Capitolo quattro

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20 Bodyguard!AU

"Allora, cosa vedi?" Ron cerca di attirare l'attenzione di George toccandogli la spalla, ma il gemello rimane in punta di piedi a guardare dall'elmo dell'armatura.

"Vedo che siamo fregati" dice alla fine, pulendosi i gomiti e tornando a fronteggiare il resto del gruppo. "C'è il mondo qua fuori, non possiamo uscire tutti insieme."

Harry si sistema gli occhiali sul naso e incrocia le braccia, "Non è tanto la quantità che mi preoccupa, ma la qualità delle persone che sono in corridoio."

"Infatti," George annuisce e si gratta il mento, "in poche parole, Freddie, se esci adesso ti fermerà ogni essere vivente."

"Potremmo semplicemente dare la mappa a qualcun altro" suggerisce Ginny, raccogliendo i capelli in una coda alta.

"Tipo a te?" Lee sorride, "O a Hermione? Non vorrei che la desse di nuovo a Gazza"

Il prefetto alza le spalle e scuote la testa, "Lanciarla da una finestra è un modo molto più semplice per farla sparire."

"Quindi Fred si tiene la mappa" conclude George, tirando su le maniche del maglione e avvicinandosi agli altri. "Qui fuori ho visto un gruppo di primini, la professoressa Sprite e Angelina."

"Che cosa avete fatto alla professoressa Sprite?" chiede Ron a bassa voce.

"Ci serviva qualche radice..."

"E la serra è il luogo più facile dove procurarsene un po'."

Hermione stringe le labbra in una linea, ma non dice niente. L'unica cosa che le è rimasta fissa in testa è il maledetto divano che i gemelli vogliono comprarsi con la loro parte del tesoro. Se alla Tana non c'è posto, dove lo vorranno mettere?

"Io e Lee usciremo subito, cercheremo di tenere impegnati i primini con qualche Crostatina Canarina."

"George Weasley!" sbotta il prefetto, posizionando le mani sui fianchi. Nessuno sembra darle retta.

"Alla professoressa Sprite possiamo pensare io e Luna, che ne dici?" suggerisce Neville, sorridendo all'amica.

Ginny e Harry si guardano e sorridono, "Noi ci occupiamo di Angelina, abbiamo giusto un paio di cose da chiederle sulla squadra di Grifondoro."

"Ron, Hermione, fate in modo che Fred arrivi alla fine del corridoio intatto. Proteggetelo."

Ron è sulle punte che sta cercando di vedere Ginny ed Harry dall'elmo dell'armatura.

"Prendila, Hermione." Fred le mette in mano la mappa e le chiude le dita intorno alla carta. "Nel caso succedesse qualcosa, esci dal corridoio e aspettaci lì."

Lei alza gli occhi al cielo. "Guarda che le do fuoco." Le viene in mente di bruciarla solo perché le sue mani adesso scottano: il gemello esercita su di lei un effetto talmente potente quanto sconosciuto.

Fred sorride, le sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio e abbassa la voce per non farsi sentire dal fratello. "Correrò il rischio."

Ron si gira a guardarli, "Andiamo?" chiede pimpante, ma quando poi si ritrova davanti la faccia grigia di Severus Piton si rimangia l'entusiasmo e si immola per il gruppo.

Rimangono solo Fred e Hermione e lei, senza lo scudo di libri che tiene sempre in grembo, si sente particolarmente fragile. "Siamo quasi arrivati" la rassicura, spostandosi da un lato per farla passare avanti.

"Senti, Fred, per quanto riguarda il divano..."

"Signor Weasley, aspetti un attimo!" Oh no. "Volevo chiederle una cosa." La professa Umbridge tossisce e aumenta il passo per raggiungerlo: vederla camminare così fa abbastanza ridere, ma il gemello si trattiene.

"Tu vai, ti raggiungo dopo" sussurra a Hermione, dandole una pacca sulla schiena. Quando il prefetto arriva alla fine del corridoio, si appoggia al muro e prende un lungo respiro. Almeno la mappa è salva.

Lo so, il capitolo è un po' più lungo del solito e raggiunge quasi le 600 parole. Ho cercato di scrivere una flash, ma Fred non ce la fa proprio a stare zitto.
Intanto vi ringrazio per il supporto e le recensioni, mi rimpite il cuoricino!
A presto,
Sia ❤

La compagnia della paperaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora