-Oh, signorina Grey, sei arrivata finalemente- il professore aveva un'aria scocciata già il primo giorno di scuola, continuò -Anche il primo giorno di scuola devi arrivare in ritardo? Sei in questa scuola da quattro anni, non puoi permetterti ancora di fare ritardi!-.
Non risposi all'affermazione del professor John, ero abituata alle sue ramanzine.
Mi diressi verso un banco libero e mi sedetti.-Ehy, Clara!- salutai la mia amica che non vedevo da tanto tempo.
-Helen, non sai quante cose devo dirti!- mimò con le labbra, io le feci cenno di okay e subito dopo il professore mi fulminò con lo sguardo.
Poco dopo la porta si aprì, il professore, che stava scrivendo alla lavagna, si girò di scatto, il viso gli divenne rosso e sbattè il libro sul banco.
-Non ammetto che ci sia gente che faccia ritardo- disse con occhi infuocati al ragazzo che era appena entrato dalla porta. Lui non fece una piega e non chiese nemmeno scusa, entrò e si sedette all'ultimo banco in fondo alla classe.
Spostò subito lo sguardo su di me.
-Signorina Grey, vedi di non fare più ritardi perchè non lo accetterò più- io annuii e abbassai lo sguardo sul libro.
-Tu sei nuovo, hai fatto ritardo e non ti sei nemmeno presentato alla classe, ti sembra educato nei miei confronti?- sbraitò il professore al nuovo arrivato.
Lui si alzò in piedi sbuffando -Sono Luke Hemmings, mi sono appena trasferito da Sydney e non vedo l'ora che questa lezione finisca- subito dopo si sedette.Il professore si arrabbiò ancora di più -Come ti permetti!- disse puntandogli un dito contro.
Subito dopo si sentì una voce dall'altra parte dell'aula, un ragazzo dai capelli scuri parlò -Scusi, professore, potrebbe continuare? sono molto interessato a questo argomento-Luke alzò un sopracciglio e sul viso del professore comparve un misero sorriso.
-Meno male che a qualcuno importa di storia dell'arte!- disse mentre tornava alla lavagna a scrivere.Alzai gli occhi al cielo e mi strofinai gli occhi, ero stanchissima.
La lezione fu noiosissima e appena suonò la campanella, uscii fuori dalla classe e andai verso gli armadietti con Clara.-Quanto mi sei mancata!- disse saltandomi al collo.
-Anche tu, caspita!- risposi stringendola forte, continuai -Cos'hai da dirmi di così importante?- le chiesi eccitata di sapere gli ultimi scoop della mia amica.
Lei mi parlò di come aveva passato agosto in Spagna, aveva conosciuto delle persone e ci fece amicizia, mi parlò di molte feste in cui era andata ad Ibiza e di come aveva cambiato ragazzo ogni giorno.
Non c'era da meravigliarsi, Clara era fatta così, un'ottima amica, bella, alta, dai capelli mori, gli occhi neri e la carnagione olivastra, era ovvio che faceva impazzire tutti i ragazzi e lei non perdeva tempo a farsene scappare nemmeno uno.
Le parlai di cosa feci ad agosto, le dissi che ero rimasta a Charleston con mio fratello e che di divertente non era successo nulla.L'ora successiva avremmo avuto educazione fisica, la voglia di correre non c'era ma io e Clara eravamo obbligate ad andare a quelle lezioni perchè l'anno prima non avevamo nemmeno fatto un'ora di ginnastica e la professoressa Robinson si era lamentata con mio padre e lui non voleva più esser chiamato dalla scuola per una stupidata del genere.
Entrammo in bagno e trovammo Brittany e Britney, due sorelle bionde ossigenate, ricoperte di trucco e di soldi, che scrivevano sulla porta del bagno, appena ci videro entrare chiusero il pennarello ed estrassero dalla borsetta rosa un gloss per ripassarsi il trucco.
-Guarda Brittany, è ancora qui quella sfigata di Helen- disse Britney alla sorella a voce alta per farsi sentire, sinceramente non me ne importava nulla di quello che avevano da dire.
-Britney, probabilmente non finirà nemmeno l'anno visto che per farsi pagare la scuola ha dovuto fare volontariato per quasi tutte le vacanze- disse ridendo e squadrandomi dalla testa ai piedi.
