Parte 3

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Dream pov:

Tornai a casa dopo aver passato il pomeriggio aiutando George con lo studio... Era bellissimo e divertente.
Era quasi sera ripassai un po' gli argomenti della verifica del giorno dopo, cenai e andai a dormire.

Mi svegliai alle 7:20, feci colazione mi preparai e uscii di casa. Nello stesso momento vidi George varcare la soglia della porta di casa sua.

Corsi verso di lui e lo salutai :"Ciao George! Sei pronto per la verifica?

George pov:

Appena uscì di casa vidi Clay correre verso di me e domandarmi se ero pronto per la verifica... Stranamente lo ero e risposi :" si! Grazie a te Clay, finalmente ho capito qualcosa" lui si mise a ridere e in quel momento sentii la mia faccia bruciare.

Non capii subito il perché ma mentre camminavamo compresi il motivo... Non può essere, lui è solo un amico!

Arrivammo a scuola in orario, lui mi fece strada per arrivare in classe. Mentre camminavamo,tutti ,mi fissavano era strano, ovviamente non mi era mai successo... Entrai in classe e mi sedetti vicino a Clay nello stesso posto di ieri.

La prof stava distribuendo le verifiche ed io avevo il cuore in gola... Clay se ne accorse e mi diede la mano.
Appena la toccò il mio cuore si fermò per un secondo... Ma quando la prof era arrivata da noi staccò la mano di colpo per prendere 2 verifiche e mi porse una delle 2...
La presi e iniziai il test.

Dream pov:

Eravamo in classe, la prof stava distribuendo le verifiche mi accorsi che la mano di George tremava... Misi la mia mano sulla sua e ad un tratto smise di tremare come una foglia... Arrivò la prof con le verifiche, non avrei mai voluto staccare la mia mano dalla sua, ma dovevo.
Presi 2 verifiche e gli porsi una delle 2.
Iniziammo il test e sinceramente era molto facile ma non sapevo se lo era altrettanto per George.

Avevamo a disposizione 2 ore per finire la verifica... Io ci misi 1ora e mezza.
George era arrivato quasi alla fine, dopo aver consegnato, sbirciai e sinceramente era quasi tutto giusto e ne fui felice.

Finita la verifica chiesi a George com'era andata :"era semplice la verifica?" :"più o meno... A differenza delle altre volte era semplice", :"ne sono felice".

Dopo aver passato anche le ultime ore di scuola, ci dirigemmo verso casa e iniziammo a parlare:

G:è bello essere il più popolare della scuola?
D:alcune volte è bello, sai di non essere solo, ma allo stesso tempo brutto, perché gli altri ti giudicano solo per la popolarità e non dal tuo carattere...
G:io non ti vedo come il più popolare o ricco, io ti vedo come il più alto e simpaticone della classe hahaha
D:hahaha grazie, almeno uno vede la mia vera simpatia...
G:si ma non sei solo simpatico...
D:cosa?
G:no no, niente...

George pov:

Stavamo camminando per tornare a casa e decisi di rompere quel silenzio glaciale... Discutemmo un po', ma appena lo vidi ridere il mio cuore fece un balzo come quella mattina era strano... A ME NON PIACCIONO I RAGAZZI,pensai.

Quando stavo con lui era come essere in una fiaba... Niente preoccupazioni né rabbia... Era semplicemente fantastico.

Tornammo a casa, l'orologio di Clay segnava le 5 del pomeriggio.
Lo salutai e rientrai in casa...
Mia madre non c'era e mio papà stava fumando mentre beveva la solita birra di fronte allo schermo della televisione.

Lo ignorati e me ne andai dritto in camera, accesi la luce e preparai lo zaino per il giorno seguente...
Feci tutti i compiti e guardando l'orologio appeso al muro vidi l'ora, era l'ora di cena.

Scesi dal letto e mi diressi in cucina per prepararmi qualcosa, presi dell'insalata e mezzo panino che avevo lasciato la sera prima per cena. Andai in camera mia e mangiai sdraiato sul letto.

Dal mio piccolo balcone riuscivo a vedere la camera di Clay, anche lui era disteso sul letto ma stava leggendo un libro... Decisi di continuare la mia cena e smettere di guardarlo.

Si fece tardi erano le 22, Clay stava già dormendo, così decisi di spegnere la luce e di addormentarmi.

Mi svegliai di scatto per colpa di un rumore che proveniva dal piano di sotto, senti le urla dei miei. A quanto pare mia mamma aveva fatto tardi ed erano entrambi ubriachi.

Accesi di scatto la luce, quel episodio era già accaduto quand'ero piccolo... Mio padre si accorse che mia madre era rientrata a casa tardi, così lui iniziò a picchiarla e lei a urlare poi iniziò a tirargli schiaffi... Ero chiuso in camera mia, poi sentii la porta sbattere di casa... Era mia madre che se ne stava andando via.

Io spaventato iniziai a piangere dalla paura. Sentii de forti passi pesanti che salivano le scale... Era mio padre, entrò in camera e mi vide seduto per terra piangendo.

Lui mi prese per un braccio e iniziò a picchiarmi violentemente e mentre lo faceva diceva...

:"UN VERO UOMO NON PIANGE, PIANGONO SOLTANTO LE FEMMINUCCE"

Tutto quel casino mi ricordo quel giorno... Iniziai a piangere di nuovo finché non sentii un rumore alla finestra...

*questo è il 3 capitolo spero vi piaccia*

The Lake...  💙DreamNotFound💚 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora