Parte 9

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Alcuni secondi dopo aver scattato la foto mi girai verso di lui...

G:"perché hai coperto il tuo viso?"
D:"beh, nei social non mi piace mostrare il mio volto"
G:"ok, non c'è problema, tanto non l'avrei mai pubblicata"
D:"ok, va bene se la pubblichi non c'è problema"
G:"no tranquillo, la tengo per me"

Dopo un'altro po' di chiacchiere sentimmo la voce di sua madre chiamarci per andare a cenare.

Raggiungiamo i suoi a tavola in un istante, i primi minuti erano avvolti da un totale silenzio che vennero interrotti da una domanda dalla madre...

MammaD:"caro George, ti sta piacendo la cena?"

Tutto imbarazzato e con voce balbettante risposi:"m-molto buona"

Dream pov:

Rimasi in silenzio durante l'interrogatorio di mia madre,
La sua voce tremante e timida e le nostre piccole risate mi scaldavano il cuore, sembrava una famiglia perfetta... Ma lo era solo con lui

Lo guardai negli occhi incantato e lui ricambiava, questo sguardo intenso e magico era infrangibile... Ma la voce di mio padre interruppe tutto.

PadreD: "George, ho visto un camion del trasloco davanti a casa tua, vi state trasferendo?"

Non avevo affatto pensato a quella opzione ma George mi aveva raccontato tutto, sono sicuro, lui non ha neanche accennato un trasloco...me l'avrebbe detto...

G:" mia madre quando ne ha la possibilità economica compra mobili e altre cose varie per lei, poi le rivende, è normale"

Con un piccolo sorriso imbarazzato gli sorrise e mia madre guradrandomi mi sorrise a sua volta

Passò la cena, parlammo e ridemmo quasi tutto il tempo finché non arrivarono le 21...

MadreD: "è arrivata l'ora di andate, domani avete scuola "
G: "ha ragione, prendo le mia cose e vado, grazie mille per la cena"
D:"uffa"
MadreD:"Clay non serve sbuffare, tanto lo vedi domani non c'è problema"

Con aria stressata per il rimprovero di mia madre, guardai alla mia destra, lui era lì, in piedi accanto a me.
Presi George per mano e lo trascinati fino alla porta, lui con con un piccolo sorriso imbarazzato fece segno di saluto ai miei con la mano.

Varcai la soglia della porta e con un filo di voce sussurrata dissi "scusa"
Gli lasciai la mano e chiudendo la porta alle spalle feci un respiro profondo... D"mi dispiace per i miei, erano diversi oggi... Era la prima volta che portavo un amico a casa"
G" non c'è problema"

Lanciai uno sguardo sfuggente alla sua casa, riuscivo malapena a vedere la porta di casa, quel furgone era talmente grande da coprirla quasi tutta...
G"speriamo che quel furgone sparisca al più presto... Da piuttosto fastidio"
D"già, copre tutta la facciata, non riesco neanche ad intravedere la finestra della tua camera dalla mia"

Notai un piccolo rossore comparirgli sulle guance accompagnato da una leggera risata.
Nonostante facesse un po' freschetto fuori all'improvviso mi sentivo caldo, non avevo più freddo, il cuore aveva iniziato a battere fortissimo, come se stesse per esplodere...?? COSA?
NO NO, NON È POSSIBILE!
L-LUI È IL MIO MIGLIORE AMIC-
Perché quella parola mi uccideva? Mi faceva star male soltanto pensarla... Cosa significava tutto questo?? Non riesco a capirlo...

Che cosa significava?

All'improvviso la voce di George mi riportò alla realtà... G"brr...stasera fà proprio freddo, non credi?"
D"si, u-un po' "
G"meglio se rientro, o sennò mi ammalo"

Gli feci un segno con la testa di consenso alla sua proposta...
D"che ne dici se domani dopo scuola di andare al lago? "
G"Certo! Va benissimo, a domani mattina all'ora, buona notte! "

D"buona notte "

Gli rivolsi un sorriso un po' arrossato, lui fece lo stesso e si dirise vero la porta di casa sua.
Rimasi li, a guardarlo, anche se da lontano era riuscivo a scorgere nel buio ogni suo singolo lineamento del corpo.
Aprì la porta si girò verso di me e alzando piano la mano mi fece un segno di saluto... IL MIO CUORE STAVA IMPAZZENDO, mi sentii bruciare in tutto il corpo finché lui non spari dietro quella porta di legno.

Cercai di calmarmi per far sparire il rossore dal mio viso, con coraggio aprì la porta ed entrai... Mio padre spense il televisore e disse che andava a dormire, mia madre era in cucina... Stava ancora sparecchiando la tavola.

Cercando di non farmi vedere, andai a passo veloce verso le scale ma prima che potessi salire lei mi chiamò... Mamma" Clay aspetta un'attimo, vuoi un po' di tè caldo? "
D"si mamma, arrivo "

Era strano, lei non preparava mai il tè alla sera, soprattutto se era stanca e aveva lavorato tutto il giorno.
Mi accomodati su uno sgabello del balcone... Lei in poco tempo lo preparò, poi mi porse una tazza per me... Sorseggiai un po' il tè, lo fece anche lei...
Mamma D"lui, George... È molto importante per te, non è vero? "

Quella domanda era davvero assurda, soprattutto detta da lei

D"ovvio, ci tengo molto a lui, è gentile, simpatico, un buon ascoltatore, e semplicemente fantastico...c-come amico intendo"
Quella frase mi pugnalò il cuore un'altra volta... Perché?

Pensavo che la discussione fosse finita lì, finché ad un certo punto mi fece un'altra domanda che mi fece gelare il sangue.

Mamma D"non è che...sei innamorato di lui? "

D"i-io..."

*Mi dispiace interrompere così la storia, è da tanto che non scrivo, spero potiate perdonarmi, però vi assicuro che uscirà il continuo entro lunedì prossimo!
Alla prossima<3 Ciaooo👋🏻*

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