Capitolo 4.

74 7 0
                                    

-Cosa prendi?- domandò Luke mentre guardava il suo menù.

-Uhm, pensavo ad una pizza al prosciutto, tu?-

-Pizza con funghi, salsiccia e salame piccante-

E sti cazzi?

Mangiai metà pizza, non avevo molta fame, Luke finì la sua e la mia.
Nessuno parlò, sapeva che non volevo parlare di ciò che era successo poche ore prima e ringraziai molto per questo.

Appena finì di mangiare andammo verso la cassa per parlare.

-Quant'è?- chiese Luke alla donna alla cassa.

-Sono 27$ in tutto-

Luke allungò la mano per porgere i soldi alla donna, ma subito gli presi il braccio e lo fermai.

-Fatti pagare il pranzo, dolcezza-

Mi aveva ancora chiamata così... -Ho i soldi per pagare la mia parte-

Lui sbuffò e scostò la mia mano dal suo braccio dando così i soldi alla donna.

Alla fin fine aveva fatto un gesto carino, mi aveva offerto il pranzo, non me lo sarei mai aspettato da lui.
Mentre tornammo alla moto presi il telefono per controllare se c'erano messaggi.

Da:Ethan
Helen torna subito a casa!

Da:Ethan
Cazzo, rispondi, dove sei finita?

Da:Ethan
Maledizione, non farmi preoccupare!

Appena lessi i primi tre messaggi della sfilza che Ethan mi aveva mandato bloccai il telefono e smisi di leggerli, non avevo intenzione di parlare con lui perchè probabilmente aveva da dirmi qualcosa su Johnathan, e ancora non ero pronta a sentir parlare di lui.

-Grazie per il pranzo- accennai un piccolo sorriso prima di salire sulla moto.

-Oh, dolcezza, volevo farti stare meglio, non devi ringraziarmi- mi accarezzò una guancia con la sua mano.

Luke era proprio un ragazzo strano, poteva fregarsene altamente di una persona ed un secondo dopo potrebbe diventare la persona più dolce e carina del mondo, pazzesco.
Appena sfiorò il mio viso abbassai subito lo sguardo per non far vedere il rossore sulle mie guance causato dal suo tenero tocco e dalle sue belle parole.

LUKE'S POV.

Era così carina quando arrossiva per ciò che gli dicevo, non era la prima volta che lo faceva e ciò mi ricordava ogni volta quanto fosse ingenua e timida, ciò mi piaceva moltissimo di lei perchè tutte le ragazze che conoscevo e che avevo frequentato erano orgogliose, vanitose, narcisiste e con la testa vuota che mi davano sempre ciò che volevo ossia il sesso.
Ogni ragazza mi aveva sempre soddisfatto, si mettevano in fila per andare a letto con me, incredibile.
Okay, so di essere bellissimo ed irresistibile ma chi mai darebbe via la propria verginità per il primo che passa?

Ormai mi stavo affezionando troppo ad Helen e non potevo permettermi di donarle il mio cuore, non l'avrei mai fatto perchè l'avrei fatta soffrire, già lo sapevo, lei meritava qualcuno migliore di me, però tutto ciò mi faceva soffrire, avevo bisogno di una donna con cui passare una notte e basta, dovevo farmi passare dalla mente Helen.

Comunque sia, lei non si sarebbe mai innamorata di uno come me.

-Dove vuoi che ti porti ora?- chiesi rassegnato, ero stanco e volevo andarmene a casa e bermi una birra fredda.

-Non sei il mio taxista, Luke, posso andare a casa da sola, tranquillo- non ero sicuro di lasciarla tornare a casa da sola.

-Va bene, ci sentiamo- decisi infine, presi il mio casco, me lo infilai e sfrecciai via subito, non volevo guardarmi indietro.

HELEN'S POV.

Il vento soffiava forte e subito rabbrividii appena sentii la fresco folata.
Decisi di avviarmi immediatamente verso casa, mancava poco all'arrivo, svoltai in una via secondaria e sentii una voce.

-Bambolina..- non poteva essere... mi girai di scatto e alle mie spalle trovai Johnathan.

-Mi hai seguita?- spalancai gli occhi e mi immobilizzai.

-In qualche modo ti dovevo trovare, mia cara Helen- si avvicinò e io indietreggiai

-Cosa devi dirmi?-

-Beh, dobbiamo parlare di tante cose, bambolina..-

Avevo paura di lui, non volevo avere più a che fare con Johnathan, invece lui continuava a perseguitarmi, voleva parlare cosa che io cercavo in tutti i modi di evitare.

-Bambolina hai perso la lingua?- la sua voce era tagliente come un rasoio e mi metteva ansia ogni minuto di più.

Sentii un rombo di una moto, proveniva da dietro le spalle di Johnathan che eramai era a pochi centimetri da me.

Riconobbi subito la modo, era di Luke.

-Allontanati immediatamente da Helen- Luke aveva un tono particolarmente duro.
Si avvicinò a grandi passi verso Johnathan e lo prese per il colletto e lo spostò da me, mimai con la bocca un "grazie".

-Cos'hai intenzione di fare? Non metterti in mezzo- sputò Johnathan a Luke iniziando ad alzare le mani.

-Oh, io si che mi metto in mezzo-

Ero felice che era arrivato Luke, non sapevo cosa avrei fatto se non mi avrebbe seguito.
Vidi volare un cazzotto, non volevo che facessero a botte.
Si stanzano tirando pugni e calci, stava iniziando una vera e propria rissa.

Ad un certo punto mi misi in mezzo per farli smettere, ma non arrivai in tempo che Johnathan cadde a terra e rimase lì fermo ed impietrito, urlai, ero nel panico, quindi composi velocemente il numero dell'ambulanza che arrivò in pochissimo tempo.

Salimmo tutti e tre a bordo della vettura, Johnathan era steso sul lettino con degli aghi attaccati al braccio e medicavano le sue ferite, mentre Luke era seduto accanto al lettino e fulminava con lo sguardo Johnathan, intanto si messaggiava il braccio con un pezzo di stoffa impregrato di disinfettante.

Mi sedetti a fianco a Luke e gli presi la mano con la mia, grazie a lui ora stavo bene, ma c'eravamo cacciati in un bel pasticcio.

Sera gente!
La storia sta prendendo una piega strana, presto scoprirete il perchè della paura di Helen verso Johnathan.

Sia Luke che Helen si sono cacciati in un bel guaio e appena Ethan, il fratello di lei, scoprirà che cosa è successo rimarrà senza parole.
Non anticipo nient'altro, spero vi sia piaciuto questo capitolo, al prossimo!
J.R.Wood

Guardami. [l.h] (slow update)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora