Capitolo 26

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POV’S TRAVIS

No.

Io non ci posso credere.

Questo figlio di puttana si presenta a casa della MIA ragazza, si perché ora è la MIA Lragazza, e le dice che la ama.

MA MI STA PRENDENDO PER IL CULO?

-“No scusami ciccio, puoi ripetere? No perché sai, ho bisogno di amplifon”.Dissi irritato.

-“ho detto che amo Alex “.Rispose Austin tranquillamente.

-“mi stai prendendo in giro?!”.Dissi avvicinandomi a lui.

-“no Travis, io la amo”.Disse Austin avvicinandosi a me.

-“ora esci da questa casa, perché lei ora è la MIA ragazza”.Dissi evidenziando la parola MIA.

-“C-cosa?Alex… è..”.Disse Austin guardando Alex avvicinandosi pericolosamente a lei

-“S-si”.Disse balbettando.

Ha paura.

-“no Alex, no! Lui non è il tuo tipo! È uno stronzo Alex!”.Disse prendendola per le braccia.

-“togliele le mani di dossi idiota!”.Dissi dandogli una spinta facendolo quasi cadere, ma lui si avvicinò comunque.

-“Alex, ti prego rifletti! Ti farà soffrire! Ascoltami!”.Disse urlando disperato Austin

Alex lo continuava a guardare impaurita.

Nessun “uomo”, se questa specie di essere umano che mi ritrovo davati è definito uomo, non aveva mai urlato così alla mia Alex.

Nessuno.

E NESSUNO SI DEVE PERMETTERE

-“Alex ti prego ascoltami!”.Disse stringendo di più le braccia di Alex.

Alex mi guardava impaurita.

-“senti spermatozoe uscito male, o te ne vai, oppure ti mando all’ospedale! Scegli tu!”.Dissi mettendomi davanti alla mia ragazza.

-“va bene…me ne vado…ma sappi cara Alex, che questa me la paghi..giuro”.Disse indicandola.

-“giuro che quel dito te lo ficco nel culo Austin se non te ne vai.”.Dissi duro.

Mi guardò per qualche secondo e poi se ne andò.

Appena chiuse la porta, Alex cadde a terra.

-“Alex”.Dissi avvicinandomi a lei.

-“sto bene..dovevo sedermi..”.Disse mettendosi le mani davanti alla faccia.

-“amore…esistono le sedie ed il divano”.Dissi ridendo.

Rise debolmente .

-“hey amore..”.Dissi appoggiando le ginocchia a terra.

-“nessuno mi aveva mai urlato così da..”.Disse mettendosi di nuovo le mani sul viso

-“da quando Alex?”.Chiesi

Alex non disse nulla.

Sentivo solo che stava per piangere.

-“nononono, ti prego”.Dissi avvicinandomi a lei per poi prenderla in braccio.

La appoggiai sul divano,e mi sedetti accanto a lei.

Ma dopo nemmeno due secondi, si alzò e si mise a sedere sulle mie gambe.

Le sue gambe erano attorcigliate attorno al mio bacino, e le sue braccia erano dietro al mio collo.

The Ice Warrior (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora