1 - 23 anni dopo

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Erano passati ben ventitré anni da quando Decim aveva conosciuto, e infine giudicato, Chiyuki.

Ventitré anni in cui ogni volta che doveva giudicare qualcuno, pensava a cosa avrebbe fatto la ragazza.

Decim doveva ammettere che con questo pensiero fisso nella mente, era riuscito a dare dei giudizi molto soddisfacenti. E senza usare nemmeno una volta il telecomando per le situazioni estreme.

Quel pomeriggio non aveva ancora giudicato nessuno, e ormai aspettava a momenti i ricordi dei due morti. Come non detto, i ricordi arrivarono subito.

Erano di una ragazza di quasi vent'anni, e della sorellina di quasi undici anni. Sì, ok, era la sorellastra, ma Decim vide subito, dai ricordi di entrambe, che erano molto legate.

Pochi istanti dopo sentì le porte dei due ascensori che si aprivano. Le due ragazze arrivarono, non sembravano affatto spaventate, come spesso succedeva. Si somigliavano molto, anzi, le uniche differente erano l'età e l'aria un po' più inquieta della più giovane. Avevano entrambe i capelli neri come la pece e gli occhi azzurri, tendenti a una particolare sfumatura di viola. Decim rimase impressionato da quanto l'espressione della ragazza maggiore gli sembrasse famigliare. Lei si sedette proprio accanto al manichino di Chiyuki, ma non fece caso alla vaga somiglianza dei capelli.

- Benvenute al Quindecim. - le accolse - Permettetemi di presentarmi, io sono il vostro barista, Decim.

Il sorriso della ragazza più grande, lo invitò a continuare, anche se trovò strana la sua calma.

- Allora, se permettete, dovrei farvi una domanda: Ricordate qualcosa prima del vostro arrivo?

le due ragazze scossero il capo. poi la più giovane chiese: - Dove siamo?

- Adesso vi spiegherò la situazione in cui vi trovate. Per favore, vi chiedo di prestare attenzione. - disse Decim. - Primo: non posso rispondere alle domande riguardo al posto in cui ci troviamo. Secondo: giocherete entrambe ad un gioco. Terzo: il gioco a cui giocherete sarà deciso con una roulette.

Alle spalle del barista cadde un quadrato formato da nove tasselli.

- Quarto: rischierete le vostre vite in questo gioco. - continuò Decim. la bambina lanciò uno sguardo leggermente preoccupato alla sorella, ma quella le sorrise serenamente, cosa che Decim trovò strana. - Quinto: non potrete lasciare questo posto finché il gioco non sarà finito.

Solitamente a questo punto la gente andava a controllate tutte le vie d'uscita, e imprecava contro Decim, che però non poteva dire nulla, invece la ragazza più grande si chinò a sussurrare qualcosa alla sorella, che Decim non sentì. Poi successe una cosa strana, le due non si mossero.

- Possiamo qualcosa da bere? Prima di rischiare le nostre vite tanto vale bersi qualcosa, no? - chiese ridacchiando la maggiore, subito seguita dalla bambina. Decim si riscosse. - Ma certo, che desiderate bere?

- Io prenderei un succo d'arancia, grazie. - Disse la bambina.

- Io uno dei suoi cocktail, grazie Signor Decim. - rispose invece la ragazza. Decim a quel "signor" quasi rischiò di perdere la sua perfetta faccia da Poker. Ma si riprese appena in tempo.

Mentre le due sorelle sorseggiavano il loro drink, Decim porse loro un pulsante. - Con questo pulsante farete partire la roulette.

le due si lanciarono uno sguardo complice, poi schiacciarono contemporaneamente il bottone gridando: - Sfida accettata!!!

La roulette partì, e pochi istanti dopo di fermò.

Battaglia navale.



Angolo scleri disagiati

Spero che il capitolo vi sia piaciuto!

A dir la verità non ho nient'altro da dire. Ahahaha

Adioss Biscottini ♡

- Sofia

Un nuovo arrivo || death paradeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora