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Cercò di essere il più silenzioso possibile, mentre alle 04:53 del mattino rientrò in casa

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Cercò di essere il più silenzioso possibile, mentre alle 04:53 del mattino rientrò in casa.

Tolse le scarpe davanti alla porta e portò una mano alla bocca del ragazzo, zittendo quei lamenti continui. Nello sfiorare le sue labbra vide le sue gote arrossarsi ed immaginò fosse a causa dell'alcol.

«È comodo.» Sorrise Taehyung quando entrò a contatto col cuscino, sprofondandoci il viso. Si rotolò sulle lenzuola fresche e borbottava qualcosa sottovoce, guardando l'altro coperto dal buio della camera.

I suoi occhi ridotti in fessura lo scrutarono a lungo, nel silenzio più totale. Poi alzò un dito traballante e disegnò in aria il contorno del suo viso. Prima la fronte ampia, i morbidi capelli castani, i grandi occhi vispi ed il naso sottile, infine le guance poco rotonde e le labbra sottili ma apparentemente deliziose.

Ed era questo ciò che pensava, che le labbra del moro erano tanto sottili quanto deliziose, per quel che ricordasse. E per un attimo volle riassaggiarle, ma si dette mentalmente dello stupido per aver pensato a qualcosa di tanto assurdo.

Ho bevuto troppo.. Era la giustificazione che continuava a ripetersi, manco fosse un mantra.

«Che stai facendo?» Brontolò quando vide il moro afferrare un cuscino ed una coperta e gettarli per terra.

«Dormo qua, tu puoi prendere il letto.» Disse l'altro in risposta, sdraiato sul ruvido pavimento e con il capo mezzo sepolto sul cuscino.

«Dormi con me

Calò un profondo silenzio in cui l'unico rumore erano i pensieri contrastanti di Jungkook. Era rimasto come gelato da quelle semplici tre parole che però, avevano procurato un piccolo sorriso sulle sue labbra.

«Il letto è troppo piccolo.»

«Dormirò rannicchiato. Vieni qui con me.» Biascicò e ricapì che la frase risuonasse peggio che nella sua mente, cosi rimediò. «Cioè nel senso, è la tua camera e sarebbe ingiusto farti dormire sul pavimento. Non voglio sentirmi in colpa poi.»

Annuì soltanto, raggiungendolo poco dopo sotto le lenzuola. I due corpi erano più vicini di quanto entrambi potessero immaginare, tanto da sentire i loro respiri andare in sincrono.

Per qualche istante rimasero inermi, entrambi dritti sulla schiena e con la pancia rivolta in aria. Poi Taehyung si mise su di un fianco, portò il braccio sotto il capo e osservò il suo profilo.

Forse preso dall'impulso dell'alcol o dalla frenesia di voler riassaporare quelle umide labbra, si voltò e prendendo il viso del minore tra le mani, lo baciò.

Un bacio alquanto inaspettato e che in un primo momento, non fu ricambiato.

«Sei ubriaco Taehyung.» Il moro lo spinse via dalle spalle e abbassò lo sguardo sul suo petto, che sembrava avere un ritmo più veloce del normale.

«Non è per l'alcol che ti ho baciato.»

Le sue dita afferrarono le ciocche di Jungkook e spinse il suo viso più vicino al suo. Respirò aria calda sulle sue labbra e non resistette oltre, baciandolo ancora.

E ancora, e ancora. Le loro labbra erano semplicemente premute l'una contro l'altra, poi Taehyung sfiorò la sua guancia e spinse la lingua nella sua gola.

Fu quello che si definisce bacio passionale, ricco di ansimi soppressi, dita a stringere la pelle e fiato mancante.

Poi Taehyung morse quei due boccioli rossastri e con la mente annebbiata da quella voglia irrefrenabile di lasciarsi andare, morse e baciò la pelle delicata del suo collo, che si tinse fin troppo velocemente di un intenso rossastro.

«Taehyung.. sei ubriaco.» Insistette ancora l'altro, godendosi però a quel tempo quelle piccole attenzioni sul suo corpo.

Il maggiore portò una mano a coprirgli la bocca, intimandogli di far silenzio e di non rovinare quel momento. E se a destra la sua parte razionale gli urlava di non lasciarsi trascinare nell'esternare in quel modo i propri sentimenti, alla sua sinistra la tentazione di provare qualcosa di nuovo lo stava divorando.

E scelse la sinistra.

In un batter d'occhio il corpo di Jungkook si ritrovò disteso sul proprio letto, mentre le mani di Taehyung gli sfilavano con fame il maglioncino.

Lo gettò per terra e scese a baciare quel petto pallido dall'aspetto invitante, socchiudendo poi il capezzolo tra le labbra sottili. Lo morse e di tutta risposta il moro gli strinse i capelli, ansimando sottovoce il suo nome.

«Taehyung..» continuava a ripetere in totale frenesia, mentre sollevava le gambe e le attorcigliava attorno al suo busto.

Quando la sua bocca entrò poi a contatto con l'interno coscia, Taehyung gli baciò le gambe snelle e lisce. Ben presto gli furono sfilati i boxer che lasciò cadere per terra incurante, mentre rimaneva inerme a fissare il suo membro.

Rimase fermo, in piedi di fianco al suo corpo ed incapace realmente di muovere un qualsiasi muscolo volontario. Poi ricordò che quello poteva essere il suo momento e così lo sfruttò a pieno.

Inglobò per metà la sua erezione.

«Porca puttana.» Non era solito imprecare in quel modo ma la sola visione di Taehyung sdraiato sul suo corpo e con il suo membro tra le labbra, gli aveva fatto perdere quel briciolo di lucidità che gli era rimasta.

Strinse tra le dita le lenzuola, mentre l'altro con gli occhi socchiusi, muoveva la testa a ritmo del suo battito cardiaco. Come sua prima volta arrivò a metà, risucchiò e poi tornò indietro, concentrandosi sul glande arrossato.

Poco dopo riunì le labbra con le sue e mentre Jungkook accarezzava la sua guancia e baciava quel ragazzo che aveva sempre desiderato avere per sè, Taehyung lo sorprese, spingendosi interamente dentro il suo corpo.

Poco dopo riunì le labbra con le sue e mentre Jungkook accarezzava la sua guancia e baciava quel ragazzo che aveva sempre desiderato avere per sè, Taehyung lo sorprese, spingendosi interamente dentro il suo corpo

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