Capitolo 8 / Il diploma /

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Summer's POV
Due anni dopo

Oggi sono nervosissima, è il giorno del mio diploma. Sono una Summer diversa da quella che due anni fa ha incontrato quello che oggi è il suo ragazzo premio Oscar, Josh Hutcherson. È sì! Anche Josh ha ricevuto la sua statuetta dorata questo febbraio, sono super orgogliosa di lui. C'ero anchio e sono scoppiata a piangere quando ho sentito il suo nome pronunciato da Ellen, ero su tutti i giornali. Sono diventata anche io un'attrice e cantante. Ma ho voltuto comunque continuare gli studi qui a Union. Mi sono realizzata e il mio passato da "Nerd" è finito. Mi sistemo il famoso cappello rosso da diplomanda sui miei boccoli color bronzo, anche i miei capelli sono cambiati, tornati in origine.
-Pronta?- dice Valerie entrando in bagno, è bellissima. I suoi lisci capelli neri gli cadono sulle spalle ed il rosso della toga fa risaltare l'azzurro dei suoi occhi e i lineamenti delicati del suo viso. I suoi occhi mi ricordano quelli di mio padre, lo vorrei tanto qui con la mamma.
-Psicologicamente no, fisicamente diciamo di sì- le rispondo -Tu?-
-Idem, ma che scarpe scelgo? Quelle che mi ha regalato Connor o quelle che ho comprato la scorsa settimana?-
-Prima opsione- dico mentre finisco di mettermi l'eye-liner
-Ma sono le piú alte- brontola lei
-Allora le altre-
-Ma le altre me le ha regalate il mio Connorcino-
-Connorcino?- chiedo schifata, io a Josh non do questi nomignoli stupidi
-Si, che c'è di male?- domanda stupita
-Molto normali voi due- penso ad alta voce
-Parla quella che a tredici anni si è legata al palo della luce perchè voleva tingersi i capelli di rosso- mi rinfaccia
-Si, ma sei stata tu a legarmi- le ricordo
-Ah, lascia perdere- sbuffa lei
Apro l'armadio e prendo le mie scarpe preferite, delle Stella McCartney blu notte con il fondo rosso. Me le ha regalate Josh per il mio diciottesimo compleanno. Olte a molte altre cose che non doveva regalarmi.
-Ehy, siete pronte?- è la sua voce
-Voglio un miliardo di foto con le mie bambine- okay, questo è zio Bob
-Stiamo arrivando!- urla Val
Mentre scendo le scale, inciampo come mio solito, ma ci sono le forti braccia di Josh a sorreggermi. È vestito benissimo: ha una giacca nera di cotone con li colletto di raso lucido, una camicia bianca, la cravatta coordinata con il colletto e dei pantaloni a sigaretta neri. Ai piedi delle Vans nere, non le lascia mai.
-Sei bellissima- mi dice mentre mi guarda negli occhi
-Senti chi parla- gli sussurro all'orecchio
Quando riesco a scendere le scale evitando di fratturarmi una gamba trovo zio Bob e zia Cass vestiti di tutto punto. Lo zio è con la macchina fotografica in mano e appena ci vede dice:- Ragazzi su forza davanti al camino!-
Io e Josh ci posizioniamo di fronte al camino, anche essendo basso Josh è molto piú alto di me ed io ho i tacchi. Insomma non ho preso da mio padre.
-Sorridete!- esclama lo zio
Io se guardo la camera e sorrido sembro una babbalea, anche sul red carpet. A volte va a finire che mi cerco su Google. Quindi preferisco guardare in alto verso Josh e sorrido, sento lo zio scattare. Oggi il sorriso non me lo leva nessuno.
-Eccoci!- dice Val scendendo mano nella mano con Connor
-Okay, ora tutti insieme!- zio Bob sembra piú agitato di me e Val messe insieme

Finite tutte le foto salgo in macchina con Josh, abbiamo deciso di andare con tre macchine: io e lui, Val e Conn e gli zii. Jen ed Ariana sperano di riuscire ad arrivare. Abbiamo fatto un film insieme noi tre, io, Ari e Jen, e nonostante la differenza di etá abbiamo legato molto.

