capitolo 2

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2 anni più tardi

- Alan la settimana prossima sei dalla mamma, quindi ricordati di preparare tutti i libri che ti servono per la  scuola - disse Nathan con voce spenta.
Il piccolo rispose con voce altrettanto spenta e triste - Ok, papà -

La casa in cui si trovavano era una piccola villetta a schiera a due piani, probabilmente risalente agli anni '50 nel quartiere di “Tradeston”.
Il cucinotto aveva a malapena i fornelli, un forno, un frigo e qualche mensola mentre
il salotto sembrava provenire direttamente dagli anni '50 con un divano pieno di buchi e con un piccolo televisore.
La carta da parati sembrava non essere stata sostituita  da diversi  anni e il piano superiore sembrava cadere  a pezzi, tranne che per la cameretta del piccolo Alan, era fornita di ogni comfort e tipologia di giocattolo.
Poi infine c'era una stanza con la porta sotto le scale, con all’interno dell’attrezzatura da disegno tecnico apparentemente  inutilizzata da parecchio  tempo vista la polvere e animaletti e anche dalle non recenti date sugli ultimi progetti.

Beh che dire, il povero Nathan sembrerebbe non passarsela molto bene.
Ha perso suo figlio, la sua amata casa, la sua lussuosa macchina, la sua  anima gemella,
e anche il lavoro sembrerebbe averlo abbandonato.
Da un noto architetto rinomato in tutto il mondo a un puntino in una vasta distesa di azzurro.
Ah poveretto, chissà quale altra disgrazia gli prevederà il futuro.
Beh, però sarebbe potuta andare peggio, per esempio aver problemi legati al trauma cranico subito durante il misero tentativo di salvare da morte certa il figlio, o venire accusato di essere un rinomato serial killer, o addirittura perdere il proprio unico, e adorato figlio …
Ma queste chiaramente sono solo supposizioni,
Ma dovrà prestare molta attenzione, non si sa mai cosa ti possa riservare il futuro.
Ormai è tardi, ora vi lascio continuare con questa triste storia …....

Dopo aver mangiato un misero uovo sodo a testa, Nathan portò a dormire il piccolo Alan.
Gli rimboccò le coperte, e mentre stava per spegnere le luci della cameretta Alan lo interruppe,
- Papà, mi faresti i trucchi di magia ? -
Nathan rispose sorridendo
- Certo -
Allora prese un mazzo di carte da poker che si trovava sopra al comodino, e incominciò a fare trucchetti di magia fino a quando il piccolo Alan non si addormentò.
Nathan appoggiò le carte al solito posto e si allontanò dirigendosi verso la porta.
non appena varcò la porta  si ritrovò catapultato in una strada buia, appena illuminata da un lampione che si trovava sopra la sua testa, sembrava essere notte fonda e non si ricordava nulla su come fosse finito lì o ancora peggio sul perché fosse lì .
Dopo di che, si guardò la mano e vide una carta , era un 7 di picche .
Nathan si accasciò a terra preso dalla disperazione e incominciò a piangere pensando che questo non fosse normale. Non era la prima volta che accadeva questo fenomeno, e Nathan era consapevole di avere dei vuoti di memoria, ne era terrorizzato sapendo che in quel frangente non era cosciente delle proprie azioni.

il killer delle carte (Completo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora