9

161 8 0
                                    

Constance's pov
*skip time to 25 dicembre 1994*
Percy, Percy... bel problema mentale quel ragazzo eh? Visto che non mi ha scrisse da quella sera al campeggio.
E ora sapete dove mi trovo? Penso lo sappiate tutti che sto in sala d'ingresso per aspettare che aprono le porte a battente per iniziare la festa.
Sono stata informata da due cari informatori, non faccio nomi (Fred e George, me l' avevano detto per lamentarsi di lui e io li stetti a sentire, visto che eravamo amici), che Percy avrebbe sostituito quel Signor Crounch e mi ero, ovviamente, messa subito al lavoro grazie a Draco (mi doveva restituire un favore, se no ve lo scordavate che mi aiutava), infatti mi avrebbe accompagnata lui, visto che Percy è supermegarciperstrageloso di Malfoy e molto contrariato che io sia amica del suo nemico.
Entrai in sala grande, che era stata addobbata di tutto punto e scorsi Percy là in fondo a guardarmi e rivolgermi un' occhiata torva.
Iniziai a ballare, era un lento, cinsi le mie mani attorno al collo di Draco e le sue erano attorno alla mia vite.
Ogni tanto scorgevo Percy guardarmi.
"Ridi" mi ordinò secco Draco
"Perc-"
"Ridi e basta" e feci la risata più vera che mi veniva.
Alla fine del ballo ci sedemmo a un tavolo, da soli, nessuno doveva intromettersi nel piano.
Feci finta di ridere altre cinque volte, penso, poi la musica ricominciò e mi alzai a ballare, prendendo per mano Draco e passando vicino al tavolo di Percy e Potter con aria apparentemente indifferente.
*Dopo un'altra ora*
"Dai, non voglio stare con una che si scoccia dopo un'ora" si lamentò Draco.
"Sono distrutta" controbbattei io, nonostante avessi le scarpe da ginnastica.
"Non se prima lo fa lui"
Mi girai di scatto compiaciuta.
"Oh, ciao Percy, perché stai qui? Non ti avevo proprio visto..." mi prese per un braccio e mi trascinò fuori dalla sala grande.

''Tu... e lui!?" esclamò furioso, aveva le punte delle orecchie rosse.

"Sì, io e lui" sottolineai decisa e apparentemente dolce

''Ti ricordo che stavamo ancora insieme!''

''In che senso 'stavamo' !?''

''Credo che tu abbia capito bene. Non mi dovevo mai fidare di una come te!'' esclamò indignato

''Una come me!?''

''E quella tua amica Angy mi aveva avvertito''

''Ora dai retta anche alle oche, Percival!?''

''Tu che giri con un coltellino in tasca e i tuoi modi avrei dovuto capirlo fin da subito...''

''Va a qual paese, Perce!'' e corsi nel mio dormitorio, con il viso contorto, non avrei mai pianto.

Appena arrivata lì, seduta comodamente a leggere Il Cavillo, Luna si era voltata lentamente verso di me e rivolgendomi un cenno col capo.

La sala comune era vuota: quelli del terzo anno in giù erano nei rispettivi dormitori e quelli del quarto in su erano alla festa.

''Parlane, Constance, non tenerti tutto dentro'' mi chiese lei rivolgendomi un' espressione a metà tra il comprensivo e il trasognante, dopo che mi sprofondai in una poltrona vicino a lei, le rivoldi un sorriso.

Le spiegai tutto, la sua faccia aveva un' espressione un po' torva, ora.

''Prima o poi vi metterete insieme, di nuovo, no?"

''Penso di no. Pensa che io sono una pazza, tipo la Lestrange, come non avergli ragione''

''Era solo in preda alla gelosia'' cercò di convincermi lei accarezzandomi la schiena.

''E ora da anche retta a Angy: ha detto che ha ragione che io sono spaventosa''

''Non aveva capito nemmeno che tu lo staviehm...'' cercò la parola giusta ''provarlo, sì...''

''E poi è tutta colpa mia''

''Non è vero, è lui che ti ha spinto a fare ciò: non ti scrive da 4 mesi''

''Però si era già ingelosito abbastanza. 'Notte'' mi diressi verso il dormitorio, stroncando il discorso.

My friend's sister |Percy Weasley|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora