5.

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Me: Come scusami?!. Dissi girandomi verso di lui
Tommaso: Eh?
Me: Che hai detto?
Tommaso: Che ho detto?. Disse facendo finta di nulla.
Me: Cosa staresti blaterando Tommaso?.
Tommaso: Nulla perché?.
Me: Fai sul serio?!. Dissi incazzata
Tommaso: Non hai lezione con Simone?.
Me: SIAMO APPENA TORNATI. Dissi esasperata ancora una volta
Me: Sai che ti dico, VAFFANCULO. Dissi spingendolo.
Tommaso: VAFFANCULO TU, stai rendendo l'avventura più bella della mia vita un inferno. Rimasi spiazzata e con gli occhi lucidi ormai
Me: VAFFANCULO. ripetei ancora una volta. Andai in cucina, presi quella torta fatta insieme che era ancora lì e la buttai tutta per terra rompendo il piatto.
Me: Cazzo. Dissi piangendo e recuperando tutto
Mirko: Ma che sta succedendo. Disse venendo ad aiutarmi
Me: Nulla lascia perdere.
Rea: Ehi y/n, vieni con me. Disse prendendomi la mano, mi feci trasportare dal suo tocco leggero e dalla sua voce esile.
Mi portò fuori e mi fece sedere
Rea: Avanti che succede?
Me: Ho litigato con Tommaso, mi ha detto che sto rendendo l'avventura più bella della sua vita un inferno, ma non era mia intenzione
Rea: Cosa causa tutto ciò
Me: Forse il fatto che tendo ad allontanarmi per non rovinare la sua relazione
Rea: Non sarà un'amicizia a rovinare una relazione y/n, perchè ti fai tutti questi problemi
Me: Perché sono cose che ho provato sulla mia pelle e mi dispiacerebbe per la sua ragazza.
Rea: È okay, non preoccuparti troppo, ha parlato senza pensare, vedrai che ritirerà ciò che ha detto scusandosi. Mi abbracciò e tornammo in casetta.

Finii di ripulire e misi a posto l'aspirapolvere e tutto ciò che avevo utilizzato
Me: Puro vandalismo per sfogarmi, bello eh. Dissi, rivolgendomi, ancora una volta, a una delle telecamere
X: y/n dobbiamo parlare.
Me: Tommy no sul serio.
Tommaso: Si vieni. Disse tirandomi con se nel cortile.
Me: Ok so camminare lasciami. Dissi fredda, mi fece sedere su un divano e poi si sedette difronte a me
Tommaso: La mia ragazza pubblica foto con i suoi amici da giorni, non mi chiama, non mi manda un messaggio, ne prova a mettere qualche storia su ig, secondo te dovrei rimanere calmo?.
Me: No cioè-.
Tommaso: Era una domanda retorica, non è vero che mi rendi tutto un inferno, semplicemente non so come affrontare la situazione.
Me: Non so se puoi permetterti di pensare a un ipotetico tradimento da parte sua, magari prova a chiamarla adesso
Tommaso: facetime?.
Me: Inizia a vedere se ti risponde a una chiamata normale. Chiamò Vittoria, la sua fidanzata, e attese una risposta da parte sua, che ovviamente non arrivo, e già al primo tentativo si arrese.
Me: Prova a chiamare la sua migliore amica, funziona la maggior parte delle volte. Ci provò con scarsi risultati perché neanche lei rispose.
Tommaso: Cristo. Disse alzandosi di scatto e facendomi spaventare.
Me: Mi dispiace, davvero tanto. Dissi alzandomi e andando verso di lui.
Mi guardò negli occhi e mi abbracciò, facendomi rimanere sulle punte data la sua altezza in confronto alla mia.
Me: Fammi sapere se sai qualcosa, chiama qualche tuo amico o qualche altra amica di lei, vedrai che magari hanno da fare entrambe e non possono rispondere. Dissi accarezzandoli la spalla. Ritornai in casetta lasciandolo riflettere da solo.

y/n.y/l/n

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y/n.y/l/n honestly I miss these sunny days🌞

Inder: Scusa y/n, posso farti una domanda. Chiese mentre eravamo tutti a tavola
Me: Certamente.
Inder: Da dove provieni?. Chiese curioso
Me: mhm bella domanda. Dissi ridendo
Me: Sono multietnica, Svedese e Filippina, con nazionalità Italiana.
Inder: Quindi in realtà anche tu avresti delle tradizioni particolari ehh. Disse
Me: Tramandate dai miei ma si, le avrei anch'io, solo che non le ho mai seguite ecco.
Flaza: Scusa perché? Noi vorremmo provare qualcosa di Filippino
Me: Eh Flavia, ahaha sono qui per fare masterchef o per realizzare i miei sogni?
Flaza: Giusto, quando usciremo da qui, verremo a casa tua, e ci preparerai di tutto, obbligatorio.

Finimmo di cenare e uscii per fumare una sigaretta e prendere una boccata d'aria fresca, meno rilassante dato che avevo dimenticato la felpa sul letto e
fuori faceva un freddo pazzesco.
Subito un calore improvviso avvolse le mie spalle e capii. Mi girai e vidi la persona che meno mi aspettavo di vedere
Me: Alex... Dissi sorridendo
Me. Grazie... Dissi poi imbarazzata
Alex: Non imbarazzarti, l'ho fatto amichevolmente.

Parlammo un po', del più e del meno, delle sue passioni, delle mie, e di quanto fossimo felici di essere lì.
Me: Credo sia arrivata l'ora di rientrare, domani abbiamo lezione
Alex: Già, comunque, ho visto Tommy un po' giù di morale, e non ha cenato, come sempre d'altronde, ci hai parlato?
Me: Si che ci ho parlato, è un po' complicato da spiegare ma non gli va tanto bene.

an inevitable loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora