Back again

49 1 0
                                    

Lo presi alla vita, mi mise un braccio al collo per sorreggersi e con fatica lo aiutai a tirarsi su.

"Perché non ci sono guardie?" gli chiesi pensandoci solo in quel momento. Lui non rispose. Si distaccò, ora riusciva a reggersi in piedi da solo. Si girò verso di me.

"Scusa se sono stato brusco."

"Non importa, l'importante è che tu mi faccia rimanere. Anche perché come faresti a mandarmi indietro?" gli diedi un colpetto col gomito.

"Oh, sono felice di rivederti." fece un enorme sorriso e mi abbracciò. Ricambiai senza pensarci due volte, era bello riaverlo vicino, potevo sentire il battito dei suoi due cuori.

"Direi che possiamo rimandare le smancerie a dopo, ora dobbiamo concentrarci su qualcos'altro." gli dissi allontanandomi leggermente.

"Bene, l'unica uscita è da quella porta." La indicò puntando il dito oltre la mia spalla.

"Non possiamo tornare da dove sono venuta io, attraverso quella crepa?" lo interruppi. Si direzionò verso di essa e quando ci fu vicino posò sopra l'orecchio per ascoltare.

"Non si può. Funziona solo da una parte, quindi si può solo entrare. Se qualcuno prova ad uscire rimarrebbe incastrato qua dentro per sempre, è una trappola." ritornò verso il centro della stanza e iniziò a guardarsi intorno.

"Se stai cercando qualcosa che apra quella porta, bhe, credo di avere ciò di cui abbiamo bisogno." tirai fuori il cacciavite sonico dalla tasca. Pensavo che prima lo avesse notato quando lo stavo slegando, ma era troppo moribondo e concentrato su altro evidentemente. La sua espressione quasi mi fece ridere, non so se lo avevo mai visto così confuso. Mi si avvicinò e me lo prese dalle mani.

"Come fai ad averlo? Mi hanno preso il cappotto e il cacciavite quando sono arrivato qui." lo studiò come per assicurarsi che fosse proprio il suo.

"E' una lunga storia. E complicata." ma gli raccontai comunque quello che era successo, dall'arrivo del Capitano Jack a quando se ne andò.

Per un attimo rimase senza parole, poi si passò una mano tra i capelli e iniziò a sorridere.

"Perché stai sorridendo?"

"Ah, quell'uomo, non smette mai di stupirmi. Perché questo significa che avremo una possibilità di uscirne vivi da questa situazione." Tutto sorridente si avviò in direzione della porta e avvicinò il cacciavite alla serratura. Lo seguii, non sicura di avere afferrato quello che aveva detto.

La aprì lentamente, il minimo indispensabile per farci passare la testa e controllare che al di fuori non ci fosse nessuno.

"Prima mi hai chiesto perché non ci fossero guardie. Bhe, ora me lo sto chiedendo anch'io. Il corridoio qua fuori è libero. Non un'anima viva. Il che è strano."

"Nessuna telecamera?" chiesi. Rientrò voltandosi verso di me.

"Nessuna."

"Quindi che facciamo?"

"Possiamo rimanere qua oppure uscire da questa porta e scoprire cosa sta succedendo." entrambi sorridemmo e senza neanche pensarci aprimmo la porta ed uscimmo da quella stanza.

Ci ritrovammo in un corridoio fin troppo luminoso, le pareti di un colore freddo, tipo azzurro, in fondo a sinistra svoltava verso un'altra direzione. In fondo a destra, invece, si trovava una semplice porta metallica, che però dava un senso di inquietudine.

"Da che parte andiamo?" chiesi a bassa voce.

"Non sei mai curiosa di scoprire cosa si nasconde dietro a una porta? A me fanno sempre questo effetto."

"A me no. Soprattutto in questo caso che manca solo il cartello attaccato sopra con scritto 'questa è una trappola'."

"Proprio per questo." e ci avviammo in direzione della porta. Mi fece segno di fermarmi a pochi passi da lui, mentre si avvicinava e iniziò a studiarla col cacciavite sonico. La sua espressione non mi tranquillizzò per nulla.

"Ma non è possibile." disse tra se e se.

"Dottore?"

"Deve esserci un errore." si sbattè il cacciavite sulla mano più volte e ricontrollò, ma non cambiò nulla.

"Quando penserai di rendermi partecipe io sono qui."

"C'è qualcosa qua dentro che semplicemente non dovrebbe esserci." aprì la porta e mi lanciò un occhiata.

"Pronta?" feci cenno di sì con la testa. Ed entrammo.

...stuff | Doctor WhoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora