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«Allora? Dai Kook dimmelo!»
Jimin continuava a scuotere il suo braccio nel tentativo di far trapelare qualcosa della sera precedente, eppure il moro sembrava avere le labbra cucite sulla questione.
Per tutta l'ora aveva disegnato distrattamente su un foglio, tratti leggeri e casuali, senza alcun nesso logico. Proprio come i suoi pensieri quella stessa giornata.
Se si accarezzava le labbra poteva ancora percepire il tepore di quelle di Taehyung. Ne ricordava perfettamente il sapore e la morbidezza e avrebbe voluto riviverla ancora una volta, senza l'alcol di mezzo questa volta.
Sentì la sedia dietro di sè venir trascinata indietro, poi uno studente si alzò e lasciò la classe. Non ci pensò un istante e lo seguì.
Vide i ciuffi argentei tra i pochi studenti in corridoio, poi scomparvero dietro la porta del bagno. Entrò a sua volte e si sciacquò il viso con dell'acqua gelida.
«La smetti di seguirmi?» Non si voltò neanche, si asciugò il viso con la maglia dell'uniforme e nascose un mezzo sorriso in essa.
Almeno gli aveva rivolto parola.
«Avevo bisogno di una pausa, non ti stavo seguendo.» Mentì, quando si voltò si ritrovò Taehyung a fissarlo.
Lo stesso sguardo di qualche giorno prima ed ancora una volta non riuscì a decifrarlo.
Quando gli fu più vicino instintivamente fece qualche passo indietro, finendo con la schiena contro il lavabo.
La sua mano si sollevò e per qualche strano motivo Jungkook immaginò che lo stesse colpendo. Ma mai Taehyung, avrebbe potuto sfiorare quel viso tanto delicato, se non con le sue stesse labbra.
«Ieri sera..» Mormorò ed i suoi occhi non si staccarono per un istante da quelli del moro. «Non farne parola con nessuno.»
«Non lo avrei fatto.» Anche se la voglia di raccontarlo all'intero istituto era tanta.
«Ero ubriaco e faccio cazzate da ubriaco.» Per qualche assurdo motivo si stava giustificando, come se stesse autoconvincendo se stesso.
I suoi occhi lo tradirono però, si staccarono da quelli di Jungkook e si posarono sulle sue labbra. Le fissò per qualche istante, poi scosse il capo e si allontanò dal suo corpo.
«Non sono gay.» Disse ad un tratto. «Ero solo ubriaco e faccio cazzate.» Ripetè ancora.
Il moro annuì soltanto, anche se avrebbe voluto sentire ben altro dalle sue labbra. Per lui quel bacio era stato il tormento di quei giorni e probabilmente, la cosa più bella accaduta in quei anni.
E quando lasciò il bagno per primo, Taehyung si tirò i capelli tra le mani, rilasciando un sospiro frustrato.
«Quale cazzo di problemi ho? Perché volevo baciarlo ancora..»
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