- Mia sorella? - chiese Leda, vedendo arrivare soltanto Decim.
- Sua sorella verrà trattenuta ancora un po', ma non tema, non le accadrà nulla di male. - rispose lui con un timido sorriso. La bambina annuì, e le porte dell'ascensore si chiusero, portantola verso l'alto.
Tornò al bar, e vide che la ragazza stava fissando il manichino di Chiyuki. Camminò dietro al bancone e iniziò a preparare due Cocktail, passandone uno alla ragazza.
La osservò, e poi osservò anche il manichino di Chiyuki.
- Chissà perché con la tua anima ci sono sempre delle interferenze. - rifletté Decim.
- Non so, Quin che si distrae? - rispose Clio.
- No, non credo che sia colpa di Quin, lei svolge sempre bene il suo lavoro.
- Come siete morte tu e tua sorella? Non può non essersene ricordata.
- L'hai mandata alla reincarnazione, vero? - chiese invece la ragazza. Decim sospirò, e annuì in conferma. La ragazza sembrò rilassarsi.
- Ma non ho intenzione di mandare te nel Vuoto. - aggiunse.
- Ma non è contro le regole mandare due persone nello stesso posto?
- Certo, ma non fa nulla, me la vedrò io con Nona.
I due rimasero un attimo in silenzio, sorseggiando i loro Cocktail.
- Io e Leda siamo morte dormendo, ecco perché non se ne ricorda. O meglio, lei dormiva, io mi ero svegliata per l'allarme della perdita di gas. Almeno non è stata dolorosa. - ridacchiò per la sua ultima frase.
- Quello che non capisco è perché tu non ti sia dimenticata della tua vita precedente. - disse Decim.
- Non ricirdo nulla di chi ero prima. Ricordo solo il periodo in cui sono stata qui come assistente, senza però ricordare il periodo in cui ho ricordato chi ero. - gli rispose Clio. - Come sono morta nella vita prima di questa? No, che domanda stupida, probabilmente il tuo unico ricordo e il manich-
- Suicidio. Eri una gran pattinatrice, ma dopo un infortunio non hai più potuto ricominciare. - la interruppe Decim.
- Te lo ricordi....
- Non potrei mai dimenticare una persona come te. Hai sempre messo il giudizio degli altri al primo posto, e dopo esserti ricordata della tua morte, ti sei chiesa come hai potuto fare una cosa così egoista. - continuò Decim - E anche in questa vita hai dimostrato di essere estremamente... "pura".
Non dissero altro, continuarono soltanto a fissare il manichino di Chiyuki, sorseggiando le loro bibite.
- ... Secondo te è possibile farmi diventare un Giudice? - chiese inaspettatamente Clio.
- Non saprei.
- Che so... mettendo i miei ricordi in... qualsiasi cosa si usi per creare voi Giudici. - chiese lei.
- Possiamo provare. - disse Decim, cercando di trattenere un sorriso.
- Però vorrei continuare ad essere la tua assistente, mi era piaciuto, malgrado la situazione.
- Dovremmo chiedere a Nona.
Clio si rabbuiò. - No, ma che dico, i Giudici non possono aver provato la morte.
- I Giudici non potrebbero nemmeno provare emozioni umane, no? - chiese Decim, non riuscendo più a mantenere una faccia imperturbabile.
Clio sorrise, poi tornò a guardare il manichino accanto a sé.- Secondo me posso riavere questo corpo? - chiese.
Decim le rivolte un'espressione interrogativa.
- Ero più carina come pattinatrice. - rispose rivoltandosi verso il barista.
Stavolta Decim rise di gusto.
- Andiamo da Nona, va'.
Angolo scleri disagiati
Allora, qualcuno se l'aspettava? Qualcuno aveva dei dubbi, era quello che pensavi?
Beh, probabilmente non sono stata molto originale, ahahahahStasera pubblicherò di nuovo, non temete
Ma, spero che la storia vi sia piaciuta, perché manca veramente poco.
Ma, magari già settimana prossima, pubblicherò una ff su Haikyuu.
Sarà un AU musicale incentrato sulla ship DaiSuga.
Perché proprio questa ship?
Perché di ff belle su di loro ne ho lette ben poche.
Vabbè.
Ciò significa anche, che pure chi non ha visto l'anime, potrà leggere la ff.
Alla prossima!
- Sofia
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Un nuovo arrivo || death parade
FanfictionDopo ventitré anni dal Giudizio di Chiyuki, Decim dovrà giudicare due ragazze decisamente particolari. O meglio, una ragazza dall'aria vagamente familiare...