XIII. HINAMOTO-SAN

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HINAMOTO: "Hnnn

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HINAMOTO: "Hnnn..."

Potevo sentirle mentre si facevano insieme la doccia: Meru non fece altro che instillare tormenti e supplizi alla sorella per tutto il tempo.

MERU: "Eh eh eh... pensavi davvero che non me ne accorgessi? Tutta questa sceneggiata solo per farmi perdere interesse?"

Lo sapevo.
Aveva intuito il nostro piano, ed ora stava sbollendo la rabbia accumulata sulla povera Hinamoto.

MERU: "Hey, vicino-kun! Lo so che mi senti! Lo so che ci stai ascoltando! So... che conosci la mia vera indole!"

Ingoiai della saliva, mentre davo le spalle alla porta del bagno.

YUUTA: "Parliamone... non prendertela con tua sorella!"
MERU: "Oh? Ma mica le sto facendo del male? Solo un pochettino di solletico!"
HINAMOTO: "Ugh..."

Hinamoto, potevo avvertire la sofferenza che stava provando in questo momento: Poco importa se è resistente, Meru le stava somministrando un tormento esagerato.

MERU: "Io... non voglio nulla di che! Solo fare un gioco con voi! Solo questo! Ne ho... ne ho bisogno, capisci???"
YUUTA: "Allora esci da li e me lo dici in faccia ok?"
MERU: "Umph!"

Hinamoto fu spinta fuori dal bagno, e mi cadde esausta addosso.

YUUTA: "S-Stai bene?"
HINAMOTO: "Si... credo..."

Non l'avevo mai vista così.
La mia glaciale Hinamoto, distrutta in pochi minuti dalla perversione di Meru, che fece capolino da fuori la porta.

MERU: "Non... odiatemi! Non è colpa mia... io voglio solo giocare..."

Alterna questi momenti di tristezza alla sua depravazione.

Feci prima accomodare Hinamoto su di un divano, per farle riprendere le energie.

YUUTA: "Non potrò rispettare la tua promessa, Hinamoto-san..."
HINAMOTO: "..."

Nel suo silenzio, comprese i miei motivi

Dopodiché, presi Meru per un braccio e la trascinai in camera da letto.

MERU: "Uh?"
YUUTA: "È quello che vuoi no? Allora sarai accontentata!"
MERU: "Umph!!"

MERU: "Uh?"YUUTA: "È quello che vuoi no? Allora sarai accontentata!"MERU: "Umph!!"

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Era definitivamente euforica, anche se non lo dava ad intendere.

MERU: "Ah... a-aspetta..."
YUUTA: "Ma come? Non volevi tutta la mia attenzione? Non volevi subire il solletico da me? Sarai accontentata!"

Forse, non si aspettava una simile reazione da parte mia, soprattutto quando affondai le miei dita sotto le sue braccia.

Quasi lacrimò all'istante.

MERU: "AAAAHH!"
YUUTA: "Te lo farò per ore ed ore se proprio sarà necessario!! Quindi... preparati!"

Io voglio solo Hinamoto.
Se questo significa torturare Meru, allora così sia.

MERU: "Wa... ah... AHAHAHAH!!!"
YUUTA: "Non dirmi che sei già al limite? Non era questo che volevi??"
MERU: "Non così... NON COSÌ!!"

Con una mano, le palpai il seno, mentre con l'altra le procuravo un tremendo solletico al fianco: Piacere e supplizio allo stesso tempo, le confusero le idee.

YUUTA: "Forza, su! Tieni le braccia alzate!"
MERU: "Uwaaah! N-No... aspetta..."
YUUTA: "Ho detto ALZATE!"

Gliele bloccai di forza sopra la testa, per poi solleticarla con vigore sotto l'ascella: Era in difficoltà bel giostrare la tortura improvvisa nonché inaspettata.

Forse credeva che avrei affrontato la sua richiesta con più "calma". Si sbagliava.

MERU: "A-AIUTO! BASTA!! FERMOOO!"
YUUTA: "E poi? Cosa succederà una volta fermo?? Eh?? Continuerai a dar fastidio a me ed Hinamoto-san??"
MERU: "No... lo prometto!!! Non mi farò più vivaaaaaaaahahahahahahahah!!!"

La sto a malapena sfiorando adesso, ma lo soffre in maniera esagerata.

Ciò nonostante, i suoi occhi erano colmi di gioia, seppur lacrimando a più non posso.

Fermai la mie dita...

***

UN ANNO DOPO

Quel giorno alla baita, non lo dimenticherò facilmente: Meru si alzò da quel letto in silenzio e si chiuse nella sua stanza per tutta la giornata.

Così come io ed Hinamoto, ci chiudemmo in un silenzio tombale.

Solo con il passare del tempo, ci furono i cambiamenti sperati: Io presi la laurea ed iniziai a lavorare come professore, mentre Meru andò a vivere all'estero per seguire i suoi studi.

Ogni tanto ci contatta, per sapere come stiamo, senza nascondere una velata tristezza.

HINAMOTO: "Ancora si sente in colpa..."

È cambiata parecchio da quel giorno.
So che ha trovato un compagno, e che le sue "passioni" sono drasticamente calate.

Quanto a noi, ci godiamo una passeggiata al chiaro di luna, sotto una lieve pioggia.

Quanto a noi, ci godiamo una passeggiata al chiaro di luna, sotto una lieve pioggia

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HINAMOTO: "Potrebbero... vederci..."

Si, non abbiamo mai smesso di "giocare", anche da sposati.

Cinsi la sua vita, sfiorando leggermente il ventre con le dita prima di baciarla.

HINAMOTO: "Oh? Era da tempo che non mi facevi un po' di solletico..."
YUUTA: "Lo sai che mi piaci di quando sei sorridente!"
HINAMOTO: "Oh? Allora dovrai impegnarti di più con quelle dita!"

Lo so, una simile vellicazione non sfonderà le sue difese, ma adoro toccarla. Da sempre.

HINAMOTO: "Vuoi continuare a... casa?"
YUUTA: "Credo che accetterò la tua gentile offerta!"

E mano nella mano, con il suo intimo che svettava trionfante in quel parchetto isolato della città, ritornammo alla stanza da letto del nostro appartamento.

Perché adesso, non ci sono più regole tra di noi...

FINE

HINAMOTO-SANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora