V. HINAMOTO SOFFRE

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Dopo svariati minuti, Hinamoto ritornò dal bagno, con la camicetta ormai madida di acqua e rinfrescata come non mai.

Un vero spettacolo.

HINAMOTO: "Allora, hai trovato quello che ti ho chiesto?"YUUTA: "Si, credo di si!"

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HINAMOTO: "Allora, hai trovato quello che ti ho chiesto?"
YUUTA: "Si, credo di si!"

Le mostrai la penna di un calamaio che aveva su di un piccolo scrittoino d'epoca all'ingresso.

YUUTA: "Quindi, dicevi sul serio? Vuoi che... ti faccia il solletico?"
HINAMOTO: "Si! Non puoi ancora toccarmi con le mani, ma puoi benissimo utilizzare un oggetto su di me! Partiremo con qualcosa di soft, per il momento!"

Si sbottonò la camicetta e la lasciò sfilare per terra, tenendo sempre lo striminzito reggiseno addosso. Dopodiché, ci sedemmo sul divano, con me alla sua destra.

Poi, alzò le braccia dietro la testa, per darmi la possibilità di tormentarla come si deve.

Non era quello che mi aspettavo da lei, ma se serve a fare progressi, ben venga.

YUUTA: "Però ho notato che non lo soffri tanto..."
HINAMOTO: "Vero, ma questo non significa che sia completamente immune! A lungo andare, potrebbe darmi parecchio fastidio! Vediamo cosa riesci a fare!"

Una piccola sfida dunque, che accettai.
Non lo nego, mi piacerebbe vederla ridere una volta tanto: Ha sempre quella dannata espressione seria, condita da un flebile sorrisetto che non reputo intrigante.

Insomma, voglio infrangere le sue difese, ora che mi ha dato la possibilità di poterla "toccare", seppur con una semplice piuma, la cui punta è lievemente dura, quindi un po' di fastidio dovrebbe accusarlo.

YUUTA: "Allora comincio!"
HINAMOTO: "Va bene! Terrò le braccia su tutto il tempo!"

Forse era fiduciosa nella sua resistenza, e che la mia "arma" non sia in grado di darle problemi. Vedremo.

Intanto, partii dal suo gomito, per poi fare una lenta discesa verso l'ascella.

Notai un piccolo brivido, non appena la sfiorai sotto il braccio: Lei guardava sempre dritto però, impassibile.

Tuttavia, ha dei minuscoli sussulti.
Agitando dolcemente la punta della piuma nella zona ascellare, si mordicchiò un po' il labbro, strizzando anche gli occhi per brevi istanti.

Rimane comunque molto resistente, e molte altre si sarebbero già arrese al tormento.

Dovevo solo insistere però, magari con uno stratagemma.

YUUTA: "Potresti levare il reggiseno?"
HINAMOTO: "Oh?"

Lo fece senza problemi, esponendo ancora una volta i suoi capezzoli ai miei occhi.
Capezzoli, che ovviamente finirono nelle mie grinfie, prede della piuma.

E subito diventarono turgidi, con il seno che divenne vulnerabile al tocco.

HINAMOTO: "..."

HINAMOTO-SANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora