"Ci provo ma non dipende da me. È la paura che blocca il corpo e non riesco a muoverlo." riesco a dire, tremando.
"Non preoccuparti, facciamo con calma, non ho nessuna fretta, posso aspettare." replica Cesare.
La sua voce è dolce e avvolgente, il suo tono è rassicurante. Sembra di avere davanti (in questo caso alle spalle) una persona totalmente diversa da quella conosciuta poche ore fa.
"So che frequenti la facoltà di veterinaria, come ti trovi? Le materie ti piacciono?"
Li per li non capisco il senso della domanda. perché parlare proprio in questo momento dell'università? Decido comunque di rispondere.
"Si, moltissimo. Una delle mie preferite è genetica"
"Quanto ti capisco, ho deciso di frequentare la facoltà di Biologia proprio per amore verso la genetica." risponde il ragazzo, e sento nella sua voce un velo di malinconia.
"Come mai questo tono sconsolato?" chiedo.
"Perché ho dovuto abbandonare l'università qualche anno fa. Mi è dispiaciuto molto ma, adesso, posso dire che non è stato un male." Dalla voce si capisce che teneva molto all'università. Chissà come mai ha dovuto abbandonarla...
Nel mentre faccio questi pensieri noto che tra me e la terra ferma, c'è meno di un metro.
Adesso capisco il perché di queste domande; Cesare ha voluto distrarmi per farmi rilassare e, piano piano, farmi avvicinare alla fine del ponte.
Allora il ragazzo non è così stupido come sembra.
"Parlami Isa, parlami di qualcosa, qualsiasi cosa."
"Oddio così su due piedi non saprei... Sei fidanzato?"
Cavolo Isa ma cosa dici? Ma ti sembra una domanda da fare? Penserà sicuramente che ci stai provando.
"Ah però, sei diretta! Non ti facevo una tipa così..."
"Così come, scusa?" replico, imbarazzatissima.
"Così audace" mi sussurra all'orecchio.
Fortunatamente, in mio soccorso, arriva Max.
"Forza Isa, ci sei!" mi porge la mano e, finalmente, sono dall'altra parte del ponte.
Dalla parte opposta del ponte vediamo Tonno, Carly e Giulia che applaudono e che saltano ed urlano di gioia. Hanno fatto il tifo per me per tutto il tempo. Che carini.
"Come stai Isa, va tutto bene?" mi chiede Max, abbracciandomi.
"Si, ora riesco finalmente a ragionare a mente fredda. Grazie."
"Fermiamoci qualche minuto e poi continuiamo la camminata" propone Max.
Sia io che Cesare acconsentiamo.
Mi accorgo di stare ancora tremando.
"Hei, c'è qualche problema?" Si avvicina Cesare.
"Nono, tranquillo, credo sia lo scarico della tensione" rispondo.
Mento spudoratamente. Questo effetto, caro Cesare, è tutta colpa tua.
Cosa diavolo mi hai fatto su quel ponte?
STAI LEGGENDO
The First Dance | Space Valley
FanfictionTutto parte da un campo da basket, in una calda sera di Agosto. Un incontro casuale, sfuggente ed inaspettato. Isabella non avrebbe mai immaginato che, proprio grazie a quel campo da basket, la sua vita avrebbe poi preso una piega SPAZIALE.