Clara si mise davanti a me, -Care figlie di papà, almeno lei si fa il culo per guadagnarsi da vivere- sputò la mia amica.
Le misi una mano sulla spalla e le feci cenno di uscire mentre le due sorelle ridevano fra di loro.
Ero abituata ai loro insulti, non ero mai stata a genio a quelle due, già dalle elementari mi facevano dei brutti scherzi e ancora non capivo perchè dovevo averle tra i piedi ancora dopo tanti anni.-Grazie Clara ma sai che non ce n'è bisogno, sai che non mi interessa di ciò che dicono- abbozzai un mezzo sorriso.
-Devi farti valere Helen! Non è giusto che ti trattino in questo modo!- disse lei con tono scocciato.
Si, aveva ragione, dovevo farmi valere, ma non ne ero mai stata capace, ero sempre stata una ragazza timida ed impacciata che non avrebbe mai risposto a degli stupidi insulti.
Distolsi dalla mente questo brutto pensiero, seguii Clara nello spogliatoio, ci cambiammo e andammo di corsa in palestra.
La palestra era gigantesca, non me la ricordavo così! Bè forse perchè per un anno non c'ero nemmeno entrata.
La classe di educazione fisica era composta solamente da ragazze e ciò rendeva tutto molto noioso e straziante.
-Iniziate a correre e poi fate stretching- disse la prof dopo aver fischiatto nel fischietto stordendomi le orecchie.
Iniziai a correre e subito vidi che nel campo affianco a dove stavamo facendo lezione c'era un'altra classe che faceva educazione fisica.
Riconobbi alcune persone, però solo dopo vidi il nuovo compagno di classe di storia dell'arte.Luke stava facendo rugby ed era tutto sporco di terra, però era molto carino anche così.
Per tutta la durata delle lezioni restai a guardare Luke e capii finalmente come funzionava il gioco del rugby che era rimasto a me sconosciuto fino a quel giorno.Alla fine delle due strazianti ore di ginnastica, la prof ci lasciò andare negli spogliatoi e tutte le ragazze si misero in costume per farsi la doccia.
La doccia? Esistevano le docce in quella scuola?
Non avevo un costume però avevo un intimo di ricambio, quindi mi feci la doccia e subito dopo mi cambiai.-Come mai non hai portato il costume?- mi chise Clara mentre ancora si asciugava le lunghe gambe con l'asciugamano.
-Non pensavo ci fossero le docce! Pensavo di lavarmi a pezzi dopo la palestra- dissi io mentre mi asciugavo i capelli.
Erano le 14:30 quando tutte le ragazze se ne andarono dagli spogliatoi.
-Helen, io devo correre, fuori c'è Ashton che mi aspetta- urlò mentre correva per il corridoio verso l'uscita.
Rimasi sola e quindi iniziai ad andare verso l'uscita anch'io, però prima trovai una porta un pò aperta dalla quale fuoriusciva del vapore, mi avvicinai e vidi che i ragazzi che prima facevano rugby si stavano facendo la doccia.
Sentii una voce dietro di me -Mi dispiace ma sono tutti con il costume, non vedrai nulla-.
Quella voce mi fece spaventare, mi girai di scatto e lo vidi, era Luke che mi guardava con i suoi occhi color ghiaccio mentre finiva di sfregarsi i capelli con l'asciugamano per asciugarseli.
Un sorriso provocante comparve sul suo viso e subito abbassai lo sguardo, ero diventata paonazza.
-Cattiva ragazza, sei proprio una furbetta-
Ciao ragazze, sono felicissima di aver fatto il primo capitolo! Ho tantissime idee e non vedo l'ora di scrivere tutto.
Molto presto pubblicherò il secondo capitolo, spero che continuerete a leggere!
Come vi sembra Luke? cosa pensate che stia pensando lui? e cosa fareste al posto della protagonista?
A presto!
J.R.Wood
![](https://img.wattpad.com/cover/35959010-288-k494210.jpg)
STAI LEGGENDO
Guardami. [l.h] (slow update)
FanfictionUna piccola scommessa è tutto ciò che farà iniziare un grande sentimento.