"non mi va, per favore portami in hotel" insisto oramai sulla soglia della porta.
"mi dici almeno perché? è successo qualcosa?" domanda il biondo davanti a me con una mano appoggiata sulla porta, cosicché io non la possa aprire.
"te l'ho detto, non mi va di stare qui" insisto ancora una volta, ma lui non ne vuole sapere, non si smuove dalla sua posizione e ciò mi fa veramente innervosire.
"finché non mi dici perché non lascio aprire questa porta" dice a denti stretti ed avvicinandosi un po' al mio viso.
"se il tuo intento per sta notte è scopare, sappi che non succederà, anche se dovessi rimanere qui" ribatto avvicinandomi anche io al suo viso nel suo stesso modo.Sono sicura al mille per mille che voglia solo questo per sta notte, e sinceramente non mi va, voglio andare in hotel, dormire nella mia camera con le mie amiche.
"no, non è il mio intento, Adelaide, e sta di fatto che pretendo ancora una risposta" dice marcando il mio nome con una punta di sarcasmo che mi fa ancora più innervosire.
"non c'è un motivo! per favore! se non mi porti entro 10 minuti le ragazze vanno via e non posso più entrare in camera perché non ho la chiave!" dico lamentandomi, è odioso in questo momento.
"allora aspettiamo dieci minuti" dice sorridendoCrede di essere simpatico?
Lo spintono, il suo avvicinarsi con il corpo al mio stava diventando sempre più invadente.
"mi stai facendo arrabbiare, se rimango qui dormirò sul divano, cosa credi? che venga a dormire con te dopo che mi stai costringendo a rimanere qui?" dico allontanandomi dalla porta d'ingresso e avvicinandomi alle scale"come sei drammatica" dice alzando gli occhi al cielo. Afferra le chiavi della macchina dalla mensola che si trova vicino alla porta e finalmente si decide ad uscire.
"forza" dice facendomi segno di oltrepassare la porta in modo molto scazzato.
Con un finto sorriso abbandono la casa per dirigermi alla sua macchina.
Lui, in ciabatte, scende le poche scale del pianerottolo e con fare arrogante si dirige verso la sua macchina, per poi salirci ed aspettare che io faccia lo stesso.
Apro la portiera e salgo in macchina senza dire una parola. Vinnie mette già in moto e parte velocemente. Ha la mascella serrata e gli occhi sono fissi sulla strada.Forse le parole di Johnny cominciavano ad avere un senso, era sempre un caso che quando io mi trovassi con qualcuno che non fosse Vinnie, lui appariva e mi portava altrove, dove solo io e lui potessimo stare.
"non guardarmi" emette ferocemente senza però degnarmi di uno sguardo.
Non gli rispondo, poso gli occhi sulla strada e non fiato.
Dopo una decina di minuti la macchina si ferma in un parcheggio non tanto distante dal mio hotel. I posti sono circa tutti occupati.
Slaccio la cintura ed esco dalla macchina.
Non sto andando direttamente in hotel, ma bensì sto facendo il giro della macchina per arrivare da quella testa calda.
Apro la sua portiera con velocità, lui si spaventa, non se lo aspettava.
Mi fissa con i suoi grandi occhi ed è in questo momento che mi rendo conto che il suo essere arrabbiato è semplicemente una maschera per la sua tristezza, ma indipendentemente da ciò bisogna mettere in chiaro certe cose, certe cose che non cominciavano più a starmi bene.
Mi abbasso un pochettino così da essere alla sua stessa altezza e lo guardo
"la devi smettere di dirmi cosa devo fare oppure no, parlami con un tono normale, non sono un cane" dico per poi alzarmi e chiudere la portiera della sua macchina.Il vento tira un pochettino ed è abbastanza fresco, cerco di camminare il più velocemente possibile così da arrivare prima in hotel. Non è lontano, riesco a vedere l'insegna luminosa da qua e non manca molto.
Cerco di allungare il passo per raggiungere il mio hotel ed andare a dormire in santa pace, dopo una lunga ed infinita giornata.
Finalmente arrivo davanti al mio hotel, non aspettavo altro.
Aspetto che la porta automatica si apra e con un grande e veloce passo entro nella hall.
Non c'è nessuno, ovviamente, solo il personale che lavora.
Saluto con un dolce sorriso e filo nella sala accanto per prendere l'ascensore.
Aspetto impaziente un suo arrivo, eterno.
"andiamo!" impreco continuanti a tappeggiare con le dita il mio braccio impaziente.
Finalmente l'ascensore arriva al piano terra, le porte si aprono e da lì esce una persona con cui non parlavo da un po'...un po' troppo.
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I Wanna Get With You. //Johnny Orlando//
FanfictionSequel di "Me and you again" Adelaide torna a Toronto dopo essere stata per mesi a Los Angeles insieme a Chase e i suoi amici. Ha perso i contatti con quasi tutto il suo gruppo di amici tranne qualche persona. Con Johnny non ha più parlato e non si...