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Stavo dormendo sulla mia solita sedia blu,quando il suono della porta sbattere mi svegliò. Era sensa capelli. Era bellissimo. Con tono deciso ma fragile mi disse:-A ogni capello che cadeva su quel pavimento una parte del mia anima si distruggevavautomaticamente-.Scoppió in un pianto lungo e doloroso,leggevo la voglia di morire negl'occhi,quella voglia di finirla dopo aver lottato fin troppo. Mi avvicinai,li presi la mano e lo abbracciai dopo una lunga e triste mezzora di pianto,mi chiese di uscire per un ora,e di lasciarlo solo. Così feci. Quando tornai trovai la stanza dove dormiva addobbata. Per terra petali di rose con diverse sfumature,e al centro della stanza un grande tavolo rotondo,con una tovaglia di seta con il pizzo ai bordi di una tonalità più chiara. Al centro del tavolo una candela giallastra accesa con petali di rose intorno. E poi alle due estremità uno di fronte all'altro due piatti con le pietanze. Lui era elegante con un mazzo di rose rosse in mano che mi aspettava. Scoppiai in  lacrime appena entrai,nonostante la sua grave malattia aveva fatto questo per me. Dio se lo amavo. Ci sedemmo,mangiammo e parlammo. Mi chiese se potevo farli l'elogio funebre e leggierlo in sua presenza,dissi di si,non potevo negarli l'unica cosa che mi chiedeva da mesi. Ci baciammo,un bacio lungo e appassionato. Ci mettemmo a letto abbracciati così per tutta la notte e il giorno seguente. Stava male..

Lasciarlo,ho dovuto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora