Jimin's pov
07: 45
Cavolo
Non ci credo. Come ho fatto a non svegliarmi prima!?
Ora mi toccherà correre se voglio arrivare a scuola in tempo... E chi la mattina appena sveglio ha voglia di fare tutto ciò? Nessuno, nemmeno io. Mi butto praticamente giù dal letto e corro in cucina.
Non c'è nessuno, sono tutti tornati a casa. Non ricordo nemmeno come, in realtà ero troppo stanco: la sera prima avevo invitato Tae e Cookie a cena e avevamo finito per far fuori la scorta di alcolici che mi ero messo da parte.
Maledizione, ora ho un mal di testa tremendo e non riesco a connettere il cervello, perfetto, questo è il modo di presentarsi il lunedì a scuola!
Cercando di non farmi troppi problemi prendo un bicchiere da un ripiano alto e lo riempio di latte freddo, poi afferro una delle brioches che mi ha regalato l'altro giorno Jin a merenda e mi precipito in bagno. Bevo in un solo sorso tutto il bicchiere e con una manica del pigiama mi pulisco la bocca dalla schiuma bianca che si è depositata sulle labbra. Prendo lo spazzolino e... Ma che cazzo la brioches! Non importa la mangerò per strada. Quindi finiscono di lavarmi, mi vesto con le prime cose che mi capitano sotto mano ed esco di casa come un fulmine, cercando di guadagnare qualche minuto di vantaggio rispetto al mio ritardo.
Arrivo a scuola tutto affannato, con il respiro corto, i capelli scompigliati e lo zaino aperto, che per di più durante la corsa mi era caduta su una sola spalla impedendomi di stare comodo. Cerco di darmi una sistemata e poi mi volto verso il giardino. Come sempre sacco di ragazzi sono dispersi per quel vasto territorio tutto alberi ed erba. Ma io non ho bisogno di cercare, so già dove trovare i miei amici. In fondo ci vediamo là da due anni e ancora non è cambiato niente. Quindi con passo sicuro mi avvio.
-Ehi! Chi si vede! Park!-
Ed ecco il grande Do Yoon che si prepara ad attaccare un altro discorso sul corso di danza che facciamo il pomeriggio. Grazie ma passo. Lo saluto con un cenno del capo e vado oltre. Inutile sperare di non parlare con qualcuno, c'è così tanta gente che prima di arrivare al luogo dove sono diretto incontrerò qualcun altro. Ne sono certo. Manca a farlo apposta mi imbatto in un gruppetto da cui viene uno strano chiacchiericcio.
-Uhhhhh! Eccolo arriva! Attente che magari guarda di quà!-
Oh no, le ragazze del primo anno! Non ci credo con tutti i bei ragazzi che ci sono nella scuola proprio me dovevano infastidire. Va be, comunque ho il nome del più gnocco di tutti i corsi che si fanno in questa prigione quindi non posso deludere nessuno.
-Come state signore? Soonmin sei bellissima con questo vestito sai?-
-G-grazie Jim-min-
-Di niente! Mi spiace tanto ora però devo andare, ma rimarrei volentieri eh, ciao!-
Me ne vado soddisfatto, accompagnato da urletti e saluti di risposta. Quando ecco che arrivo al nostro albero. Lo adoro, non so che tipo sia, forse quercia o una cosa così però non è male.
-Amico ehilà! Sei in ritardo!- Ecco tae
-Lo so cretino, non c'era bisogno di urlarmelo in questo modo, eh-
-Ehi, Chimmy si è fatto vivo. Jin hyung!! Vieni quì! Lo abbiamo trovato!- ...Jungkook
-Ma cosa avete voi due stamattina? Cosa sono ste urla?- cerco di non ridere, ma sinceramente anche io so che le mie stesse parole sono solo cazzate. Loro, anzi noi, siamo sempre così.
-Che Imbeciiiilleeeeeeee- Jungkook anche lo sa che scherzo e quindi volendo, per forza, portarmi a ridere si metta a urlare sempre di più.
-Ok, ok, adesso basta. No! Smettila. Dai. Per favore!!- Non resisto più tra poco scoppio.
123
-ahahahahahaha, hai vinto! ahah, hai vinto!- La campana suona e noi tre siamo ancora lì a ridere mentre Tae mi fa il verso.
-Ma cosa avete oggi ragazzzzzzi!-
-Ma ancora non avete finito di fare i cretini?- Oh, l'esasperato Jin si è unito alla banda. Ora possiamo andare.
-Ciao- Si avvicine e cerca di attirare la nostra attenzione ma non serve a nulla. Infatti ottiene solo un mugugno da parte mia che, intanto, mi sono messo con il telefono tra le mani per capire cosa stessero scrivendo sul gruppo della classe.
-Hmm-
-Così si salutano gli amici? Per di più, maggiori rispetto a voi! Marmocchi se non la smettete guardate che non vi aiuto più con matematica!-
Questa è proprio una minaccia, non per me ma per gli altri questa cosa è grave. Sono dei disastri nelle materie scientifiche.
-Scusa JIN!- Il primo a parlare è Cookie, che si mette anche a fare gli occhioni dolci, che con la sua faccia da coniglio ci stanno proprio bene. E' così tenero.
-Sì, ci spiace. Perdonaci!- E tae continua.
Jin guarda prima uno poi l'altro, poi scoppia a ridere e noi con lui. Mi affretto a tirargli una gomitata prima di entrare in classe. Poi lentamente ci sediamo e aspettiamo che qualcun altro entri, quando il mio cellulare vibra.
'IL PROF E' ASSENTE. RIPETO IL PROF E' ASSENTE'
Che Bon-Hwa venga santificato, evvai! Niente ora di letteratura coreana oggi, addio Foscolo e Dante e chissà chi altro. Oggi è festa.
La notizia non tarda ad arrivare anche al resto dei compagni; di supplenza non viene mai nessuno quindi stiamo tranquilli.
Guardo Jin che è intanto a ballare sulla sedia. Sono certo che cadrà, ma per ora è meglio divertirsi, comunque è solo una di otto ore. Prima di aver finito ci avranno caricato per bene di compiti e spiegazioni impossibili.
Mi stendo sul banco, felice, scacciando ogni pensiero. Sembra che vada tutto alla grande oggi.
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ᴛʜᴇ ʟᴏᴄᴋᴇʀ ʀᴏᴏᴍ ʙᴏʏ- уσσимιи
RomanceJimin, il ragazzo più bello della sua scuola. Gli occhi castani, i lineamenti delicati, i capelli rosa confetto... Un dio per tutte le ragazze. Yoongi, il figlio di un ricco CEO, un fascino inaudito, e un carattere solitario. In pochi riescono a st...