Parte 11

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Elettra non era abituata a quel tipo di dolcezza! Ricordava ancora la sua prima volta quando quel uomo molto più grande di lei si era preso la verginità senza chiedere permesso e con una violenza inaudibile. Invece Falco era quasi romantico con la sua delicatezza e i baci cosi pieni di passione da fargli tremare le gambe. Erano sdraiati sul suo divano di pelle, ancora con i vestiti addosso e il fuoco che faceva da atmosfera a tutto ciò. Falco era completamente rilassato, attento a farla sentire al proprio agio e lei era impaziente per sentire ancora di più. Era eccitata come mai prima e adesso voleva sentire le sue labbra ovunque. Lui invece non sembrava della stessa idea. Capiva bene quella tecnica: voleva stancarla, farla eccitare a quel punto di sentirla ansimare sotto di se e pregare. E se lui desiderava Elettra avrebbe pregato fino a stancarlo e cosi sarebbe stato costretto ad accontentarla. Falco si muoveva sopra di lei con decisione pur sempre essendo delicato e lei voleva assolutamente liberarsi da tutti gli indumenti fino a sentire la pelle nuda accarezzata da lui. Si stacco un attimo da lui e si sfilo con velocità la maglia. 

Sapeva di essere completamente nuda sotto. Non indossava un reggiseno e questo rendeva molto più facile il tocco. Sentiva il sguardo di lui bruciargli la pelle, e lei era sempre più bagnata. Temeva di perdere il controllo se aspettava un minuto in più. Falco lo sapeva, conosceva il corpo di una donna meglio di ogni altra cosa e adesso aspettava solo il momento giusto. Anche se tutto questo significava farlo diventare pazzo del desiderio. Si sfilo anche lui la maglietta. Per la prima volta lei poteva osservarlo senza che lui fosse nascosto dal buio. Elettra porto le mani sui suoi addominali carezzandoli curiosa. Amava quelle mani, amava tutto di lei che cosi curiosa faceva di tutto per spegnere il suo desiderio o meglio dire nasconderlo. Però niente poteva nasconderla da lui che si era ormai abituato alla sua presenza, che la bramava come se fosse una cosa importante. Che sicuramente lo avrebbe distrutta in quel divano, lasciandola nuda e desiderosa per di più.

Inconsapevole di niente Elettra si mosse sotto di lui con furbizia. Sentiva la sua erezione premergli sulla pancia e la cosa la faceva eccitare e agitare nello stesso tempo. Falco non sapeva per quanto tempo ancora riusciva a reggere quella dolce tortura cosi gli blocco il corpo violentemente. Non si lamento. Non aveva nessuna intenzione di rovinare il momento con lamentele di dolore o altro. L'unico obiettivo era fare amore con lui e niente avrebbe potuto rovinare quel momento. Basta con la dolcezza, con le carezze e con l'esitazione. Voleva vedere il vero Falco, l'uomo dominante e attraente che per tanti messi si era fatto rispettare da lei e dai suoi collegi. 

-Se non stai ferma dovrò punirti piccola! - disse con voce rocca 

-Forse e quello che voglio. 

Lo aveva detto realmente? Si, e lo aveva desiderato enormemente tanto da pronunciare quelle parole che non erano altro che la verità. Voleva vedere come era farlo con lui senza il buio, senza maschere e sopratutto soli, senza nessuno che partecipasse nei loro giochi. Anche se ovviamente non avrebbe rifiutato nessuna sfida che lui gli proponeva. Avrebbe accettato ogni cosa con gli occhi chiusi pur sapendo di poter finire ancora una volta nella tana del lupo. Falco si alzo e prese a sfilare anche i pantaloni. Elettra si accomodo meglio sul divano per gustarsi la scena. Falco non metteva fretta nei movimenti, non importava quanto tempo lui ci mettesse lei era la, ferma su quel divano, eccitata e comunque dignitosa nel non oltrepassare il limite. 

-Adesso ci occupiamo delle cose serie! - disse lui con un sorriso sul volto 

Elettra senti le sue mani fermarsi sul suo interno coscia. Era ancora con la tutta e comunque sapeva che bastava cosi poco per farla eccitare. Mise la mano sulle sue e tiro giù i pantaloni. Sentire la sua mano calda fermarsi sul suo corpo, sentire le carezze cosi delicate che la facevano sentire in paradiso. Ecco allora come si sentivano veramente le donne che nella pasticceria raccontavano di essere state a letto con lui descrivendolo come un dio del sesso. E lei al epoca non aveva creduto in niente di tutto ciò per via del atteggiamento cosi dominante e fuori le righe. In un batter d'occhio si vide nuda di fronte a lui. Falco strappo le sue mutandine con violenza e solo allora si abbasso verso la sua intimità. La sua lingua percorreva tutta la sua pelle fino a fermarsi sulla sua intimità. Era bagnata fradicia e il contatto con lui la faceva vedere le stelle. 

