7.

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Tornai dalla lezione e la prima cosa che feci fu togliermi le scarpe e mettere le ciabatte, ero a pezzi e con un mal di collo atroce.
Me: Ciaoo. Dissi entrando in casetta. Qualcuno venne a salutarmi tipo Elisabetta, che alla fine si era rivelata un'ottima compagna di stanza, Alex, Serena e alla fine Tommy, gli altri mi avevano salutata da vari angoli della casa
Tommaso: Ciao. Disse baciandomi. Ricambiai sconvolta e poi sorrisi.
Me: Ho un mal di collo pazzesco, mi fa male anche la schiena. Dissi lamentandomi
Tommaso: Avanti vieni. Mi tirò con se in camera mia  e mi tolse lo zaino dalle spalle
Tommaso: Va a lavarti, mettiti una tuta, e torna di là. Annuii e mi lasciò poi in camera. Quando vidi che tornò in soggiorno dai ragazzi, corsi in camera sua e presi il suo pantalone della tuta e una sua canotta grigia, i suoi vestiti erano più comodi dei miei. Feci un'altra corsa verso il bagno e andai a lavarmi.

Raggiunsi Tommy sul divano, prima mi fissò e poi fece un mezzo sorriso
Tommaso: Perché hai i miei vestiti?.
Me: Non ho i tuoi vestiti
Tommaso: Sì sono i miei vestiti.
Me: Ragazzi vi sembrano i vestiti di Tommaso?. Dissi rivolgendomi verso la cucina dove c'erano gli altri
Albe: È come se li avessi già visti. Disse squadrandomi, lo fulminai con lo sguardo e scoppiò a ridere
Albe: Dai Tommaso come fai a dire che sono i tuoi vestiti, è evidente che sono i suoi
Nicol: Infatti ha anche vestiti uguali ai miei.
Me: Ma che casualità. Mi girai verso Tommy e scoppiai a ridere
Me: Ok sono tuoi basta. Dissi sedendomi
Tommaso: vieni. Disse tirandomi a se e facendomi mettere di spalle, iniziò a farmi dei massaggi e arrivai dritta in paradiso.
Me: Cristo Tommaso fermati potrei addormentarmi. Scoppiò a ridere e io con lui
Luigi: Y/n,  con me, in cortile, ora. Alzai gli occhi al cielo e controvoglia seguii luigi

Me: Spera per te che sia qualcosa di importante. Dissi sedendomi su una poltrona e prendendo una sigaretta
Luigi: mi ha friendzonato.
Me: Che?
Luigi: MI HA DATO PALO
Me: MA CHI.
Luigi: MA CHI SECONDO TE, CAROLA.
Me: nooooo, ma che dici. Dissi sconvolta
Luigi: LO SO
Me: SMETTILA DI URLARE SONO A UN METRO DA TE STUPIDO
Luigi: Sono incazzato.
Me: Nah non ci credo
Luigi: Infatti l'ho friendzonata anch'io. Scoppiai a ridere e lui con me
Me: Mitico, non posso crederci. Dissi sedendomi al suo fianco
Subito dopo sentimmo la porta aprirsi e vidi Tommy
Tommaso: È pronta la cena. Disse guardandomi confuso
Me: Arriviamo. Tornò dentro e tirai un sospiro tutt'altro che per sollievo
Luigi: Cosa c'è tra di voi?
Me: Non lo neanch'io, te lo giuro non lo so
Luigi: Ho visto l'affetto che c'è tra voi due
Me: Quel feeling tattico che c'è tra di noi non deve interessarti, piuttosto pensa a studiare per la sfida. Sorrise e tornammo dentro

Luca: Ragazzi ma cos'è sto silenzio, questa tensione a tavola.
Me: Sono stanca, come tutti presumo, non siamo tutti energici come te. Dissi ridendo
Cercai lo sguardo di Tommaso ma nulla, era rivolto al suo piatto da mezz'ora. Gli tirai un calcio da sotto il tavolo e mi guardò trattenendo il dolore.
Finalmente mi guardò e mi fece segno di uscire
Me: Scusateci.

Me: Ma che hai. Dissi avvicinandomi a lui
Tommaso: Lo sai y/n
Me: Se l'avessi saputo non te l'avrei chiesto non credi?
Tommaso: Da quando fumi?
Me: Ah ecco, allora è questo il problema.
Tommaso: Allora?
Me: Non fumo mai, ne ho fumata solo una con Luigi, sai che quando è fuori vuole compagnia
Tommaso: Allora non andare fuori con Luigi
Me: Non sarai mica geloso Tommaso?
Tommaso: Io geloso?. Annuii
Tommaso: Io geloso?. Disse ridendo
Me: Si proprio tu
Tommaso: Io geloso di Luigi? ahahahha
Me: Be infondo è un bel ragazzo. Dissi provocandolo
Tommaso: Anche Elisabetta è una bella ragazza
Me: Sto scherzando coglione. Dissi avvicinandomi alla porta per rientrare ma mi tirò dai fianchi
Tommaso: Non fumare, che schifo
Me: Fumo la stessa roba che fumi tu. Rimase spiazzato
Me: Si credevi di poter fumare sempre di nascosto senza farti scoprire?
Tommaso: Merda. Scoppiai a ridere e lui con me
Me: Dai rientriamo. Mi diede un bacio e rientrammo
Elisabetta: Bene, ora che avete finito di fare i piccioncini, Y/n vieni con me.
Me: Dove
Elisabetta: Vieni devo sperimentare su di te nuove acconciature.
Me: Ma mi sono piastrata i capelli poco fa
Elisabetta: Eh a me non importa, dopo te li faccio io, per bene.
Me: No aiuto, REA SALVAMI. Dissi urlando, Scoppiarono tutti a ridere, comprese me ed Elisabetta che cademmo per terra
Elisabetta: Dai sei una stronza però.
Me: Usufruisci dei capelli di Carola, su su .

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