14 | Non toccare mia sorella

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«Fatemi passare cazzo!» sento urlare in lontananza.
Dalla porta spunta... Giulia.

Si blocca li, fissandomi, io faccio lo stesso.
Poi parte correndo in mia direzione, come se mi volesse fare del male.

«Tu» esclama puntandomi un dito e acchiappandomi il tessuto del vestito, Marquinhos la allontana, «Tu, brutta merda come tuo padre» continua.
A quella frase mi blocco dalla rabbia e stringo i pugni, tutti intorno sbarrano gli occhi. Non poteva insultarmi in modo peggiore di questo.

«Perché cazzo non mi hai detto che sei rimasta incinta di sto sgorbio?» strilla su di me.

Mi avvicino ad un centimetro di distanza dai nostri corpi fulminandola con la vista. Si alza Kylian dal divanetto mettendomi una mano sulla spalla, «Tu risiediti pure che non ha bisogno del bodyguard» sputa su Kylian.

«Lo attacchi solo perché sai che non può farti del male, poverina» le dico facendo la vocina.

«Perché se urlo su di te cosa mi fa-»
Non le lascio terminare la frase che le mollo una cinquina pesante in faccia, «Questo ti faccio Giulia, non sfidarmi perché sai benissimo come sono fatta, soprattutto non dovevi toccare un tasto del genere».
Cerca di ricambiare lo schiaffo ma le blocco i polsi con le mani spingendola via.
Ci separano Kylian e Marquinhos nuovamente, Kyky mi prende per la vita e mette un braccio davanti al mio busto mettendomi dietro di lui, Marquinhos invece tira per le braccia Giulia che si strattona lamentandosi cercando di mollare la presa.

«¿Que carajo quiere esta puta de la puta perrera?» fa ingresso Nancy in tutto il suo splendore sudamericano.
«Oh cazzo» dice Kylian sottovoce.
Sappiamo tutti quanto Nancy sia una tipa da risse, potrebbe succedere il putiferio.

La guardo con un ghigno compiaciuto e lei ricambia, inizia il bello.

«Hai finito di fare la grande, quando sei minuscola mi amor?» si mette davanti a Giulia, «Sentivo le tue fottute urla da gallina fino al piano terra cazzo, tappati un po' la bocca!» esclama infine.

Mi faccio spazio in modo da raggiungere la mia amica, ma Kyl mi blocca, «Ti prego bijou, non voglio che tu ti faccia male» mi sussurra.
«Sta tranquillo, non alzeró più un dito. Te lo prometto» dico fissandolo negli occhi.
Annuisce, mi affianco a Nancy.

«Ma tu chi sei perdonami? Io sto litigando con Samantha non con te» esclama spingendo Nancy, vuole proprio giocare col fuoco.
«Ay pobrecità! Callate y no me toques!» esclama Nancy con quel tono fantastico da presa per il culo e alzando le braccia.
«Ce la fai a parlare una lingua comprensibile o soffri di qualche disturbo?» la sfida Giulia.
A quel punto Nancy non ci vede piú, e la azzuffa prendendola ai capelli.

Costretto anche Neymar a mettersi in mezzo, allontana la brasiliana da Giulia, «Mirame, mirame, mirame Nancy, callate tu tambien por favor. Que no vale la pena» dice tenendola stretta mentre si dimenava.

Io mi avvicino a Giulia, ero nuovamente a pochi centimetri dalla sua maledetta faccia.
«Sei proprio piccola Giulia, non crescerai mai» dico, «Cosa cazzo te ne dovrebbe fregare anche se sono incinta poi? Illustrami» chiedo infine incrociando le braccia.
«Perché voglio vedere il bambino o la bambina almeno due volte a settimana» afferma.

A quelle parole, mi giro verso Nancy e scoppiamo entrambe a ridere, «Ti prego vattene prima che ti prenda a calci e te ne faccia andare io a suon di questi» esclamo indicando la porta.
«Non sto scherzando Samantha, ho il diritto».
«Ma il diritto di cosa Giulia? Hai il diritto di essere rincoglionita come la merda al massimo. Cerca di smammare che mio figlio non lo vedrai neanche con il binocolo» affermo.

Lei mi fulmina e, incazzata piú che mai, esce finalmente dalla villa gigante.

Tutti erano saliti su per vedere la scena, c'era un silenzio tombale.

Mi avvicino a Nancy posizionando un braccio sulla sua spalla, «La vedete lei?» dico indicandola. Tutti annuiscono, «Lei è mia sorella d'ora in avanti» esclamo.
Tutti iniziano ad applaudire e io e la brasiliana ci abbracciamo.

«No aspe, tralasciando tutta questa rissa iconica, ma in che senso sei incinta?» spezza il silenzio Paul.
«In tutti i sensi!» esclamo sorridendo.

Si mettono nuovamente ad applaudire e fischiare, mi prendono in braccio e iniziano a fare una specie di trenino con me in aria.

«Fermi o mi farete sboccare cosí!» esclamo ridendo.

[...]

Arriviamo al piano terra e mi lasciano andare.
Inizio a ballare in quella mini-pista con Jessica e Kylian, ma dopo poco diventiamo solo io e Kylian perché Jessica si precipita da Marco che era in bagno in pessime condizioni.

Inizio strusciare su Kylian, i fianchi e il lato b, a ritmo di una delle tante canzoni reggaeton della serata.
Lui appoggia le mani su di essi, poi si avvicina al mio orecchio, «Se continui così facciamo la fine di poche ore fa Samantha» mi sussurra.
Io mi giro sorridendo e gli lascio un bacio, che pian piano diventa un limone sempre più passionale.

Intorno tutti si girano verso di noi accerchiandoci e iniziando ad urlare ed applaudire. Fa scendere le mani sul mio fondoschiena stringendolo lievemente.

«LE MANI MASSIMO, LE MANIII» strilla ironica Nancy. Tutti iniziano a ridere.

Ci stacchiamo e prende il mio viso tra le mani lasciando un ultimo bacio soffice e a stampo sulle mie labbra, «Te quiero mi amor» mi dice in spagnolo.
«Yo tambien» rispondo.

Ennesimi fischi e applausi prendono possesso della stanza enorme.

«Sei un romanticone Lottin! Non pensavo!» esclama Pogba con la sua solita ironia.
«È peggio del caramello e il cioccolato, lo confermo io» mi intrometto, Paul scoppia in una risata susseguita da tutti gli altri.











spazio autrice
ciao cuoricini, volevo avvisarvi che tra pochi capitoli finirà anche il sequel. Ma tranquille, presto inizieró una storia su Lingard!

Cómo si fuera la ultima vez - Kylian MbappéDove le storie prendono vita. Scoprilo ora