La sera.
Era ciò che più amavo nella mia giornata.
Era come una specie di avviso del tipo "Alza il culo cogliona, la tua giornata è finita" e quindi mi limitavo a porre fine anche a quelle 24h passate a cazzeggiare.
Raggiunsi i ragazzi in cucina e ci cimentammo nella preparazione di un primo piatto squisito, la carbonara.
Avevamo tanto di guanciale in casa e indovinate un pò Inder cosa voleva fare? Metterci la pancetta
Me: No scusami Inder, se dobbiamo fare qualcosa la facciamo per bene altrimenti io in primis me ne torno a dormire, allora, via sta pancetta per favore
Inder: Mi sembri un po' esagerata Y/n. Disse ridendo
Me: Intanto cazzo ridi che ti diverti solo tu, tutti sanno come si cucina, evita di mettere la cipolla che già ti ho visto mentre la tagliuzzavi, insomma, lascia le tue tradizioni fuori di qui eh
Inder: Un po' razzista eh Y/n
Me: Ho detto che gli indiani me fanno schifo? ma che stai dicendo Inder? Voi mettete aglio e cipolla soffritti in ogni piatto tranne nei dolci, quindi dato che sicuramente quasi a nessuno piacerà mangiare cipolla ogni giorno, tu non metterla, limitati a preparare dolci. Bene.
Sentii una risatina soffocata e alzai lo sguardo vedendo Tommaso ridere mentre preparava tutto. Ridacchiai anch'io e poi la nostra si trasformò in una risata rumorosa
Tommaso: Io mi rifiuto di mangiare pasta di sera, troppi carboidrati. Disse andandosene nella sua stanza dopo averci aiutati
Serena: Io ho bisogno di un po' di acqua, ho la gola secca. Disse ridendo e facendo ridere tutti tranne Inder
Mirko: Dai che si scherza su, non tenere il muso tutta la sera.
Luca: Non dirgli mai che siamo stati a letto per un giorno interooo. Disse canticchiando la canzone di suo padre
Me: Non posso reggere. Dissi scoppiando a ridere
Luca: Ua e che ho fatto, stavo cantando. Disse ridendo anche lui
Dopo esserci finalmente organizzati, riuscimmo a preparare la cena e a mangiare in santa pace, sedendoci a tavola tutti insieme
Nicol: Raga ma, domani che si fa?
Serena: Domani andiamo già a parlare coi prof, easy
Alex: No easy che, aiuto. Disse impanicandosi
Mattia: Non andate nel panico su, la vivo più tranquillamente io che non so nemmeno se rimarrò o se andrò via, così come Nunzio,perciò
Luca: Noooo il mio Nunzio noooo. Disse correndo ad abbracciarlo. Scoppiarono tutti a ridere.
Christian: Esatto, divertitevi finché ne avete la possibilità, siete ad amici non ad un funerale
Carola: Chri presumo sia esattamente come una scuola normale, da divertirci c'è davvero poco.
Iniziarono così l'ennesimo dibattito, che spinse le mie tempie a pulsare doloranti, così mi scusai e mi alzai andando in camera mia prendendo una felpa e dirigendomi verso il cortile posteriore.
Passai dalla camera vuota e fredda di Tommaso e lo vidi steso sul letto, con lo sguardo rivolto verso l'alto
Me: Ehi. Dissi attirando la sua attenzione, mi vide e si sistemò sul letto.
Tommaso: Ciao y/n. Disse sorridendo
Me: Mi avvicinai al suo letto imbarazzata e mi ci sedetti.
Tommaso: Hai cenato?
Me: mhm no, è iniziato un altro dibattito tra Christian e Carola e dato che non sono abituata al chiasso le tempie hanno iniziato a pulsare, per evitare di sentirmi male sono venuta qui, cioè nel senso, stavo andando nel cortile... Dissi giustificandomi.
Tommaso: ahahah avevo capito, andiamoci insieme allora. Disse alzandosi e venendo fuori con me. Lui si sedette su uno dei divani, io invece mi stesi sull'erba umida, per guardare le stelle e provare una sensazione di tranquillità, ero abituata a farlo, mi faceva sentire le farfalle nello stomaco.
Tommaso: Va tutto bene?. Chiese di punto in bianco. Decisi di approfittare della sua offerta e quindi parlai
Me: Non lo so, sono così ingenua, a 18 anni, sono ancora così inesperta, così triste e sola, non so cosa mi prende, ho sempre affrontato tutto col sorriso. Dissi tutto d'un fiato, sentii una presenza al mio fianco e mi girai
Tommaso: Hai sempre affrontato tutto col sorriso perché non ne hai mai parlato, perché l'hai sempre ignorato, è un argomento a cui non hai mai dato peso perché eri troppo presa a fare altro, ma ora che sei qui sola pensi, rifletti, e capisci un sacco di cose. Lo guardai dritto negli occhi e mi sorrise
Me: Non mi va di fare la drammatica, oppure di essere quel tipo di ragazza che vuole avere tutte le attenzioni su di se, bleh che schifo. Dissi provocando una risata da parte sua
Tommaso: Non lo sei, mi piace ascoltarti, non sei sola qui, hai noi, puoi contare su di me come su gli altri. Mi sorrise e feci lo stesso.
Non avevo mai dato importanza alla bellezza del sorriso che sfoggiava praticamente quasi tutto il giorno, ma era fidanzato, non potevo dirglielo, non potevo neanche stargli così tanto vicina.
Dovevo, piano piano e discretamenteSpazio autrice
Ciao ragazze, volevo togliervi un po' del vostro tempo per dirvi giusto due paroline.
Se avete qualche problema che spesso ignorate, e magari qualcuno vi chiede se state bene o no,
voi parlatene, sfogatevi, fate uscire tutto ciò che spesso trattenete dentro di voi, non vi fa bene, io posso propormi per ascoltarvi se mai dovesse avere voglia di parlarmi <3
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an inevitable love
Romanceconosciutisi nella scuola di amici, y/n e Tommaso inizieranno ad instaurare un rapporto d'amicizia, ma non tutto andrà per il verso giusto