Josh's POV

Oggi posso sembrare molto piú nervoso di Summer, forse perchè lo sono. Continuo ad asciugarmi le mani sui pantaloni, spero non se ne accorga. Sono bravissimo a recitare davanti alle telecamere, lo faccio da quindici anni, ma nella realtá sono proprio negato. Non riesco a tenere un segreto e quello che sto tenendo è un grosso segreto. In veritá lo sanno tutti, tutti tranne l'amore della mia vita. Appunto, oggi, chiederó a Summer di sposarmi. Avrei dovuto farlo il giorno del suo diciottesimo compleanno, ci ho provato ma appena ci siamo trovati io e lei soli mi è preso un attacco d'ansia. Ma oggi è diverso, non posso tirami indietro, lo sa anche l'albero difronte casa mia che oggi lo farò. La amo. È la donna della mia vita, sará la madre dei miei figli e nessun'altro puó sostituirla. La prima volta che l'ho vista, lo ricodo come se fosse ieri, era l'inverno del 2011 e ero a casa per le vacanze di Natale. Lei nonostante il freddo e la neve è venuta per una settimana davanti casa mia, si sedeva sul marciapiede e leggeva, leggeva per ore. Quando c'era un po' di sole i suoi capelli, allora rossi, si accendevano come fuoco. In quei giorni il fuoco si è acceso anche nel mio cuore non ho piú smesso di amarla.
La guardo ora, i capelli color bronzo, lo stesso gli occhi accesi dalla luce del sole. Sono cosí fiero di lei, fiero dell'amore che provo per lei.
Si gira e mi sorride
-Ehy! Sembri piú agitato di me- no... Se ne è accorta. Josh, pensa, sei davanti alle telecamere.
-Sono emozionato e fiero di te- rispondo, non è una bugia
-Ah...- non è molto convinta
-Io non mi sono mai diplomato, tu fai anche piú lavori di me!- esclamo, ed è vero anche questo. Ammiro la sua forza d'animo, è la persona piú forte che io conosca. È da quando ha nove anni che soffre, i suoi sono morti e non posso nemmeno immaginare il dolore che prova ogni giorno. Lei è dovuta crescere senza una madre ed un padre, ed anche se Cassandra e Bob sono stati come dei genitori per lei non penso sia stato lo stesso.
-Sono nervosa... Dovró fare il discorso di apertura, ho buttato giu qualcosa ma non peso sia convincente- la sua voce mi riporta alla realtá
-Non so... Io non l'ho mai fatto- rispondo cosí perchè non so che dire
-Sei strano oggi- dice girandosi verso di me -Tu mi nascondi qualcosa...-
Oh, no! Non è possibile, mi conosce troppo bene non posso nasconderle nulla. Ma devo sembrare il piú naturale possibile, così mi limito a cambiare argomento:- Di che parla questo discorso?-
-Vuoi che ti legga quello che ho scritto?- domanda
-Volentieri-
-No, poi ti rovino la sorpresa. Devi aspettare- mi ordina
-Okay- dico anche se ero curioso di sapere cosa volesse dire un volta sul palco.
Quando quest'anno ho vinto l'Oscar non mi ero preparato un discorso. Così ho dovuto improvvisare.
-Oh, cavoli. Non me l'aspettavo, sul serio, non mi sono neanche preparato un discorso. Ero sicuro di non vincere. Improvviseró! Allora... Per prima cosa voglio ringraziare la mia ragazza, Summer, che qui tra il pubblico. Oddio sta piangendo! Poi l'altra parte della mia famiglia: mia madre, mio padre, mio fratello Connor, mia cognata Valerie e i miei suoceri Bob e Cassandra. Al mio migliore amico Andre, il regista di questo film, grazie Clint, e a tutto il cast. Poi ai miei fan che senza di loro non sarei qui, grazie a tutti!- dissi alzando la statuetta, lo ricordo come fosse ieri. Forse perchè rivedo il video che mi ha fatto Summer ogni giorno. Mi diverto troppo, non sembro neanche io. Parcheggio e mi fermo davanti alla scuola che ho freguentato fino a quattordici anni, poi ho continuato a studiare privatamente fino a diciasette anni. Dopo la mia fama ha iniziato a salire alle stelle e ho dovuto rinunciare, Summer invece ha sempre continuato anche se la sua carriera è agli inizi. La amo e la ammiro sono fiero che anche lei ricambi il mio amore.

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