VI. HINAMOTO RISPONDE

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HINAMOTO: "Bentornato, Yuuta-kun!"

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HINAMOTO: "Bentornato, Yuuta-kun!"

Vederla è sempre un colpo al cuore.
Tralasciando la lingerie di pizzo, indossa una divisa da infermiera, giochicchiando con una strana crema tra le dita.

HINAMOTO: "Oggi, potrai sottopormi ad un nell'interrogatorio!"
YUUTA: "I-Interrogatorio??"

Si spalmò quella crema sul viso, prima di posarla sul comodino e distendersi sul letto, sfilando via il camice bianco.

HINAMOTO: "Potrai farmi tutte le domande che vuoi! Hai detto che volevi conoscermi, dico bene?"
YUUTA: "Si! Mi... piacerebbe!"

Ma c'era dell'altro in pentola.
Una "novità", che mi stupì non poco.

HINAMOTO: "Inoltre, da oggi potrai usare le tue dita..."
YUUTA: "C-Come?? Dici... sul SERIO??"
HINAMOTO: "Calma, Yuuta-kun! Fammi prima spiegare le regole del gioco!"

Mi invitò a sedermi sul fondo del letto.

HINAMOTO: "Se le mie risposte alle tue domande non dovessero essere esaustive per i tuoi gusti... potrai punirmi!"
YUUTA: "Pu... nirti??"

Indicò il suo ventre.

HINAMOTO: "Puoi solleticarmi la pancia con le dita! Ma solo questa zona! Niente seno e non toglierò il reggipetto!"
YUUTA: "Oh..."

Una condizione strana, ma almeno potevo finalmente toccarla, sentire per la prima volta la sua pelle.

Solo questo pensiero mi eccitò, con tutto che si trattava di una stupida idea.

HINAMOTO: "Visto che ieri ti sei divertito con la piuma..."
YUUTA: "Sicura di poter resistere stavolta?"
HINAMOTO: "Per questo è... una punizione! Se ti aggrada, puoi anche solleticarmi per tutto il tempo dell'interrogatorio, che la risposta ti piaccia o meno!"

Di nuovo quel sorriso che tanto amo e odio.
A lei non interessa avere tutta l'attenzione su di se, poco importa se deve soffrire un temibile tormento.

Vuole essere guardata, anche quando è in difficoltà. Questo adora.

Intanto, pensai alla prima domanda da porle, giusto per riscaldamento.

YUUTA: "Allora... vediamo... come mai hai divorziato?"
HINAMOTO: "Perché il mio ex-marito era un dannato alcolizzato! Lo lasciai prima che potesse diventare violento nei miei confronti! So anche che si è risposato... lontano da qui! Tanto mi basta!"

Una risposta netta, decisa e senza esitazioni.
Niente solletico quindi.

YUUTA: "Come mai hai deciso di diventare infermiera?"
HINAMOTO: "Inizialmente, non era affatto mia intenzione! Volevo diventare stilista, che tu ci creda o no... ma non fui in grado di accedere all'università di moda! Ripiegai sulla professione sanitaria, perché aveva le iscrizioni senza concorso! Per mio stupore, il lavoro da infermiera mi piacque sin da subito!"

Ancora una volta, mi rispose con estrema fermezza; forse gioca su questo, che non ha peli sulla lingua, approfittando della mia bontà nel "trattenermi".

Dovrò... giocare d'astuzia.

YUUTA: "Quali sono... le misure di Meru?"
HINAMOTO: "Uh? Perché metti in mezzo mia sorella??"
YUUTA: "Sbaglio o è un interrogatorio? Non potevo chiederti tutto ciò che voglio?"
HINAMOTO: "È un... colpo molto basso!"

Però, questa mia intraprendenza la stupì in positivo, restando al gioco.

HINAMOTO: "Non ho... intenzione di darti la risposta..."

Si preparò mentalmente.
Le mie dita si avvicinarono minacciose al suo ombelico. Non mi interessava farle il solletico, ma assaporare la pelle.

