capitolo-21

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Jimin's pov

Che palle.

Questa è la sera del gran giorno. Mio padre verrà a prendermi verso le sette, così da arrivare prima alla cena e poter parlare con questa persona misteriosa. Non vedo l'ora, wow...

Guardo un ultima volta l'armadio alla ricerca di qualche cosa di decente da mettere. Non posso sembrare troppo elegante, se no non riuscirei a respirare, odio vestirmi giacca e cravatta, ma mio padre mi ha diciamo vietato di mettermi troppo in mostra. In fondo anche lui sa che effetto fanno le mie gambe su i ragazzi innocenti.

Alla fine opto per un paio di skinny jeans neri e  una camicia bianca con una serie di disegnini stilizzati sempre neri. Un classico. Mi guardo un attimo allo specchio e decido di lasciare i capelli leggermente spettinati. Che spettacolo.

Prendo il telefono e guardo l'orologio. Mancano dieci minuti alle sette. Prendo la giacca, anche quella nera -ma ho una fissa?- lo zainetto, con le cuffie, portafoglio e tutto quello che mi serve per sopravvivere ad una serata galante. Chiavi e via, esco dalla porta e inizio a camminare sul marciapiede, cercando di perdere un po' di tempo.

Dopo poco ecco i lampi dell'auto di mio padre invadere la mia vista. Mi sento leggermente nervoso, non lo vedo da un po'. Con passo svelto mi dirigo verso l'auto nera.

-Jimin! Tutto bene?- Mi inizia a parlare non appena apro la portiera.

-Mi sei mancato sai? Comunque tutto ok, con l'affitto e tutto il resto non ho problemi. Tu?-

-Ahh, gli affari non sono il massimo per questo oggi sei con me. Sia per farti conoscere il mondo degli idol, sia per cercare di lavorare sul rapporto tra me e il capo dell'azienda. Magari collaborare mi porterà bene!-

-Eheh, sono sicuro che funzionerebbe. Ora parti-

Mette in moto e dopo circa venti minuti abbondanti scorgo un immenso palazzo. Quasi non mi affogo con la mia stessa saliva. Solo l'ingresso di questo posto equivale a casa mia. Cazzo che lusso che ha sta famiglia.

Guardo mio padre dirigersi tranquillo verso l'entrata quindi lo seguo esitando un po'. Entriamo e lo spettacolo che vedo quasi mi lascia senza fiato. Milioni di  schermi con su proiettati idol che cantano e ballano... Gli Stray Kids, Weki Meki, Twice... Gruppi che vengono anche da diverse case discografiche che illuminano la sala. Al centro l'immagine di un uomo con un enorme massa di persone dietro attira la mia attenzione.

-Papà? Ehm, chi è?-

-Ohh, lo scoprirai presto. Abbi pazienza, deve essere una sorpresa-

Sono nervoso. Quell'uomo è simile ad una persona che conosco, ma non ricordo chi. Ma che cazzata. Io non posso aver incontrato pezzi grossi... o sì?

Vedo la folla sciogliersi lentamente dall'uomo che con un ragazzo viene verso il grande tavolo al centro della sala. Lo osservo mentre si versa un bicchiere, mentre l'altra figura sbuffando fa lo stesso.

Ed ecco il cretino dell'anno... Mio padre!! Cosa minchia gli passa per il cervello di salutare l'uomo e chiamarlo verso di noi!!?? Ma sta scemo??

Vedo che la distanza tra quello che presumo sia il direttore dell'azienda e la mia diminuire. Perchè tremo? Ma non ho bevuto! Non sarà mica che dentro di me ho riconosciuto l'uomo solo che non accettando il fatto la mia mente cerca di farmi scordare? Non è che questo tipo quà non lo dovrei rivedere?

Sono a soli due metri, ora posso guardarli in faccia. EWEWEWEWEW. La sentite l'ambulanza? E' venuta per me, che sono in attacco tachicardiaco. 

L'uomo lo riconosco subito... E' il mio idolo dopo tutto. Il signor Min.

Cazzo, sono fottuto. Solo ora noto che la seconda figura è quella di un giovane. Suo figlio. Min Yoongi. Ed io lo conosco, o sì. I neuroni finalmente si accendono facendomi capire che ero in una situazione di merda. Guardo il ragazzo, che ha una faccia sconvolta dipinta in viso.

-Jimin giusto? Credo che tu già sappia chi sono...- Bla, bla, bla. Tutte chiacchiere inutili.

-...quindi puoi andare con Yoongi a fare un giro del palazzo- Sapate la classica scena da film, in cui uno cade a terra svenuto e si sveglia solo a conti fatti? Ecco in quel momento desideravo lasciare il mondo per un po'. Chiudere gli occhi e vedere solo l buio per poi aprirli e capire di essere a casa o in ospedale. Se mi andava male mi sarei ritrovato su un divanetto di quella casa, ma sarei stato solo, per riposare.

Invece mi tocca essere preso per mano dal ragazzo che finge di non conoscermi e venire trascinato verso un asciensore. Ma porco °#*. Proprio in un luogo stretto? Rassegnato lascio che mi porti dentro.

-Ci sarà da divertirsi Jimin-


JIMIN SAREBBE VESTITO COME IN LIE, ADORO QUESTA CANZONE.

UN ABBRACCIO, DOMANI HO VERIFICA DI STORIA E GEOGRAFIA E TECNOLOGIA INTERROGAZIONE. CHE NOIAAAAAA

CIAOOOOOOOO

ᴛʜᴇ ʟᴏᴄᴋᴇʀ ʀᴏᴏᴍ ʙᴏʏ- уσσимιиDove le storie prendono vita. Scoprilo ora