Capitolo cinque

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21 Fiammiferi

Quando finalmente Lee e George si riuniscono al resto del gruppo, la mappa è già tornata nella tasca di Fred. "Che diavolo stavate facendo?" chiede Ginny, incrociando le braccia al petto e alzando il capo con sdegno.

"Soldi, abbiamo guadagnato ben una falce e sei zellini" le spiega il fratello, facendole penzolare davanti al naso un sacchetto pieno di monete.

"George!" Hermione lo guarda storto, ma viene silenziata presto da un'alzata di spalle soddisfatta e da un braccio di Jordan intorno al fianco. "Vedi, Granger, bisogna pensare in grande." Il commento di Lee riesce a distogliere l'attenzione dalla ramanzina e li porta ad avanzare. Seguono la linea tratteggiata, e finiscono per raggiungere l'enorme X sulla carta: sono, adesso, in vecchissima classe in disuso.

"Ebbene, eccoci." La voce di Ron risuona contro le pareti di pietra e si perde tra i banchi impolverati.

Luna si guarda intorno e si fissa a guardare il pulviscolo che salta in un fascio di luce: forse è quello il tesoro che stanno cercando da più di un'ora. Hermione, ancora stretta tra le braccia di Lee, tenta in tutti i modi di nascondere la soddisfazione che le si dipinge in viso.

"Io cerco negli armadi, qualcuno mi aiuta?" Harry prova ad alzare il morale dei compagni e si dirige con cautela verso le grosse ante di legno scuro. Viene presto raggiunto dal suo migliore amico e da Neville. Ginny e Luna cominciano a guardare sotto i banchi con poca speranza.

"Guardo nei cassetti della cattedra" interviene Fred, soffiando via la polvere dalle manopole. George gli è presto a fianco, a tirargli una spallata e a farlo ridere. Forse è quello, pensa invece Lee, il vero tesoro: essere tutti insieme. L'atmosfera sembra colpire anche Hermione, che si inginocchia e controlla nel piccolo mobile a fianco alla lavagna. "Potrebbe essere questo?" chiede poi, tirando fuori dallo scompartimento una graziosa scatola in pelle nera. "C'è anche un bigliettino."

"Sì?" Ginny, già abbastanza vicina, prende il pezzo di pergamena tra le mani. "Ci sono le istruzioni su come aprirla!" Il prefetto appoggia il cimelio alla cattedra e si pulisce i palmi delle mani per togliere la polvere.

"Beh, che dice?" I piccoli saltelli che Ron fa a destra e a sinistra indicano a tutti gli altri che non sta più nella pelle.

"Allora, c'è scritto 'Se aprirmi vorrai, avvicinare un fuoco acceso alla maniera babbana dovrai' e poi aggiunge tra parentesi di avvicinare la fiamma alla serratura."

"Alla maniera babbana?" Lee si gratta la mascella e lancia lo sguardo agli unici due che possono risolvere l'indovinello. Harry e Hermione hanno si stanno guardando confusi: perché in una scuola magica dovrebbe esistere un oggetto che si apre solo con dei fiammiferi?

Luna passa le mani sulle piccole rifiniture in metallo – ormai arrugginite – che coprono gli angoli. "Che peccato, non mi piace l'idea di distruggere la scatola."

"Come credi che accendano il fuoco i babbani, scusa?" le chiede il Prescelto, un po' turbato.

"Con i lanciafuoco, no? Me li ha fatti vedere papà una volta."

Hermione trattiene una risata, "No, non usciamo i lanciafiamme per accendere il fuoco, ma usciamo i fiammiferi... sono dei bastoncini di legno più o meno lunghi così, con un tondino colorato alla fine."

"Dubito che ne troveremo uno ad Hogwarts, però." conclude Harry, accasciandosi su una delle sedie impolverate dei primi banchi. "Finisce qui."

La compagnia della paperaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora