Capitolo nove

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25 Fondo

Neville segue il lento ondeggiare di Luna per i corridoi, ma si affretta a raggiungerla per non rimanere troppo indietro. "Non ci potevamo mandare Ginny nell'aula di Pozioni?" domanda, grattandosi il naso.

"Ginevra?" la strega sorride, "Piton la odia, deve essere successo qualcosa quest'estate a casa sua, sai? Penso gli abbia incastrato il mantello senza volere sotto una sedia."

"E non è morta?"

"No, non è morta, però Piton le lancia delle occhiate spaventose durante le lezioni." La Corvonero alza le spalle, muovendo gli orecchini a forma di rapanello. "Non è poi diverso dal solito, le occhiatacce le tira a ogni studente."

Neville soffoca una risata e si porta una mano davanti alla bocca. "Mi rasserena che fa così con tutti, allora."

"Non con tutti, so che con te è molto peggio." Gli fa notare, piantandosi davanti alla porta dell'aula e sbirciando dalla vetrata per accertarsi che sia vuota. "Oh, ma c'è Draco!"

"Draco?"

Non sente una risposta, perché Luna è già entrata in classe e sta picchiettando sulla spalla del Serpeverde. Neville li guarda, ma non mette piede nella stanza: qual è l'incantesimo che riempie l'aria? Perché la sua dolce amica se ne va in giro a chiamare Malfoy per nome?

"Come va?" Le voci gli arrivano ovattate all'orecchio, capisce a malapena che Draco sta bene, ma è un po' stanco perché è andato a dormire tardi. Comunque la magia si spezza presto: sembra che il Serpeverde preferisca l'uso dei cognomi.

"Senti, ma ti sposti o hai intenzione di diventare una porta?" Neville si gira e i suoi occhi finiscono in quelli infastiditi di Pansy Parkinson, "Sto cercando di andare da Draco." Continua lei imperterrita, fissandosi le unghie della mano destra. Il Grifondoro – che tanto Grifondoro non si sente – annuisce, si sposta di qualche passo nell'aula e cerca con lo sguardo la sua ancora di salvezza: Luna, però, è ancora impegnata a raccontare a Draco dei Nargilli che ha sulla spalla.

"Vedi, sono tre."

"Lovegood, te l'ho già detto, queste cose non esistono." La strega sorride, si rimette un po' dritta e finalmente guarda Paciock.

"Grifondoro e Corvonero che girano indisturbati nei sotterranei? Hogwarts ha proprio raggiunto il fondo." Pansy appoggia la borsa al tavolo. "Non c'è più posto nelle stalle?"

"Perché dovremmo andare nelle stalle? Lì non ci sono Nargilli." Luna alza un sopracciglio e lancia i suoi occhi argentei sul viso di Draco. Prova per lui una simpatia profonda, per quanto ci abbia parlato all'incirca cinque volte.

Neville prende coraggio – ora Grifondoro ci si sente – e va vicino all'amica. "Almeno nelle stalle si respira aria migliore."

"Sterco di cavallo è aria migliore?" Lo ribecca Pansy, appoggiando i palmi al legno e leccandosi le labbra. Sono improvvisamente tanto vicini.

"Meglio del tuo profumo." Conclude Neville paonazzo, mentre l'odore di lei gli riempie le narici: non è davvero così cattivo, sa di lavanda e deve mordersi il labbro e chiudere le dita in pugni per non dirle che invece le dona molto.

Draco alza gli occhi al cielo, "Loovegood, che ci fate qui?"

"Ah, già." Luna sembra ridestarsi da un sonno profondo, infila la mano nella mantella e tira fuori la bacchetta, "Accio fiammiferi!"

La compagnia della paperaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora