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Successe qualcosa che gli cambiò la vita.
Sentì chiaramente il muso della bestia affondare nei suoi capelli ricci, togliendogli il respiro, facendogli spalancare gli occhi; sentì il suo naso bagnato annusargli il collo, i vestiti, le mani; s...
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-Dovrei contattare Niall - disse Harry arrancando dietro a Louis tra i cumuli di neve.
-Il tuo amico che ti ha lasciato in mezzo al bosco? - controbatté Louis sistemandosi le lepri bianche che avevano cacciato sulla spalla.
-Non mi ha lasciato in mezzo al bosco - borbottò Harry -Avevo perso l'orientamento-
-Si come vuoi - ridacchiò Louis.
Harry roteò gli occhi cercando di tenere il passo del ragazzo. In quella giornata e mezza, più una notte, che aveva passato con lui, aveva capito che Louis avesse un carattere un po'...altalenante.
Si alternavano momenti in cui poteva parlarci tranquillamente, come la notte prima quando gli aveva spiegato parte della sua storia, e momenti in cui ti rispondeva con sarcasmo e con fare di scherno.
Comunque, Harry non pensava fosse un difetto; lo trovava interessante. Ora che era più tranquillo in presenza di Louis, la curiosità aveva preso possesso del suo corpo.
Com'è nella sua forma di lupo? Come ha vissuto questi anni? Come fa a mantenere il controllo?
Harry aveva tante domande che pungevano sulla punta della lingua ma prima di immergersi completamente nella conoscenza e nella vita del ragazzo di fronte a lui, doveva almeno far capire a Niall che fosse vivo.
-Veramente. Chissà come sarà preoccupato! Mi staranno cercando ovunque, non voglio lasciare il mio migliore amico con la convinzione che io sia morto. - disse con enfasi per poi perdere l'equilibrio e sprofondare in un cumulo più profondo di neve.
Rabbrividì per il freddo e notò Louis guardarlo con un sorrisetto sghembo, senza muovere un dito per aiutarlo.
Il riccio sbuffò, tirandosi sù -Grazie per l'aiuto -
Louis non rispose, semplicemente si voltò scrollando le spalle -So come contattare il tuo amico. Ora cerca di starmi dietro -
Harry si pulì i vestiti e borbottando qualche insulto lo seguì.
Arrivarono alla casetta quando ormai il sole era già alto e la neve scintillava sotto ai suoi raggi luminosi.
Una volta dentro, Louis lasciò la selvaggina catturata sul tavolo e andò a rovistare in una vecchia credenza.
Una volta trovato quello che cercava lo sistemò sul tavolo e Harry vide che era una sorta di radio elaborata, con un'antenna sulla sommità e un display con dei numeri.
-Cos'è? - chiese Harry avvicinandosi per osservare bene quello strano oggetto.
-Un mio caro amico, Liam, è un mezzo pazzo amante dell'informatica, della fisica e di tutte quelle cose lì. Fu un colpo per lui scoprire cosa fossi ma questo non è importante - spiegò Louis accendendo il display -Quando decisi di venire a vivere qui, costruì questo coso. Sai, i telefoni qui non prendono ma questa cosa ha la loro stessa funzione solo che utilizza uno strano collegamento con i satelliti che non so come funzioni -
