capitolo QUATTRO

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Si svegliarono insieme e abbracciati, quasi completamente nudi per colpa dell'amplesso inconcluso della sera prima. Chris come sempre iniziò a fare i grattini sulle cosce della sua ragazza che si girò verso di lui sistemando il viso nella curva del collo. Gabriele, dal canto suo, era sdraiato a pancia in su con un'erezione dolente tra le gambe, aver dormito appiccicato alla ragazza per tutta la notte era stato positivo e negativo allo stesso tempo. Accanto a lui sentì dei fruscii e successivamente delle labbra tremolanti alla base del collo, quelle labbra carnose e peccaminose che la sera prima gli avevano fatto il regalo più bello dell'anno.

<Mhm... ah così si...> sentì un sussurro alla sua sinistra, si girò e vide gli occhi smeraldo della ragazza, febbricitanti di desiderio, guardarlo con adorazione, abbassò lo sguardo e vide gli occhi azzurri di Chris tra le cosce di lei. Quella visione gli fece esplodere il sesso, lo sentì gonfiarsi più del solito per poi sentirselo stringere da una manina morbida. La ragazza dal canto suo cambiò posizione sistemandosi a quattro zampe con il viso sopra il sesso del ragazzo alla sua destra, in quella posizione era completamente esposta a Christian che la prese dai fianchi e la penetrò di botto, la ragazza mugugnò qualcosa per poi poggiare la lingua sulla punta del cazzo di Gabriele e, una volta inglobato, iniziò a succhiare. Chris la scopava con vigore tenendola saldamente per i fianchi, amava quella posizione perché poteva sottometterla a suo piacere e desiderio, azzardò una cosa mai fatta prima: succhiò due dita, le passò sul piccolo buchino mai violato e tentò di penetrarlo senza farle male, la ragazza non si oppose ma al contrario iniziò a gemere più forte. Continuò a succhiare Gabriele fino a sentirlo pulsare, erano tutti e tre sull'orlo dell'orgasmo: Chris esplose dentro Amelia la quale ingoiò il seme di Gabriele, entrambi i ragazzi si preoccuparono poi della ragazza che esplose in uno squirt.

Passò qualche minuto prima che Amelia esordì: <Voglio farlo altre volte e anche con un'altra persona> gli sorrisero.

<Si, si accetto. La nostra relazione non è mai stata cosi perfetta prima di ora> sorrise Chris.

<Io... ehm... non so, non so se voglio finirci in mezzo...> Amelia lo guardò <Ma come... no-non ti è piaciuto?>

<Certo che mi è piaciuto ma Chris è un mio amico e tu sei una bomba sexy, non penso riuscirei a vivere sereno visto come tutta Roma ti guarda...> la ragazza scoppiò a ridere, non credeva a ciò che aveva appena sentito.

<Gabri no, fanculo tutto e stai con noi> bastarono queste poche parole per convincerlo a stare con loro, accettò di buon grado e quella mattinata la passarono tra la cucina e le lenzuola. Verso il primo pomeriggio suonò il campanello ed era Paolo, lo fecero entrare e tra un piatto di pasta e il dolce parlarono, fecero amicizia e si diedero poi appuntamento a lunedì davanti scuola. Il pomeriggio passò felice e spensierato tra un compito e l'altro fino a sera quando Amanda li chiamò per una festa in spiaggia.

\<Zozzii, che state a fa?> Amanda.

\<Che voi che famo? Scopamo> Chris

\<Ma siete proprio arrapati -rise- non ditemi che l'avete fatto in tre> Amanda

\<Beh allora nte lo dimo> alle parole di Gabriele risero tutti

\<Amelia sei popo na troia> Amanda

\<Ho imparato dalla migliore ammoo> Amelia

\<Beh allora che fate? Venite? Sta a Sperlonga, famo serata la a casa degli zii di Alessandro e poi tornamo domenica pomeriggio> Amanda

\<Ao ce sta, io vengo> Chris, ne susseguirono un paio di 'anche io' da parte degli altri due.

\<Perfetto, Ame scrivi ad Ale per avvissarlo> Amanda

\<Io? Per forza?> Amelia

\<Si tu, baci zozzi a stasera> Amanda chiuse la telefonata e Amelia scrisse subito ad Alessandro e andò successivamente a fare la borsa, mise un costume, pantaloncini e qualcosa di più pesante infilando poi dentro anche un pacchetto di preservativi. Scambiando due parole con gli altri decisero in comune accordo di passare a casa di Chris per prendere il suv di suo padre e passare a casa dei fratelli Franceschini. Amanda aveva preparato una borsa per lei e Gabriele così partirono subito.

Arrivarono a destinazione in un paio d'ore, si sistemarono in una stanza e andarono in salone con gli altri.

<Ei babe...> Amelia si girò verso la porta finestra

<Ah... sei tu, che vuoi?> rispose

<Io... Senti mi dispiace, non volevo sparire e lasciarti sola come un idiota ma ho dovuto. Sono dovuto andare a prendere Alessio in caserma>

<Alessio in caserma... peccato però che Luca era al Krystall e che abbia pensato bene di molestarmi. Sai, io non lho detto agli altri ma guarda -gli mostrò i segni che aveva- guarda che ha fatto...> Alessandro non credeva ai suoi occhi, suo fratello aveva osato toccarla e molestarla. Non voleva crederci eppure era così, la ragazza solare e divertente che portava allegria tra i ragazzi aveva subito altro male senza motivo. Non ci pensò due volte, prese il telefono chiamando il fratello più grande iniziando ad urlargli attraverso il dispositivo. Nello stesso momento in cui Alessandro scese in spiaggia dalla porta finestra uscì Alessio correndogli in contro, era tanto che non la vedeva e sapeva che per colpa sua avevano litigato parecchie volte.

<Ciao canaglia> sorrise lei

<Ciao mamy> la abbracciò

<Come stai? Mi ha detto quel tardo che stavi in caserma due settimane fa>

<Si, mi hanno beccato a fumare con Karim e ci hanno portato dentro>

<Erba? O fumo?

<Erba...> abbassò lo sguardo mortificato ma la ragazza gli prese il mento e lo guardò

<Non fa niente, una volta ogni tanto non fa niente ma che non diventi in vizio> il piccolo scosse la testa sorridendo e la abbracciò, le era mancata e lui a lei.

Alessandro tornò arrabbiato dopo poco, abbracciò la ragazza e la portò in bagno: voleva vedere i segni che le erano rimasti. Le chiese il permesso e la spogliò, i segni non erano profondi e sarebbero passati in una settimana. Mentre le sistemava la maglietta le fissava le labbra, aveva una voglia assurda di baciarla e la ragazza non si tirò indietro. Sistemò le braccia attorno al collo di lui e scontrò le labbra con le sue, si baciarono poggiati al piano del lavabo dove il ragazzo tirò su Amelia che allacciò le gambe ai suoi fianchi. Si baciarono per minuti infiniti quando vennero interrotti da qualcuno che bussava insistentemente, si staccarono riluttanti e Alessandro andò ad aprire trovandosi davanti Amanda: <È qui con te?> disse riferendosi all'amica, lui annuì e uscì per lasciarle sole. Le ragazze andarono in camera e si misero a parlare un po' di fino a che non vennero chiamate da Alessio per scendere in salone

Erotic problem - sfumature di un'adolescenza in un liceoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora