𝑯𝒊𝒅𝒅𝒆𝒏 𝑳𝒐𝒗𝒆 - NEWTMAS

PARTE 1: Capitolo 2 - La Zona Bruciata.

Passi.

Sabbia.

Luce.

Le grida degli innocenti oppresse dalla parola di coloro che stavano più in alto.

Come i lamenti di perdono dei peccatori zittiti dal verbo del loro Dio.

Stavolta eravamo ancora di meno.

Ci avrebbe presi tutti, uno alla volta, lentamente, come un parassita...

Ossia, quello che era.

Il parassita peggiore di tutti: il male.

3 ORE PRIMA

THOMAS

Non ero riuscito a mantenere la mia promessa. Avevo promesso che...avevo promesso che li avrei salvati tutti...nessuno sarebbe dovuto morire.

E ora uno di noi era morto, squartato da uno Spaccato.

La mia promessa era già venuta a mancare.

Teresa e Minho trasportavano il corpo senza vita di Winston, avvolgendolo in delle bende.
- No. - dissi. Mi guardarono. - Non bendate il corpo. - Teresa mi fissò perplessa. - Ma, Thomas...- Scossi la testa. - Devono vedere. Devono vedere cosa hanno causato. Devono vedere le loro colpe. Non dobbiamo nasconderlo. - Minho esitò, ma poi sospirò, togliendo le bende e lasciando il corpo scoperto, gravemente ferito e sanguinante.                         

Winston era stato artigliato alla vita, aggressivamente, per poi venire afferrato dal petto e strappato ripetutamente scendendo fino allo stomaco. Una scena orrenda, pensai, ma che doveva essere vista, per rendersi conto di cosa era capace WCKD.
Fraypan era in un angolo, ancora addormentato. E... Newt...

Vidi che Aris stava da solo, seduto e silenzioso, con gli occhi puntati davanti a sè. Occhi tristi, quelli che aveva, come sempre. Ma come dargli torto? Non era che un ragazzo, trascinato in tutta questa operazione da un momento all'altro, e ora aveva visto morire squartato qualcuno davanti ai suoi occhi. Mi avvicinai a lui, e mi sedetti accanto a lui. - Hey, ciao Aris. -

Continuò a tenere lo sguardo avanti, senza spostarlo. - Ciao, Thomas. - 
- Come... - 
-Non chiedermi come sto, ti prego.- mi interruppe Aris, stavolta girandosi verso di me, scuotendo la testa. - Non chiedermelo. Non saprei darti una risposta. - Io annuì, poichè lo capivo. - Credi che si sveglierà? - mi chiese, indicando alla mia destra. Mi girai, e mi venne un nodo allo stomaco.
Newt era a terra, privo di sensi, immobile.

Era così da tutta la notte, e ormai non sapevo cosa pensare. Non volevo pensarlo.
Non volevo assolutamente pensare alla sola idea che fosse morto, per colpa mia, che non ero riuscito a salvarlo.
Newt aveva cercato di afferrare la mia mano, ma io...non ero riuscito a prenderla. Gli avevo promesso di prenderla...lo avevo deluso. Ho deluso Newt, ho deluso Minho...e ho deluso me stesso.

- Spero di sì, Aris. Lo spero con tutto il cuore. -

"Perchè altrimenti non saprei come andare avanti." pensai.

Minho si avvicinò, rosso in viso e visibilmente addolorato, per quanto cercasse di nasconderlo. - A breve dovremo muoverci, Thomas. - Teresa stava svegliando Fraypan, scuotendolo delicatamente. Mi alzai. - Hai ragione, Minho. -
- Soprattutto se consideriamo cosa dobbiamo affrontare, prima di raggiungere il Braccio Destro.- notò Aris. Lo guardai, interrogativo. - Cosa? Cosa dobbiamo affrontare? - Aris guardò di nuovo davanti a sè, facendo un cenno con la testa.

- Quello. -

Davanti a noi si estendeva una regione desertica, vuota, un'infinita distesa di dune, una landa silenziosa che sembrava pronta a inghiottire qualunque malcapitato passasse di lì.