*Andrea's pov*
Ciao mi chiamo Andrea, soprannome vrea! Alcuni mi chiamano semplicemente rea però. Il soprannome è l'unione tra l'iniziale del mio cognome, Vicozzi, e le ultime lettere del nome, me l'hanno dato un sacco di tempo fa alcuni miei amici. Ho 24 anni, non sono troppo alto né troppo basso e non sono per nulla muscoloso, ho gli occhi e i capelli castani, i capelli li tengo corti con un taglio molto Basic perché credo siano più comodi così, non ho barba né baffi. Insomma sono una persona molto pulita e ordinata e bhe diciamo che forse non tengo la barba perché sembro un quindicenne... Tralasciamo questo piccolo particolare. Sono una persona riservata, timida e introversa anche se cerco di non farlo vedere imitando il mio collega matt, alle superiori ogni volta che mi invitavano ad una festa cercavo di declinare, a volte inventando scuse più che assurde, non mi piace essere il centro dell'attenzione nemmeno per cose positive perché ho sempre paura del giudizio delle persone e il basket all'inizio non mi ha aiutato. Già alle medie giocavo a basket senza troppo interesse perché non riuscivo a giocare bene e per fortuna il liceo sportivo che ho frequentato mi ha portato ad apprezzarlo molto di più. Ho cambiato squadra sotto consiglio del mio professore, quell'uomo che all'inizio mi stava antipatico cercava di capire per quale motivo non giocassi bene nonostante mi impegnassi, è addirittura venuto ad alcune mie partite per analizzare me e la mia squadra,quell'uomo è diventato il mio salvatore, non ero io quello negato ma il mio allenatore! Sono andato a giocare nella squadra a cui mi aveva indirizzato il professore Simone Carta. Ho faticato molto per arrivare al livello a cui sono ora eppure sono molto soddisfatto.
Passavano gli anni nella nuova squadra e io crescevo con lo sport che amo facendo amicizia con gli altri, in particolare con un ragazzo. Si chiama Matteo, alto, muscoloso, all'incirca della mia età, occhi e capelli scurissimi, molto estroverso e un asso dell'attacco, se non sapevi come staccarti di dosso il difensore o non eri sicuro del tuo canestro o ancora non potevi tirare perché avevi la traiettoria occupata lui arrivava come un Angelo custode, si faceva passare palla e andava dritto a canestro scartando tutti gli avversari e facendo punto con un terzo tempo da paura.
Più di qualche volta mi ha invitato a giocare con lui a casa o nei parchetti e ovviamente accettavo in tempo zero, volevo assolutamente imparare da lui, avere la sua sicurezza in campo mentre attaccava. Abbiamo avuto alti e bassi come tutte le amicizie normali ma ora come ora posso tranquillamente chiamarlo migliore amico...o forse anche di più.
Passava il tempo e tra un'interrogazione ed un allenamento è arrivato il quinto anno di superiori, su cosa poteva essere incentrato il mio esame se non sul basket? Di questo il mio prof era veramente molto contento. È stato semplice creare la tesi e ancora più facile studiarla perché erano argomenti che mi piacevano molto e di conseguenza facili. Risultato? 93 su 100 ero leggermente deluso perché a quel punto avrei potuto tranquillamente prendere 100 ma non mi importava, ero troppo euforico per capire cosa stava succedendo. Per il mio diploma ovviamente c'è stata una grande festa con amici e parenti e non poteva mancare Matt. Ricordatevi bene di questa cosa perché sarà un dettaglio importante in questa storia.
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Una Frazione Di Secondo
RomanceAndrea è un ragazzo normale agli occhi di tutti. Ha finito il liceo con ottimi risultati, gioca a basket e allena la squadra dei più piccoli, studia medicina a Milano. Tutti pensano che sia fantastico anche se in realtà ha un segreto che tiene nasco...