capitolo 3

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Quella sera pioveva forte, ormai era da un mese che pioveva violentemente.

in un’altra parte della città, vicino al porto di “Tradeston”,  sotto un ponte arrivò l’agente dell'FBI Liam Shephard  per incontrare  il detective Blake della polizia metropolitana .
Il detective Blake si avvicinò all’agente con modo sgarbato.
Il detective sembrava appena uscito da un film d’azione Americano.
Quando raggiunse Liam, Blake iniziò a parlargli con tono nervoso e isterico.
- Ah, tu devi essere quel damerino dell’FBI, vero? -
Liam gli rispose con tono ironico. - A quanto pare, si -
- Quelli pensano che noi non siamo in grado di fare il nostro lavoro e mandano un bambino elegantone e viziato come te ? - ribatté Blake.
Effettivamente Liam  è l’agente più giovane ad essere stato incaricato in un caso di tale importanza, un omicidio.

Blake riprese:
- Comunque ci toccherà lavorare insieme, ma non pensare che io mi faccia intimidire da uno come te , "damerino"-
Dopo questo sfogo verbale sembrava che il detective Blake si fosse calmato e probabilmente più propenso a "collaborare".
- Senti damerino, non c'è tempo per le divergenze stilistiche, quindi veniamo al punto -
Il detective fece segno di seguirlo e condusse il giovane federale davanti a un sacco per cadaveri che purtroppo sembrava  non essere vuoto.

Il detective Blake ordinò di aprire il sacco e di farsi passare una cartellina con impresso: Killer delle carte, caso 6-5-2-7.
Nel sacco nero c’era il corpo di un bambino con un fiore sul petto e una carta da poker in mano, quella carta sembrava essere un 7 di picche .
Dopo quella macabra visione il giovane agente iniziò a capire con chi aveva a che fare.
Il detective  Blake ne approfittò del momento macabro per sbeffeggiare un po’ l’agente:
- Forse è una visione troppo nauseante per il tuo stomaco delicato, forse dovresti lasciar fare ai più grandi, non è così, …. damerino? -
Liam rispose con voce piuttosto autorevole e seria:
- affatto, ma vorrei rimanere solo se  possibile -
Il detective Blake ribatté  con voce stupita:
- Scusami,  ma non vuoi che ti dica cos'è successo?
Il modus operandi del killer, non vuoi nemmeno il fascicolo? -
- No grazie, vorrei solo rimanere in pace a pensare -
Rispose l’agente Liam con educazione.

Quando tutti si allontanarono, Liam estrasse dalla tasca dell’ impermeabile nero un paio di occhiali da sole,  pur essendo notte fonda.
Quelli però non erano normali occhiali  ma un prototipo di  ultima tecnologia scientifica del FBI, questo è il motivo dell'importanza del suo delicato compito .
Questi occhiali sono dotati di intelligenza artificiale che fornisce, tralaltro, la possibilità  di analizzare il luogo in cui si è compiuto un reato in tempo reale, come una piccola centrale mobile dell’intelligence americana.

Dopo averli indossati si mise ad analizzare l’area circostante.
Incominciò innanzitutto   a cercare informazioni sull’assassino denominato “ killer delle carte”, scoprì che il suo modus operandi era quello di rapire bambini di tutte le età nella periferia della città, e dopo circa 4-5 giorni venivano ritrovati i corpi senza vita con i polmoni pieni d’acqua e con una carta nella mano destra  e un mazzetto di fiori di Alissi.
Sempre in base all’analisi elaborata tramite gli occhiali   sembrerebbe che il il killer utilizzi  150ml di acqua piovana, ciò porta a pensare che il killer uccida le proprie vittime lasciandole in un pozzo o un qualcosa di simile in progionia.

il killer delle carte (Completo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora