davano colpe inutili. Magari non ho potuto evitare quello, ma ero a rendermi utile in un'altro campo. Gli mostrai nuovamente la ferita per poi avvicinarmi e prendergli una mano per fargliela mettere sopra.
«PENSI CHE ME LA SIA FATTA DA SOLO? ME LA SONO FATTA PER CERCARE DI FERMARE UN VAMPIRO CHE LA VOLVEVA MORTA!. Io non so quali problemi tu abbia, ma non osare sfogarti su di me e il mio branco, la mia famiglia. E poi ti do un consiglio McCall, prima di dare conclusioni affrettate, cerca di capire chi ha torto o ragione sul serio.»

Mi voltai verso gli altri e notai che i membri del mio branco cercavo di calmare tutti gli altri, o meglio, praticamente solo i gemelli e Liam. Sbuffai alzando le mani in alto e staccandomi definitivamente.
«sentite, anche a me non piace stare qui, credetemi se dico che preferirei essere all'inferno piuttosto. Ma devo, devo aiutarvi per Deaton e tutte le persone innocenti, resteremo qui un'altra settimana e poi ce ne andremo senza lasciar nessun tipo di traccia.»
Mi tolsi i guanti lanciandoli a Doi, non aveva più senso continuare perché mi stavo solamente alterando e così non sarei mai riuscito ad essere concentrato.

Feci il segno agli altri di riposare tutte le armi e ai due nuovi arrivati di andare via, meno eravamo e meglio era.
«Mitch, possiamo parlare?.. in privato»
«oh.. va bene Peter, andiamo fuori.»
ci incamminammo fuori sotto lo sguardo incuriositi degli altri, il che era plausibile, tra l'altro ero parecchio incuriosito anche io in verità. Come avevo già detto si vedeva che era cambiato, ma era pur sempre uno che nel corso del tempo l'ha fatto credere innumerevoli volti per poi pugnalare alle spalle. Lo guardai sott'occhi e nel mentre ci incamminammo un po' più lontani da quelle mura, anche questo era plausibile dato che avrebbero potuto sentirci subito.
«penso che adesso puoi parlare, sono piuttosto stanc..»
«perche l'hai fatto?»

NARRATORE ESTERNO
lo sguardo di Stiles era più che confuso, nonostante ccercasse di capirà ad ogni costo a cosa si stesse riferendo Peter, non riusciva comunque a capire.
«fatto cosa? non capisco..»
Ed era la verità, si sentiva del tutto spaesato e la sensazione di esser preso contropiede era più forte di qualsiasi altra cosa.
«perchè ti sei costruito un identità non tua? senti, tu puoi prendere per fessi loro, ma non me. Sono molto più grande di tutti voi, ho più esperienza.. sia nel campo supernaturale che in quello delle bugie.»

l'alfa si allontanò cercando di non fare traspirare la pura paura che stava provando in quel preciso istante. Sapeva che Peter aveva ormai capito, era evidente da come gli parlava e guardava, ma comunque sperava con tutto se stesso che quelle parole fossero dette così, giusto per intimorirlo.
«identità non mia? io sono questo, un'alfa di nome Mitch.. tutto qua.»
Gli diede le spalle e nella mente cominciarono a farsi vivi vari scenari del passato e vari possibili scenari che sarebbero potuti succede se solo avessero capito. Lui non voleva che capissero, se l'avessero fatto dovrebbe nuovamente sparire, cambiare identità e vita. E non voleva, non voleva trascinare nella melma anche i suoi fratelli e il suo branco.
«tu non sei Mitch! non mentire ne a te stesso e ne a me. Tu sei Stiles, Stiles Stilinski, nulla di più e nulla di meno.»

Si voltò lentamente e quando vide il sorrisetto sul volto dell'uomo capì che, quando cominciano a sgetolarsi alcune delle poche certezze che si hanno nella vita, nulla sarebbe stato più come prima.
«come hai fatto?»
Si tolse lentamente il bracciale rivelando così il volto, Peter a quella scena indiedreggiò leggermente perché alla fine, anche se lo sapeva, rivedere il volto di quello che era in vecchio ragazzino logorroico era bello, persino per lui.
«da come guardi gli altri, specialmente Lydia e il sceriffo.. e anche perché Deaton si è fidato subito. Sono felice che tu sia vivo, sul serio..»
«mhmh, okay.. Peter senti, è importante che questo rimanga un segreto tra me e te, loro non devono capire perché come ho già detto, me ne andrò subito dopo avervi aiutato, sarebbe solo un peso se solo lo scoprissero.»

~SONO VIVA, oggi ho iniziato la scuola e devo dire che è stato un po' traumatizzante, a voi invece come è andata?  e quando avete iniziato? <3

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