Ragazza-Vampiro

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Stavo sgranocchiando la sua gustosissima carne, ma il mio pranzo venne interrotto dalle seicentomila persone, tra di loro c'era un'altra mia collega di lavoro dal sorriso beffardo mentre si accarezzava delle ciocche di capelli, le diedi un calcio nell'intimo e urlò dal dolore.
I due uomini mi presero e gli morsi le dita, sembrava fossi in un film horror.
Mi svegliai e avevo Diego davanti, ero nel letto della mia cella, lui mi abbracciava ed ero tentata a divorarlo ma la voce non me lo suggeriva più, era come svanita... Lo morsi sulle labbra e finii per baciarlo. Una settimana dopo mi insegnò a controllare il mio essere vampira, e poi tornai alla mia solita vita da sola nel mio letto bianco latte appena lavato odore di gelsomino, che aveva vissuto giorni migliori, depressa e con le occhiaie che aimé, quasi quasi, sentivano anche l'odore dei miei piedi.
Anni dopo visti un uomo a cavallo di una giumenta passare davanti casa mia, con un bel vestito bianco e rosso in mano, i miei colori preferiti. Scesi e mi diede il vestito

-Avanti indossalo
-Cosa?
-Questo vestito, c'è qualcuno che la attende, si sbrighi
-Mi dà del lei? Di chi sarà opera questa roba?

Lo indossai e appena riscesi vidi Diego montare sulla giumenta e facendomi cenno di salire anche io, temevo di cadere, perché non avevo mai cavalcato ne tantomeno avuto a che fare con un cavallo, ma, magicamente riuscii a montare e la giumenta messo piede su di lei partì.

Dovrei continuare?

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