Parte 4

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*Mett's pov*

Quando Vrea si è diplomato ha fatto una grande festa e ovviamente mi ha invitato, mi ha chiesto di non portare Alessia perché si sarebbe sentito a disagio e ho accettato, alla fine non uscivamo insieme da molto. Ho raccontato la situazione alla mia ragazza e mi ha detto che sarebbe rimasta a casa a guardare un film e a rilassarsi, era bello il fatto che Alessia mi lasciasse uscire da solo se volevo.

Ho scelto un outfit elegante più che comodo, jeans blu, camicia bianca, una bella giacca e non possono mancare le mie amate Jordan ai piedi. Come regalo ho comprato due braccialetti a tema basket, ero indeciso se prenderne un paio con il ciondolo a forma di mezzo pallone che, tramite una calamita, si uniscono e formano il pallone intero oppure quelli con palla e canestro che sempre grazie alla calamita si uniscono. Ho optato per i primi, erano più semplici e carini e ad Andrea piacciono le cose semplici.

Arrivato al luogo della festa erano tutti fuori per l'aperitivo, appena Vrea mi ha visto è corso a salutarmi e mi è praticamente saltato in braccio. Mi ha detto che era felice di vedermi in abiti normali e non con la divisa della squadra dopo tanto tempo. Dopo l'abbraccio mi ha preso per la manica come un bambino e mi ha portato dagli altri invitati, amici e parenti. Ho appoggiato il mio regalo dove c'erano altri pacchetti e buste varie poi mi ha tirato a conoscere i suoi, ormai ex, compagni di classe, erano molto simpatici e grazie a tutti ho passato una bella serata, abbiamo mangiato e bevuto e alla fine eravamo un po' ubriachi. Vrea ha apprezzato molto il mio regalo e abbiamo messo subito il bracciale promettendoci che non l'avremmo tolto.

Verso le undici e mezza tutti erano andati a casa perciò ce ne siamo andati anche noi, Vrea era completamente ubriaco, quello scemo non regge l'alcol ma ha continuato a bere comunque, avevamo deciso di dormire insieme come facevamo all'inizio dell'amicizia perciò insieme ai suoi genitori l'abbiamo portato in macchina e arrivati a casa sua l'ho lanciato sul letto ancora in completo. Io mi sono messo comodo e sono andato a dormire nel suo letto, ha un matrimoniale quindi ci si sta comodi anche in due.

Verso le 3 del mattino ho sentito un rumore, che palle dormivo così bene. È Andrea, parla nel sonno e in quel momento stava dicendo roba senza senso anche se normalmente non dice cose di gran significato. Diceva che voleva sposarmi, che mi amava e cose del genere, non ci ho fatto caso perché era ancora ubriaco, mi sono avvicinato a lui abbracciandolo in modo che non cadesse dal letto in caso si muovesse e mi sono riaddormentato beatamente con quel bambinetto alto 1.70m attaccato a me.

Una Frazione Di SecondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora