Josh ha impiegato poco a riperndersi, sono passate solo quattro settimane e ora sta guidando con me, destinazione Los Angeles. Sono super felice ed agitata allo stesso tempo, mi ospiterà a casa sua. Solo io e lui... Nè Val nè Conn, solo NOI... Domani mi accompagnerà a fare il mio tatuaggio tanto atteso.
-Ehy!- urla sovrastando il volume delle cuffiette
-Ehy! - gli rispondo io mettendo in pausa la canzone e staccando le cuffiette
-Siamo quasi arrivati- annuncia
Lo dice mentre il traffico avanza un po' e ora riesco a vedere un cartello con la scritta "Los Angeles", mi affretto fare una foto... Devo ammettere di essere una brava fotografa
-La prima volta?- chiede lui vedendomi così entusiasta
-Da fuori il Kentucky? Sì...-
-Non se mai andata fuori il Kentucky?- domanda perpelsso
-Benvenuto nel mio mondo- dico io sospirando
Lui mi guarda con quei occhi dannatamente fantasici:- Ci sono dentro da un po'-
Di tutta risposta io lo bacio sulle labbra, quanto posso amarlo? Troppo...
-Quanto ci fermiamo? Mi sono dimenticato- mi chiede dandosi una botta sulla fronte
-Due settimane- ci fermiamo la settimana di Pasqua e quella dopo, sono troppo emozionata
-Ti va di andare a visitare qualche set?-
-Siiiii!!!- urlo come una matta, come una bambina in un parcogiochi pronta a fare la sua giostra preferita, infondo la vita è come una giosta ed è la mia preferita. I nosti fili, come dice John Green in "Cittá di Carta", si sono incotrati e increcciati diventando uno forte che non si spezzerá mai.
-Divergent, Harry Potter, Capitan America, The Avengers...-
-Hogwarts!!!- urlo ancora
-Okay ma ora calmati! Ah, dimenticavo "The Maze Runner"- dice divertito
-Hunger Games?- chiedo io delusa
-Ci sará occasione per andare in Francia non ti preoccupare-
-Cosa? In Francia! Oddiooo!- strillo come una matta
-Ti porteró ovunque...- mi promette guardandomi
-Io mi faró portare ovunque- gli sorrido mentre il sole mi batte sulla faccia, accendendo il fuoco nei miei capelli rossi
-Quanto dannatamente puoi essere bella?- mi accarezza i capelli mentre svoltiamo, siamo dentro Los Angeles! I palazzi che sembravano piccoli da lontano, ora sono diventati titanici. Non so come una persona possa vivere nel caos di questa megalopoli meravigliosa essendo abituata alla calma del Kentucky mi ci vorrá un po' per abituarmi. Non sará uno sforzo, giá sto iniziando ad apprezzare questo panorama.
***
Quando parcheggiamo davanti casa di Josh non sembra affato quello che mi ero immaginata, è una normalissima casa sono parecchio piú grande. Dicono che dentro ci sia un cimema-terrazzo-sull'-albero ma non ho idea se sia vero o no.
-Mi casa es tu casa- annuncia Joshua cercando le chiavi -Oh, almeno Claudia è stata utile in qualcosa-
-Anche io studio spagnolo se è per questo- puntuallizzo
-Ma dai!- dice scherzando
-Scusi Signor Hutcherson, non sapevo che lei fosse informato di questo- fingo di parlare con un professore, uno incredibilmente sexy