Falco sembrava di essere in paradiso. Sentire il profumo della sua pelle, leccare la sua intimità e per di più ascoltare come lei gemeva di piacere era più che sufficiente per farlo venire. Pero non era ancora il momento giusto. Entrambi lo sapevano. Capivano che se lui non la penetrava entrambi sarebbero venuti con solo quel contatto intimo senza pero andare oltre. Elettra afferro i suoi capelli fino ad obbligarlo di vederlo nei occhi. 

-Penso che e il momento che mi fai tua! 

In momenti come questi, generalmente, si sentiva stupida e goffa. Pensava di non essere abbastanza eccitante per gli uomini che la vedevano eppure Falco sembrava pronto nel mostrargli il contrario. Sembrava ipnotizzato da lei, dalle loro mosse e dalla armonia che si era creata naturalmente, senza forzature e inganni. Falco si posiziono in mezzo alle sue gambe e senza un preavviso la penetro guardandola nei occhi. Era tutto cosi intenso da farla sembrare posseduta da una forza sconosciuta. Invece assecondava i movimenti di lui con estrema naturalezza, senza essere forzata ad fare niente che non desiderasse e sopratutto pronta a venire insieme a lui. 

Falco voleva fare con lei tutto quello che aveva immaginato in tutti quei mesi. Voleva penetrarla con la forza, obbligarla a dire che era solo sua e sopratutto, fuori da ogni aspettativa desiderava amarla. Bacio con foga le sue ferite, senza mostrare neanche per un attimo esitazione e pentimento. Anzi sembrava molto più attento nel mostrare amore verso la sua parte più fragile e ferita piuttosto che cercare di fare altro. 

Falco P.O.V

Amava vederla cosi piena di desiderio. La stava penetrando come se non avesse mai fatto con nessun altra donna e lei sembrava fata apposta per lui, per il suo pene e per accontentare le sue voglie più estreme. Adesso poteva dire di capire minimamente Daniele e la sua ossessione nel fare sesso con lei, nel ferirla e anche se non lo voleva ammettere voleva essere lui a farlo, a fargli del male anche se sapeva che mai avrebbe potuta ferirla veramente. Sapeva che tutto sarebbe stato con il consenso di lei consapevole di tutte le idee che poteva avere e delle fantasie cosi pazze che forse potevano farla scappare. L'orgasmo che arrivo era stravolgente, cosi forte da farlo sentire in un altra dimensione. Elettra era sotto di lui, ancora in bilico tra piacere e dolore per via delle sue spinte più potenti e lui stava adorando quella visione. Era angelica, dolce e completamente sua. Sua in un modo che non poteva mai immaginare prima di allora. Non era una sua abitudine ossessionarsi dalle donne con le quali andava a letto pero lei era diversa. Elettra aveva una innocenza che da una parte la faceva commuovere e dal altra la faceva eccitare come nessun altra prima. Eppure a guardare quel corpo cosi bianco, magro e quasi perfetto poteva pensare che lui non conosceva neanche la minima parte di lei. 

Non importava per quanto tempo lo avesse studiata, per quanto lei si aprisse c'era sempre qualcosa che non poteva leggere. Sapeva che poteva sempre chiedere, domandare per levarsi le sue curiosità eppure preferiva farla aprire poco a poco, con pazienza è educazione e sopratutto senza fare mai pressione. Anche se non gli dispiacerebbe sapere da lei tutte le fantasie più perverse e folli che poteva avere. Bacio con delicatezza la sua mano e si sposto un po più lontano. Voleva ammirarla in quello stato, completamente persa nel piacere e poi coccolarla e offrirgli amore. 

"Chi mai avrebbe immaginato che saresti a casa tua con una ragazza e adorare ogni suo minimo gesto?" 

Non amava particolarmente la sua mente, e neanche la sua parte più nascosta eppure quei pensieri erano giusti, reali. Mai avrebbe pensato di portare a casa una ragazza e pensare che era magnifica in ogni sua smorfia e movenza. Forse era la sua eta che la faceva ragionare in quel modo oppure era lei e la sua pelle da bambina che la ammaliava completamente fino a fargli perdere la testa. Falco sapeva che doveva smettere di pensare in quel modo, che la migliore cosa era allontanarla eppure qualcosa dentro di se gli diceva che lei aveva bisogno di lui, che adesso non era il momento giusto per farsi i scrupoli. Circondo in un abbraccio il corpo di Elettra e dopo avergli dato un bacio sul naso la fece accomodare sul suo petto. 

Voleva rimanere cosi per tutta la vita. Abbracciato a lei, con il cuore gonfio di felicita e amore e sopratutto cosi felice da poter scalare una montagna con solo la forza del suo sorriso. Elettra era completamente persa nel mondo dei sogni e lui sapeva che anche lui era in questo processo di addormentarsi con lei fra le braccia. Chiuse gli occhi e solo in quel momento capi di essere realmente fortunato. 

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