Capitolo 7 ~L'ancora~

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Quando apro gli occhi il perfetto corpo di Josh non è piú al mio fianco, sono ancora vestita. Mi alzo a fatica e raggiungo l'armadio. Opto per una T-shirt dei Lakers molto larga, larga per sino a lui, figuriamoci a me e mi infilo degli shorts di jeans. Qui a Los Angeles, anche se è marzo, fa caldo come quando è giugno in Kentucky. Accendo il mio cellulare prima di dirigermi in salone e mi arriva una notifica di Tweeter, Josh ha postato qualcosa:

@jhutch1992
Josh Hutcherson
Giornata speciale quella di oggi, non vedo l'ora!

Il suo tweet mi fa sorridere ed entro in salone continuando a guardare lo schermo, come incantata. Screenno la pagina e mi infilo il cellulare in tasca.
-Buongiorno!- dico tutta sorridente, Josh mi cinge la vita con le braccia e mi stampa un bacio sulla fronte
-La mia rossa si è svegliata, e mi ha fregato la maglia- mi sorride, un sorriso che ho desiderato per anni -Pronta per il tuo primo tatuaggio?-
-Ovvio!- esclamo -Ma fa male?- chiedo un po' preoccupata
-Normalmente ad una persona per rassicurarla direi di no, ma siccome mi sono promesso di non mentirti, sí un po' male fa. Ma nulla di esagerato, io ne ho fatti tre- mi spiega
-Oddio! Non sono mai stata brava a sopportare il dolore- dico nervosa
-Potrai stringermi la mano tanto forte quanto il tuo dolore, cosí soffriremo insieme- mi rassicura
-Non voglio farti male!-
-Come puo una creatura cosí bella farmi del male?- sorrido alla sua frase ma per dimostrargli che posso eccome gli do un pizzicotto, uno di quelli che so fare solo io.
-Ahi!- urla massaggiandosi l'avambraccio.
-Visto?-
-Piú che visto sentito!- mi dice scherzoso prendendomi in braccio. Mi butta sul divano e mi comincia a fare il solletico.
-Josh...! Smettila!- urlo ridendo
-Okay... Okay la smetto- dice anche lui ridendo
-Soffro il solletico!- gli spiego
-Ma dai!- dice ricominciando
-Joshua Ryan Hutcherson! Se non la smetti ti do un pizzico che non scorderai mai!- grido
-Tu che mi dai in cambio?-
-Un bacio...?-
-Mi sembra ragionevole- dice baciandomi, mi stacco solo quando mi rendo conto che io sono sdraiata sul divano e lui mi sta letteralmente sopra, ma fortunatamente non se ne accorge perche smetto di baciarlo lentamente.
-Guardiamo la TV?- chiedo
-Okay-
Mi metto seduta e lui poggia la testa sulle mie gambe, comincio a giocare con i suoi bellissimi capelli neri che profumano di vaniglia. Continuo a pensare al mio passato senza lui ed il mio presente con lui, c'è molta differeza. Ripenso sempre ai miei, mi mancano, è normale. Mi immagino sempre mio padre che mi accompagna all'altare sorridente e mia madre seduta il prima fila che piange, con i miei fratelli (o quelli che sarebbero dovuti esserlo) mi salutano e mi guardano con ammirazione. Sull'altare Josh, anche lui sorridente e con le lacrime agli occhi, Val dietro di lui, vicino a Conn e Zia Cass e Zio Bob accanto a mia madre. Un po' mi sento in colpa per loro dopo tutto è colpa mia se non hanno potuto avere piú figli, avrei voluto anche io un cuginetto, qualcuno a cui insegnare a scrivere e a leggere o cose cosí. Se ne parlerá quando avrò dei figli.
-Josh?-
-Mmm?- mugugna in risposta
-Cosa diremo a nostri figli dei loro nonni?- chiedo seria
Lui si gira e mi guarda intensamente: -Non lo so... Aspetteremo che saranno grandi o glielo diremo in modo che capiscano-
-Non so... Non penso possano capire-
-Gli diremo che non sono piú qui e che sono in cielo, gli diremo che sono angeli-
-Angeli... Okay, mi piace- penso ad alta voce, lui mi sorride ma non è un sorriso allegro è un po' triste.
-Che ore sono?- domanda Josh
Prendo il cellulare
-Sono le undici-
-Okay... Muoviamoci, andiamo a fare un giro e prima di pranzo ti porto allo studio di James!- mi spiega
-James?- ripeto
-Il tatuatore- dice tirandosi su da me.

