Capitolo quattordici (Incanto)

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30 Incanto

"Dimmi, Harry, qual è esattamente la funzione di una paperella di gomma?"

"Una paperella di gomma, signore?" Il silenzio di Arthur lo invita a continuare. "È un giocattolo, lo usano i babbani mentre fanno il bagno ai loro figli."

"Un giocattolo?" L'uomo sorride e lancia un'occhiata alla moglie in piedi. Molly è ancora arrabbiata con i gemelli e Ron, ma la luce nei suoi occhi tradisce una certa nostalgia. "Devi sapere, Harry, che è molto più di un giocattolo per me."

"Anche per me." Aggiunge la strega, pulendosi le mani nel grembiule.

Il Prescelto sposta lo sguardo dall'uno all'altro, aspettando di sapere cosa diavolo ci facciano i maghi con delle paperelle di gomma. Invece se ne stanno zitti. "Oh, Harry caro, troverai anche tu la giusta utilità di una paperella di gomma, vedrai!"


Hermione si arrischia ad appoggiare il capo alla spalla di Fred. "Sai," le dice, "forse alla fine non ti scriverò lettere."

"No?"

"Invece del divano, penso che comprerò due papere di gomma: una me la porto via e l'altra la lascio a te." Le prede la mano e le accarezza il dorso. "Non dovrebbe essere tanto difficile connetterle per poter parlare, come quella cosa che avete in casa voi babbani."

"Il telefono?" L'aiuta e il cuore le si riempie di un sentimento a cui deve ancora dare un nome. "Posso fare qualche ricerca in Biblioteca." Continua Hermione, chiudendo gli occhi e respirando il profumo di Fred.

Il gemello sorride e le lascia un bacio sui capelli, "Verrò a disturbarti, allora."

"Volevi dire che verrai ad aiutarmi?"

"Assolutamente no."


Harry atterra sulla sponda del lago e raggiunge Ginny, già seduta su una roccia con la scopa al suo lato. Il tramonto si mescola al colore rossastro dei capelli della strega creando uno spettacolo meraviglioso: gliel'ha già detto che in quel momento del giorno è da togliere il fiato?

"Ti ho preso una cosa." Cerca nella mantella una piccola scatolina verde e gliela passa, "Mi ha aiutato Hermione a trovare l'incantesimo, però alla fine l'ho trasformata da solo."

Ginny scarta il regalo e ci trova dentro una piccola paperella di gomma, "Harry?"

"È un portacaramelle."

Lei sorride e stringe il regalo nel palmo della mano, "Mi piace davvero tanto, grazie." Dopo un secondo di silenzio, Ginny apre il becco della papera e fa uscire due Api Frizzole, "L'hai riempita con le mie preferite. Ne vuoi una?"


"Lovegood?" Draco osserva con un po' di irritazione la compagna di Corvonero che non gli permette di attraversare il corridoio.

"Ho trovato un Nargillo" gli dice, trafficando nella sua tasca e tirando fuori una piccola paperella di gomma.

"Questo sarebbe un Nargillo?"

"Ti ho sempre detto che esistevano." Luna sorride e il corridoio prende luce. Draco abbassa lo sguardo, un po' impaurito: da quanto tempo gli fa questo effetto? "Prendila tu, te la regalo. Poi sto lavorando con i gemelli Weasley ad un incantesimo per farle muovere e ne ho un centinaio nel mio baule."

Il Serpeverde non si arrischia a prenderla. "Draco, voglio che l'abbia tu."

"Se proprio insisti, Luna."


George prende un cucchiaio di porridge e lancia lo sguardo a Lee, seduto di fianco a lui a colazione. "Hermione e Fred stanno lavorando ad una specie di telefono-papera."

"Sì, lo so, la tua copia non la smette di parlarne."

Le labbra di George si trasformano in una linea, mentre rimugina sul resto che gli vuole dire. "Gli ho chiesto di farne due anche per noi." Noi.

Lee, con il bicchiere di succo di zucca in mano, si gira a guardarlo e rimane immobile per un attimo. Poi porta la bevanda alle labbra e sorride, mandandola giù. "Vedete di non scambiarli, non vorrei mai dire a Fred quanto è bello il suo... "

"Lee!" George ride e infila il cucchiaio nel porridge, "Guarda che alla fine è più o meno uguale e, poi, un complimento è sempre un complimento."


Pansy ascolta con poco interesse il discorso che le sue compagne di casa stanno portando avanti. Sposta lo sguardo verso le serre e scorge la figura di Neville Paciock in mezzo alle piante. "Voi andate, vi raggiungo dopo."

Bussa ad una finestra e attira l'attenzione del Grifondoro, che appoggia a terra uno strano annaffiatoio a forma di papera. "Che cosa c'è?" le chiede, inclinando il vetro.

Pansy si appoggia al davanzale con i gomiti e si infila sotto alla finestra. "Vengo in pace, Paciock," s'affretta a dire, "che stai facendo?"

Neville la guarda e la trova bella, si chiede se ha ancora sulla pelle lo stesso profumo di lavanda che ha sentito qualche giorno prima. "Do da bere alla piante, mi piace farlo senza magia, ho la sensazione di essere più vicino a loro."

"Con quello?" Pansy indica l'annaffiatoio e trattiene le risate.

"Era una paperella di gomma." Paciock scuote il capo, ma tutto sommato sorride, "Vuoi provarla? Fa uscire l'acqua dal becco."


Ron una utilità non l'ha ancora trovata, in verità. Tuttavia, tiene una piccola paperella di gomma sul comodino in camera e qualche volta la guarda ed immagina: gli piace tanto l'idea di suo padre. Gli piace che una paperella sia un modo di poter dire ti amo all'anima gemella.

"La troverò?" chiede a Lavanda, che sta ancora guardando nella sfera di cristallo.

"La tua anima gemella?" Lei sorride, accarezza la tovaglia rossa del tavolino su cui si sono accomodati. "Forse è molto più vicina di quanto pensi."


È il momento di dire addio a questa storia. Mi sono divertita tantissimo a scriverla, sopratutto perché la vera protagonista di questa storia è stata una paperella di gomma. Ringrazio Arhtur, per primo, perché mi ha dato l'idea. Ringrazio poi Mari Lace, Bluebell e VigilanzaCostante per aver dato una lettura ai punti più critici: cercare di rendere IC tutti questi personaggi è stata una sfida aggiuntiva a quella del Writober. E poi ringrazio anche tutti quelli che hanno letto la storia e che si sono divertiti capitolo per capitolo.
Siete stati preziosissimi e ve ne sono grata. Vi mando un caldo abbraccio e vi auguro un buon weekend!
Sia ❤ 

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