Dopo esserci lavati le mani, io e Veronica ci avviamo verso la cucina. Veronica si blocca vicino alle scale e guarda in alto. "La tua camera è di sopra?" Domanda.
"Sì" Dico, senza nemmeno fare caso al perché di quella domanda. "Andiamo, prima che Madre si spazientisca" Le dico e la guido lontano dalle scale.
In cucina, Madre ha già apparecchiato la tavola e ci fa segno di prendere posto a sedere. Noto con imbarazzo che io e Veronica siamo seduti, l'uno affianco all'altro, mia madre di fronte a me. Ora sembrerà semplicemente come se lei analizzerà ogni singola mossa che farò, non che non lo faccia già.
La cena consiste in un'insalata mista, pomodorini, fettine di cetriolo, carote alla julienne e un po' di formaggio. Un piccolo piatto contenente dei panini è situato al centro della tavola insieme ad altri ingredienti da aggiungere all'insalata.
"Sembra che sia arrivata proprio il giorno giusto" Veronica mi sussurra stuzzicandomi, mentre afferra un panino. Ricordo quando le dissi che prendiamo il pane solo ogni tanto. Trovo comico il fatto che lei se lo sia ricordato. "Avete del condimento?" Domanda Veronica.
"No cara,l'insalata condita è troppo grassa e al nostro Harry potrebbe venire un po' pancetta" Risponde Madre con un sorriso finto. Tengo la testa bassa porto la forchetta nell'insalata.
Veronica infilza qualche foglia di lattuga e la mangia, il rumore che provoca il suo ruminare è facilmente udibile. Mi faccio piccolo nella mia sedia. Non so come dire a Veronica che Madre odia qualsiasi tipo di rumore non da lei autorizzato. Qualsiasi sia lo charm che Veronica le ha mostrato prima, ora non sta funzionando propriamente. Madre praticamente sta fumando con ogni rumoroso morso che Veronica prende.
"Sa, penso che Harry sia perfetto così com'è" Veronica dice di punto in bianco, esaminando un pomodorino sulla punta della sua forchetta.
"È così che la pensi?" Madre solleva un sopracciglio all'osservazione di Veronica. Mando giù un'altra forchettata di insalata. Questa cosa non promette bene.
Veronica si stringe nelle spalle, infilzando un altro pezzo di lattuga, il rumore si diffonde nella stanza. "Sì, è proprio così che la penso. E non pensa che sia il caso di pensarlo anche lei? Cioè, dopo tutto è suo figlio." Veronica commenta. "Penso sia importante avere quella connessione tra genitori e figli" Veronica alza le mani giocando con le sue dita.
Madre posa la sua forchetta, prende un tovagliolo e si pulisce la bocca, dopodiché incrocia le sue braccia appoggiandosi al tavolo. Oh, Oh, ora Veronica è nei guai.
"E tu credi che io non abbia questa, chiamiamola, 'connessione' come Harry" Madre afferma, la sua voce fin troppo calma e le sue parole sembrano aghi.
"Sinceramente, no" Veronica conferma.
Ti scongiuro Veronica piantala di parlare.
"Ti dirò che noi, come famiglia che non prevede te come membro di essa, permettimi di aggiungere, funzioniamo perfettamente. Abbiamo instaurato un legame di fiducia ed onestà. I tuoi genitori invece dove sono? Eh? Gli hai detto che sei qui questa sera? Scommetto di no," Madre scatta. È infastidita dalle accuse di Veronica. Se potessi ritrovare la mia voce, direi a Madre la stessa cosa.
"Mia madre è morta di overdose un paio di anni fa e mio padre non è mai a casa. Quindi no, non sanno che sono qui, non gliene importerebbe comunque." Rimango a bocca aperta per le cose appena uscite dalla bocca di Veronica. Non ne avevo idea che quella fosse la sua vita.
Il viso di mia madre si addolcisce. "Perdonami, non ne avevo idea" Dice a bassa voce. Quasi mi strozzo con un pomodorino, per le sue scuse. Madre non chiede mai scusa.
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Mocked (Italian traslation)
FanfictionTRAMA Harry "Marcel" Styles è quel tipo di ragazzo che subisce bullismo ogni giorno nella sua scuola. I suoi occhiali ricoprono la maggior parte della sua faccia, i suoi vestiti sono costantemente stirati alla perfezione, e le sue possibilità con le...