Mi vesto infilandomi dei jeans tutti strappati, una canotta grigia con su scritto "Carpe that fucking Diem" ,un giacchetto di pelle nero e le mie Converse. Mi metto un po di eye-liner, mi lego i capelli in uno cinion lento e mi metto degli classici Ray Ban (se è così che si scrive). Esco di casa e Josh mi porge un casco. Lo guardo interrogativa,per chiedere spiegazioni.
-Andiamo in moto- mi spiega
-Cosa?-
-Andiamo in moto- ripete
-Sicuro che riesci a tenermi?-
-Hai paura?-
-Sinceramente? Si e anche molta-
-Dai! Che puó succedere?-
-Una gamba e un polso rotto non ti sono bastati vedo!- anche se contesto, ubidisco perchè non sono mai stata in moto e mi darebbe un senso di libertá pazzesco. Josh monta in sella allaciandosi il casco, è cosí bello... Indossa una maglia grigia e dei jeans, ai piedi delle Vans che mi paiono familiari. Ma certo! Glie le ho regalate io quando è stato dimesso dall ospedale, non ha smesso di dire "Non dovevi" per una settimana.
Mi allaccio il casco e mi siedo sulla moto
-Tieniti forte!- urla in modo da sovrastare il rombo del motore. Mi stringo a lui piú fote che posso e partiamo. Los Angeles è la cittá piú bella del mondo, mi viene voglia di urlarlo.

***
Dopo aver fatto colazione da Starbucks ed aver scherzato su quell' intervista da Jimmy Fallon io e Josh ci fermiamo davanti a uno studio di tatuaggi.
-Eccoci- dice togliendosi il casco e mettendo la catena alla moto
-Oddio- dico farmandomi inpietrita davanti allo studio
-Pronta?- chiede Josh abbracciandomi da dietro
-No- comincio a tremare come quando dovevo battere ai tornei di pallavolo alle medie, quando ci hanno battutto segnando alla lavagna piú punti del dovuto
-Non sei obbligata- dice in tono paterno, ora mi sembra di stare con mio fratello non con il mio ragazzo
-Si, sono pronta. Entriamo prima che io ci ripensi- dico cercando la sua mano, e quando la trovo la stringo. Lo stringo in modo che non mi lasci mai andare.
-Ehy! James!- urla Josh varcando la porta
-Josh?- dice James spuntando da fuori uno sgabuzzino chiuso da una tenda. Un ragazzo altissimo biondo occhi azzurri e super pieno di tatuaggi. Molto bello.
-Come va amico mio? È da un po'che non passo a trovarti-
-Chi mi hai portato?- chiede il ragazzone sorridendomi
-Summer- mi presento
-La mia ragazza- specifica Josh, alle sue parole mi giro verso di lui e lo guardo cone se avesse detto una bugia. Ma è la veritá.
-Un altro tatuaggio, Hutch?-
-Non siamo qui per me oggi, ma per Sum.-
Porgo a James il disegno lui lo osserva per un po' e poi esclama:- Molto bello! Dove hai intenzione di farlo?-
-Dietro l'orecchio destro-
-Perfetto! Accomodati- dice indicandomi il lettino
-Fará un po' male, è un punto un po' particolare- poi continua - Josh vuoi tenerle la mano?-
-Con piacere-

***

Siamo appena entrati a casa ed il tatuaggio è piú bello di quanto mi potessi aspettare. James è un tatuatore fantastico, un vero artista. Brucia un po' ma non esageratamente.
-Sono super stanco, andiamo a dormire?- chiede Josh sbadigliando
-Ovvio-
Entriamo in camera e ci buttiamo sul letto, mi sorride, mi sorride sempre. Gli sfilo la maglietta,come se fosse la cosa piú normale del mondo e appoggio la testa sul suo petto sudato. Lui mi sfila i pantaloni e la canottiera, lasciandomi in intimo. Accarezzo il suo petto e inizia a baciarmi piú forte del solito. "Non ora Josh, non sono pronta". E come se mi avesse letto nel pensiero rallenta ed io torno con la testa sul suo petto per ascoltare il ritmo della sua vita, il battito del suo cuore.
-Non potrei chiedere di meglio- dice Josh accarezzandomi sul collo fino ad arrivare al mio tatuaggio, che alla fine è piú il nostro tatuaggio.

#Spazio meeeee
Scusate non aggiorno da piú di 10 giorni e mi dispiace un sacco. Il capitolo è anche corto ma è il meglio che sono riuscita a tirare fuori. Il disegno che è in copertina dovrebbe essere il tatuaggio di Sum, perdonatemi ma non sono zia Cass. In ogni caso il prossimo capitolo è forse il piú bello * niente spoiler * e non vedo l' ora di scriverlo. Quindi alla prossima!

~Jules

Vita da nerdDove le storie prendono vita. Scoprilo ora