HINAMOTO: "Hnnn..."

È liscia, vellutata.
Un vero piacere al tocco.
Mi limitai a strisciare con un paio di dita sul ventre, ma tanto bastò per farla diventare irrequieta: Cercava di stare ferma, con le mani che afferravano il lenzuolo sotto di lei, ma a differenza della piuma, le dita sono decisamente peggiori da sopportare.

Utilizzai poi entrambe le mani, per darle tormento: Eppure, ancora una volta, devo dare atto alla sua innata resistenza.

Mi fermai, per passare alla prossima mia domanda. Questa volta, con serietà.

YUUTA: "Perché ti piace fare tutto questo? I giochi, essere guardata e... subire?"
HINAMOTO: "Perché mi piace, ovvio! La mia vita è alquanto stressante, ma con te posso... rilassarmi!"
YUUTA: "Devo pensare che attendi pure tu con ansia gli orari che stabilisci per i nostri appuntamenti?"
HINAMOTO: "A dirla tutta, è il momento che adoro di più... l'attesa mi eccita e non poco!"

Quasi si leccava i baffi nel dirlo.

YUUTA: "Hai dei limiti?"
HINAMOTO: "Essere legata! Non sopporterei una cosa simile!"

I suoi occhi si fecero molto seri.
Presumo che il bondage ed affini non rientri nelle sue corde ed eviterò il discorso in seguito.

YUUTA: "Perché non volevi farti toccare da me all'inizio?"
HINAMOTO: "Perché volevo capire se potevo fidarmi di te... comprendere se eri il solito uomo che ti salta addosso solo per fare sesso! Capisci cosa intendo?"
YUUTA: "Certo ma... questo significa che in futuro potrò toccarti con maggiori libertà?"
HINAMOTO: "Può essere! Per il momento, dovrai accontentarti di un semplicissimo solletico!"

Mi spiegò che attualmente, potevo usare la piuma su tutto il corpo o le dita solo sulla parte addominale. Me le farò bastare.

YUUTA: "Ti piace anche quando ti faccio il solletico?"
HINAMOTO: "Avrai sicuramente intuito che sono un poco... sottomissiva! Questi piccoli tormenti non mi dispiacciono!"

È un controsenso però: Detta lei le regole del gioco però adora subire, starsene mezza nuda e porre dei limiti.

YUUTA: "Pensi che tra noi due... potrebbe nascere qualcosa?"
HINAMOTO: "Non è forse già nato qualcosa, Yuuta-kun?"
YUUTA: "Non ti nascondo che... vorrei tanto baciarti..."
HINAMOTO: "Ma davvero? Non ti da fastidio la differenza di età? Vuoi davvero avere una relazione sentimentale con me?"

Potresti anche averne 50 di anni, non me ne fregherebbe nulla.

HINAMOTO: "Non corriamo troppo, ok? Per il momento divertiamoci così, poi vedremo cosa ci riserva il futuro!"
YUUTA: "C-Certo!"

E di sua spontanea volontà, mi diede una carezza al volto, accompagnata dal solito sorrisetto; mi fece stare bene, impossibile negarlo.

HINAMOTO: "Allora, altre domande? Il mio interrogatorio è finito?"
YUUTA: "S-Si, certo! Grazie per la sincerità!"
HINAMOTO: "E grazie a te per non aver abusato troppo del solletico... anche se la domanda su Meru era fuori luogo!"
YUUTA: "S-Scusami! Bramavo dalla voglia di toccarti!"

Si fece una risatina sotto i baffi, per poi sussurrarmi all'orecchio qualcosa...

HINAMOTO: "Porta la quinta di reggiseno comunque!"
YUUTA: "Non volevo saperlo sul serio!"
HINAMOTO: "Ah no? Strano, visto che ti è caduto l'occhio sulle sue tette la sera del mio compleanno! Fufufu!"

Pure quando mi prende in giro, sa essere sensuale come non mai.

HINAMOTO-SANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora