19: Decisioni

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Sono trascorsi tre giorni dallo scambio di vedute con Crystal, dalla sua dichiarazione d'amore e dal morso che le ho dato quella mattina in cucina.

Lei è sempre sorridente e gentile con tutti tranne che con il sottoscritto che sfugge come la peste.

Ce la sta mettendo tutta per tentare di ridurre al minimo le occasioni per restare soli nella stessa stanza e, devo dire, ci sta riuscendo alla grande!

Darius ha compreso la situazione che si è instaurata tra di noi.

Ho capito che nutre un amore filiale per Crystal e, come un padre attento, sta cercando di distrarla con i suoi racconti di vita vissuta.

Carel e Sirio le occupano gran parte del pomeriggio per spiegarle le antiche pergamene che lei osserva con un misto di adorazione e venerazione.

Questa assurda situazione mi sta facendo innervosire, punto primo perché non sono mai stato scaricato da una donna, punto secondo perché il fatto di non poterla toccare o baciare mi sta facendo impazzire.

<Si sta rivelando molto più difficile di quanto pensassi, non è vero Tristan?>

La voce vellutata di Danae mi riporta alla realtà.

<Questa connessione non è per nulla facile da gestire> rispondo con calma tentando di dissimulare la rabbia che sento scorrere prepotentemente nelle vene.

La vampira mi fissa a lungo senza proferire parola.

<Io credo che tu stia cercando degli alibi. Sei crollato Tristan, l'umana ti interessa più di quanto tu voglia farle credere. Fossi in te sfrutterei questa opportunità che il fato ti sta regalando. Il nostro cuore è morto da secoli, ma tu hai la facoltà di farlo rivivere grazie a lei>

Taccio in religioso silenzio ponderando ad una ad una le parole di Danae.

<Uno dei due, forse entrambi periremo nello scontro, Danae. Che senso ha regalarle una breve storia con me?>

Lei mi guarda e sorride dolcemente.

<Tristan, anche un solo giorno passato con la persona che si ama è un regalo immenso. Ed inoltre> aggiunge sollevando le lunghe ciglia nere <non è detto che periate. Forse una piccola speranza l'abbiamo. Ti ho già detto che il vostro è un caso unico, mai accaduto fin dalla notte dei tempi. Siete la prima coppia mista ed io credo che ci sia un senso recondito in tutto questo>

Esce dalla stanza e mi lascia da solo a riflettere sui miei dubbi e sulle mie incertezze.

Ripensandoci bene mi sono accorto che tra mille ombre, chiara come la luce del sole, filtra un'unica verità ... non averla al mio fianco mi sta uccidendo!

Le parole di Danae hanno aperto una breccia nel mio cuore inaridito, la vampira ha ragione, preferisco vivere una storia breve ed intensa con Crystal piuttosto che morire senza aver sperimentato con lei il fuoco dirompente della passione.

Entro in soggiorno e la fisso per qualche secondo.

È bellissima con i lunghi capelli legati con una semplice matita ed una camicetta rosa che le esalta l'incarnato.

E' concentrata su un antico testo e sulle spiegazioni che le sta dando Laerte.

Me ne frego altamente degli anziani e del mio maestro, passo avanti, le afferro delicatamente il polso e la faccio girare verso di me.

I suoi occhi saettano veloci dentro i miei mentre il mio sangue bolle come lava incandescente nelle vene.

<Scusate, lei viene con me>

Non attendo il consenso di Darius e compagnia bella, la prendo in braccio e mi dileguo lontano dai loro sguardi.

Lei è mia, mi appartiene e nessuno al mondo potrà mai sottrarmela.

L'ho capito in questi giorni in cui mi ha evitato perché ogni ora trascorsa senza di lei mi è sembrata un'eternità!

<Tristan, cosa ti prende?> mi domanda con un fil di voce stringendosi forte a me,

<Ti porto in un posto. Io e te dobbiamo parlare e stavolta non mi scappi> le sussurro sensuale all'orecchio.

Lei sorride felice come una bambina, la sua risata è cristallina e pura come le acque limpide di una cascata.

Dopo una decina di minuti arriviamo nel mio luogo segreto.

Non ho mai mostrato a nessuno questo posto, lei è la prima e, sicuramente l'ultima,  persona che porterò qui.

Il prato fiorito sembra un soffice tappeto color smeraldo accarezzato dalla mano invisibile del vento mentre, poco più avanti un piccolo ruscello zampilla pigro in mezzo alla colorita prateria.

<È magnifico Tristan>

I suoi occhi parlano al mio cuore, il suo viso angelico illumina questo posto incontaminato lontano dalle luci della città.

Il profumo della lavanda invade le nostre narici, ma il mio odorato è sopraffatto dal profumo della sua pelle.

<Ora sarai costretta ad ascoltarmi> le dico sedendomi sull'erba umida di rugiada

<Cosa devi dirmi di tanto importante?> sussurra fissando con determinazione le sue iridi nelle mie.

Ascolto il cuore che le batte all'impazzata nel petto mentre osservo il suo respiro accelerare prepotentemente.

Le prendo la mano e la costringo a sedersi accanto a me, le afferro il viso con le mani e lei sussulta.

<Questi tre giorni sono stati un inferno senza di te, Crystal>

I suoi occhi si velano di lacrime, ma io continuo imperterrito nel mio discorso.

<L'altro giorno, in cucina mi hai preso alla sprovvista. Non mi sono mai innamorato, ho avuto molte relazioni, ma nessuna implicazione sentimentale. Poi sei arrivata tu, una ragazzina, per di più umana, a sconvolgermi la vita. Credevo che questo turbinio di emozioni fosse frutto del legame che ci unisce, ma non è così. In questi giorni, in cui mi hai evitato come la peste, ho riflettuto a lungo riguardo ai miei sentimenti per te. Non è il legame quello che mi unisce a te, ma l'amore. Il mio cuore è fermo da secoli eppure tu sei riuscita a risvegliarlo>

La osservo nei suoi bellissimi occhi verdi ormai inondati dalle lacrime e penso che sia la visione più bella che abbia mai avuto da qualche secolo ad oggi.

Si lancia tra le mie braccia con la forza di un tornado, affonda la testa nell'incavo del  mio collo ed io mi beo del suo profumo. 

Solo ora mi accorgo di aver vagato come un zombie senza lei al mio fianco!

<Ti amo Tristan. Te l'ho detto e te lo ripeterò finché avrò aria nei polmoni>

Le cingo la vita e l'attiro a me, voglio sentirla aderire al mio corpo ed assaporare il suo calore.

Le mordicchio il lobo dell'orecchio e lei sorride divertita infilando le sue sottili dita nei miei capelli.

La tengo stretta e la bacio con passione mentre sento i suoi muscoli tendersi sotto di me come un arco pronto a scoccare la freccia.

<Sei mia Crystal> le dico staccandomi controvoglia dalle sue labbra morbide ed invitanti.

<Tua> ribadisce appoggiando la fronte sulla mia.

Ripenso a Danae ed alle sue parole e, mentalmente, ringrazio la vampira.

Aveva ragione, l'amore merita sempre e comunque di essere vissuto, fosse anche per un brevissimo istante!

Il vampiro ha capitolato🎉🎊🎇si è reso conto che il legame non c'entra nulla😏 e quella strana sensazione si chiama ... AMORE🧡

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