FLASHBACKS

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POV Leah
È mattina mi sveglio con Maggie ancora accanto mi sollevo e come solito mi preparo per la mia giornata.
Esco di casa dopo aver mangiato qualcosina e mi dirigo da Abby "ciao" dico ancora metà assonnata
"Allora non sono l'unica che è stanca morta" Commenta lei "eh beh tu sprechi ore a guardare sempre la stessa serie" "ehi! Non è colpa mia è Netflix che non si ferma" porto gli occhi al cielo sarcasticamente e comincio il mio lavoro. Dopo un ora il bar è già pieno visto che oggi è lunedì e la maggior parte delle persone si ferma a cibarsi.
" Leah tavolo 11 un caffè corretto con sambuca e un piatto con tre biscottini e una spremuta che c'è un bambino" "va bene arriva" dopo pio meno cinque minuti mi dirigo verso l'undicesimo tavolo, intravedo una signora abbastanza anziana con i cappelli ben curati, lo stesso per le mani che portano delle unghie rosso acceso, il classico. Di viso dimostra 50 anni ma da come si è ben presentata sembra ne abbia di meno, era in compagnia da un bambino che si aggira intorno ai 4 anni "ecco a lei" appoggio il caffè sul tavolo "e anche a te piccolino mica ti dimentichiamo" gli dico mentre sorrido "dai Luca dì grazie" "glazie" dice lui, rimango un secondo a fissarlo "che c'è?" Mi chiede lui "nulla mi ricordi tantissimo una persona" gli confesso io "lo sai che il mio papà è poliziotto? È molto forte e da grande sarò ploplio come lui, farò del male ai cattivi e salverò tutti, il tuo papà invece che lavoro fa? Anche lui è un poliziotto?" Abbasso lo sguardo verso il basso " no non lo è, il mio papà vive una vita migliore adesso" il bambino mi guarda confuso ma anche dispiaciuto " non c'è più?" "No è solo che si è trovato qualcuno di meglio con cui vivere lo stesso anche per mia madre io sono cresciuta solamente con mio fratello e mia sorella" "ah mi dispiace posso abbracciarti magali così ti sentirai meglio" "si certo" dico sorridendo, il piccolo scende dalla sedia e mi stringe a se dopo che mi sono abbassata. Aveva il suo profumo cazzo. "Luca dai lascia la ragazza lavorare e mangia che dobbiamo tornare a casa" lo rimprovera sua nonna, presumo "va bene va bene nonna" si allontana da me ed io faccio lo stesso "ti piacciono proprio i bambini eh" commenta Abby dopo che la raggiungo "prendo una pausa scusami" tolgo in fretta il grembiule, lo poggio su un tavolo ed esco dalla porta posteriore. Mi siedo sulle scale e comincio a pensare. Rimango distratta fino a che non sento una voce "come mai così distratta?" Alzo lo sguardo ma a causa del sole non vedo perfettamente il viso di chi mi stia difronte " posso?" Dice indicando uno spazio giusto accanto a me "si certo" accetto spostandomi leggermente e solo dopo che si è seduto intravedo chi era, una risata scappa dalle mie labbra "che c'è?" Chiede leggermente offeso "mi sono ricordata chi sei" "ovvero?" Chiede ancora confuso "sei il ragazzo che ha ordinato un'aranciata extra la settimana scorsa" dico con una risata sarcastica alla fine "sai preferisco che tu mi chiami Jack o Jackson"afferma sorridendo "va bene signor Jackson" "mi piacerebbe anche che tu mi dica il tuo nome" mi chiede lui "è ancora troppo presto caro Jack" dico alzandomi "e ora se non ti dispiace ho finito la mia pausa" continuo entrando nel locale. Metto nuovamente il mio grembiule e ricomincio il lavoro.

POV Payton
Sono in stazione a girarmi i pollici e a fare avanti e indietro con la sedia, oggi devo andare a prendere Luca da sua nonna quella donna, a diversità di sua figlia, è un angelo a proposito di Sissy oggi è andata al suo famoso appuntamento, una risatina mi scappa dalle labbra "dove vuoi arrivare Sissy, dove?"
Qualcuno mi chiama al cellulare, rispondo, era jack "si?" "Payton esci fuori che devo parlarti" "ora??" "Eh già" " va bene va bene" mi alzo dalla sedia ed esco fuori dalla stazione "dica" "allora oggi sono riuscito finalmente a parlare con la ragazza che mi piace" "la cameriera?" Chiedo sarcasticamente "non guardare che lavoro fa ok? Tu non l'hai vista Payton giuro che quando la vedrai perderai la testa anche tu" dice tutto ad un fiato "pff se se ci credo scommetto che alla fine sarà una che piace solo a te" "Payton cazzo ha i capelli scuri forse tinti si ovvio, ha gli occhi verdi quasi azzurri è alta al punto giusto e ha il senso dell'umorismo" arriccio le sopracciglia "cazzo tu...tu non mi capisci" "e come si chiama questa ragazza alta al punto giusto?" Vedo la sua emozione scomparire "non me lo ha detto" cerco di trattenere le risate, ma fallisco "cioè tu sai tutto tranne che il nome??" "Cioè il nome non conta però abbiamo parlato" specifica lui "no jack no perché o stai bleffando in questo momento oppure sai il nome ma non me lo vuoi dire perché sei già geloso" "sai cosa lascia perdere" fa per andare " eh dai amico scherzavo" "il tuo sarcasmo mi irrita Payton" "non hai mica detto che anche la tua futura ragazza senza nome ha il senso di umorismo??" Mi ignora completamente continuando la sua strada verso la macchina, mette in moto nel mentre io imitavo scherzosamente dei baci, lo intravedo fare a me il terzo dito senza nemmeno guardarmi, rido tra me e me per poi ritornare in stazione.

MA CIAOOO COME VA? SPERO BENE COMUNQUE VOLEVO DIRVI ECCO IL TERZO CAPITOLO, GRAZIE DAVVERO PER 100+ LETTURE IN TRE GIORNI MADDONA NON CI CREDO E POI VI VOLEVO CHIEDERE DI LASCIARE UN COMMENTO SU QUESTA STORIA COSÌ SO SE CONTINUARE OPPURE CAMBIARE QUALCOSINA :))) GRAZIE A CHI LO FA PER ME SAREBBE UNA COSA DAVVERO BELLISSIMA <3

𝗚𝗔𝗠𝗘 𝗢𝗩𝗘𝗥//P.M.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora