Daniele aveva passato gli ultimi 5 giorni al interno di una stanza d'ospedale con i medici che sembravano sollevati nel averli salvato la vita. O meglio dire erano contenti. D'altronde il dovere di un medico era proprio quello: salvare la vita agli pazienti. Solo che nel caso di Daniele tutto era apparso molto più complicato. Le ferite che Elettra gli aveva causato erano quasi mortali e per questo aveva già subito due operazioni difficili. Elettra non si era mossa neanche per un attimo dal ospedale e cosi anche Falco non si era mai allontanato da lei. Attento a ogni sua mossa e lei ferma a non fare assolutamente niente. Si limitava ad bere del acqua e cercare informazioni sulla salute di lui. Falco invece, anche se silenzioso con i medici, gli portava sempre da mangiare e cercava di fargli capire che non aveva intenzione di allontanarsi. Era protettivo verso di lei, estremamente attento in tutto quello che dichiarava e anche se cercava di non farsi capire Elettra sapeva che ormai erano entrambi finiti nella merda. O forse lei lo era di più. Cercava di affogare la paura con solo osservare lui pero era consapevole che le cose stavano diventando difficili e quasi alla pari della assurdità. Si trovava in ospedale per cercare di capire se l'uomo che lo aveva violentata e picchiata fosse bene e per di più non aveva confessato niente di quello che gli aveva fatto. Poteva essere catturata da un momento al altro e peggio ancora, Daniele poteva rimanere in silenzio e cercare poi il metodo di vendicarsi di lei fino a distruggerla completamente. Forse non aveva tutto sto potere pero lei era esausta con l'idea di dover affrontare qualcosa di nuovo nella propria vita.
-Falco mi puoi portare qualcosa da mangiare! - chiese voltandosi per vedere lui
Falco sembrò non reagire fin quando non la prese per la mano e la trascino fuori da quel ambiente soffocante vicino la stanza di Daniele. Elettra non disse nessuna parola anche se la seguiva obbediente. Al improvviso lui si fermo e la attiro molto vicino a se. Voleva rimanere per sempre cosi, nel bilico del baciarlo oppure no. Falco non si muoveva di un millimetro, come se anche lui fosse in dilemma per la prossima mossa. Era il turno di lei. Avvicino le labbra ed ecco che bacio fu. Sentire finalmente quelle labbra su di se la fece sentire potente. Non chiedeva permesso, non se ne fregava minimamente. Continuava quel bacio giocando insieme a lui un gioco di potere. Chi riusciva a vincere poteva avere per sempre una parte del altro. Chi vinceva poteva considerarsi una persona felice e Elettra non aveva nessuna intenzione di perdere. Voleva essere lei ad avere il potere su quel uomo con occhi scuri che sembravano scrutarla dal interno. Apri gli occhi per solo un istante e si senti ancora più debole. Falco aveva gli occhi chiusi, completamente perso in quel bacio cosi delicato e dolce in confronto a quelli che lei aveva ricevuto nei giorni scorsi. Poteva dire che forse quella era la prima volta nella vita che baciava un uomo in quella maniera e la cosa la rendeva assolutamente più forte. Si era immaginata che quando finalmente avrebbe baciato un uomo in quella maniere lei sarebbe caduta in una trappola mortale che la avrebbe fatta soffrire ancora di più e invece sapeva che anche se in quel momento si starasse da lui continuerebbe ad essere forte. Pero fuori da ogni immaginazione fu Falco ad interrompere quella magia aprendo gli occhi e osservandola con una emozione che lei non sapeva descrivere. Poteva scommettere che era amore pero sapeva che era presto, che un sentimento del genere non poteva nascere cosi al improvviso.
-Sei bellissima piccola! - sussurro lui
Era soltanto un sussurro che forse lui pensava non fosse stato ascoltato. Eppure Elettra aveva sentito tutto e aveva gustato in pieno quel momento cosi intimo e dolce che stava accadendo tra di loro.
-Guarda che ho sentito tutto - disse sorridendo
-Lo so, e spero che senti anche tutto quello che ho da dirti! Perché questa non e la prima volta che ci baciamo.
FALCO P.O.V
Aveva intenzione di raccontare tutto, di svuotare quel sacco anche a costo di farsi odiare da lei. Forse era un altra mossa sbagliata pero adesso nascondere significava non fidarsi di lei e creare discussioni in un futuro incontro. Si schiari la voce e dentro di se inizio ad cercare ogni possibile modo per dire quelle parole, per raccontare di come se lo era portata a letto senza che lei fosse consapevole e tutto ciò con aiuto di Daniele. In parte si sentiva colpevole di tutto ciò che era successo e voleva poter dire tutto prima che lo avesse fatto Daniele.
-Daniele e io ci conoscevamo prima. O meglio dire ci siamo conosciuti una sera prima che io ti portassi a letto.
Elettra sgrano gli occhi. Conosceva bene quel sentimento, sapeva come si sentiva pero non era il tempo di fermarsi. Se lo era portata a letto senza che lei fosse consapevole, facendo si che lei mettesse una maschera, che rimanesse al buio solo perché lui il coraggio di affrontarla e dirle che gli piaceva non lo aveva. Doveva pagare per i suoi sbagli e se Elettra in quel attimo sembrava delusa la capiva.
- Quando ti ho vista al interno di quella stanza sapevo già che quella era una via senza uscita. Che sarei dovuto o nascondermi o apparire davanti a te con il mio vero volto e vulnerabile per via di tutto quel desiderio che avevo per te.
-Vuoi dire che tu sei stato il mio primo cliente? - chiese
Aveva gli occhi sgranati. Poteva persino dire che quella immagine la metteva in suggestione, impaurito su come rispondere e su come raccontare il resto della storia. Pero ormai la maggior parte si era completata e lui doveva continuare a raccontare senza fermarsi ad studiare la sua reazione.
-Si, sono stato il tuo primo cliente insieme a una altra donna che avevo portato con me per far si che la situazione fosse un po più rilassante per te. Sapevo che eri una grande ammiratrice del fascino femminile anche se la tua sessualità e sempre stata etero. E sapevo che non avresti rifiutato quei soldi e quella possibilità di divertimento. Cosi ho convinto Daniele pero giuro che non avevo la minima idea su come lui avrebbe concluso questo gioco. E non pensavo minimamente che tu saresti stata una vittima sua e del suo egoismo.
Disse tutto di un fiato, senza fermarsi più ad osservarla anche se sapeva che in quel momento aveva distrutto una parte di se. Voleva prendersi a schiaffi da solo, colpirsi fino alla follia e forse lo avrebbe convinta che forse era meglio che fosse lei a colpirlo. Voleva sentire quel dolore che lei aveva provato nei ultimi giorni anche a costo di morire dolorosamente. Lei era rimasta immobile senza la forza di poter dire qualcosa. Voleva stringerla a se, chiedere scusa per tutto il dolore che gli aveva causato sperando che lei parlasse. Riuscì solo a vedere le lacrime nei suoi occhi e allora la strinse fra le sue braccia.
-Sei stato tu... Avevo accettato per divertimento e invece sono qua, dopo che mi hanno serviziata per un tuo capriccio. Non eri abbastanza uomo da corteggiarmi? Di presentarti davanti a me per dire che volevi scoparmi?
Falco non poteva dire niente e neanche dargli torto. Era un codardo, uno di quelli più pericolosi che non fregava niente dei altri e delle conseguenze che potevano avere i altri per via dei suoi azioni. Elettra crollo in un pianto disperato e si rifugiò fra le sue braccia. Fragile e bellissima come se fosse un fiore che rischia di morire! Conosceva bene quella sensazione. Sapeva che in quel momento dentro la testa di lei c'era solo confusione e paura di non poter stare in piedi dopo tutti quei eventi. Lo strinse a se e la cullo come se fosse una bambina piccola. Sentiva la pelle di lei così delicata e bianca, il profumo che gli riempiva i polmoni e aveva una voglia matta di baciarla. Di affondare i denti su quella pelle e assaggiare ancora una volta il paradiso. E invece era Elettra che avanzo verso le sue labbra come una affamata. Era rude, violenta e la cosa la stava facendo eccitare come mai prima. Alcuni mesi fa non avrebbe mai potuto immaginare che lei fosse così piena di passione, una bimba un po' troppo perversa per la innocenza che mostrava alle persone intorno a se, una ragazza acqua e sapone che si trovava a rompere ogni stereotipò sul suo conto. Voleva averla in quel momento, fare amore con lei fino a quando le gambe non reggevano più, fino a farla venire per tante volte.-Andiamo a casa. Daniele non parlerà con nessuno e tu hai il diritto di riposare. - disse staccandosi per un attimo da lei
La stava facendo per entrambi! Così entrambi potevano respirare prima di fare qualcosa che si potrebbero pentire il giorno dopo o peggio, l'ora dopo. Falco la bacio ancora una volta e poi, deciso la porto fuori senza aspettare che lei protestasse. Voleva sentire al più presto il calore del suo corpo intorno a se, imparare as amarla come mai prima.
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Il Peccato Che Ci Unisce...
Mystery / Thriller"E arrivato il momento che tu diventi una moglie Elettra!" E lei, che aveva sempre immaginato la vita senza catene, trovava quelle parole fuori contesto, inutili e piene di veleno. La madre voleva per lei lo stesso identico futuro che caratterizzav...