Parte 3

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*Vrea's pov*

Per il mio diploma c'è stata una grande festa e non poteva mancare Mett. Proprio qui ho iniziato a capire per quale motivo mi comportavo così con lui, ero geloso degli altri, cercavo di proteggerlo, dopo il suo  fidanzamento abbiamo litigato pesantemente perché avevo paura che Alessia lo avrebbe fatto soffrire e me lo avrebbe portato via. Nella mia vita ovviamente mi sono innamorato qualche volta, o almeno mi sembrava amore, ma non è mai andato nulla in porto, finivo a non dare abbastanza attenzioni alla mia ragazza, a non desiderarla e cose del genere.

A tutto questo ho sempre dato la spiegazione "è normale, le coppie prima o poi finiscono" ma nulla era normale, ero in quelle relazioni solamente perché dovevo esserci e ci stavo male perché non mi sentivo bene con la persona che avevo accanto e alla fine ci lasciavamo...mi lasciavano.

Io per Mett sarei andato fino in capo al mondo ma non so se per lui era lo stesso. Ormai era sempre con la sua ragazza e a me non pensava più, eravamo ancora migliori amici, certo, ma ora c'era un po' meno per me. Ci vedevamo in palestra, facevamo squadra come prima ma spesso paccava i miei inviti. Mi mancava tutto quello che facevamo insieme, i film, la play, la musica, i discorsi senza senso, le partitelle al parco.

Perché mi comportavo così? L'ho capito troppo tardi ma almeno l'ho capito. Ero gay e non ne ero nemmeno così sicuro, l'unica cosa che sapevo è che lo amavo. Lo amo così tanto che l'avrei riconosciuto solo dal tocco, dal profumo; l'avrei riconosciuto anche se fossi stato cieco, dal modo in cui respira, da come corre. L' avrei riconosciuto anche nella morte, anche alla fine del mondo. Volevo vivere una storia fiabesca con lui e la mia lo era ma non aveva un lieto fine.

Potevo innamorarmi di tutti gli uomini su questo pianeta, anzi in questa galassia, ed è capitato con la persona che non potrò mai avere, la persona che mi vede come un fratello, la persona che probabilmente mi inviterà alle sue nozze e mi chiederà di fargli da testimone. E quando succederà io gli risponderò di si perché voglio solo vederlo felice anche senza di me, anche se dentro vorrò solo esplodere e dirgli tutto quello che non gli ho detto sui miei sentimenti, lo amavo a tal punto che non volevo restare nei suoi pensieri se il fatto di pensare a me lo faceva soffrire anche minimamente. Perché la morte sarebbe fantastica se i miei occhi avessero come ultimo sguardo il suo volto, e se così fosse, mille volte vorrei nascere per mille volte ancora morire.

Però forse è meglio smettere di crederci,non è una cazzo di serie tv in cui il protagonista etero magicamente diventa gay per stare con il suo migliore amico, avere un figlio o anche due e guardare un film tutti insieme prima di andare a cena fuori. Dovevo arrendermi.

Una Frazione Di SecondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora